21 Novembre 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

Carceri inaccessibili, campanili panoramici. La Madonnina di Andrea Della Robbia e i crocifissi delle leggende. Palazzi nobiliari, aree archeologiche e un inedito progetto per i più piccoli

A TRAPANI ritornano Le Vie dei Tesori e aprono le porte di 25 siti

Tre weekend per scoprire la città, tra visite e passeggiate

13 >15 settembre | 20 > 22 settembre | 27 >29 settembre

LISTA DEI LUOGHI DI TRAPANI, CURIOSITA’ E FOTO

L’anno scorso è stato il luogo più gettonato e quest’anno non poteva mancare l’appuntamento: la torre della Colombaia e l’ex carcere che nasconde all’interno, prenotano di nuovo il podio del vincitore, ma la gara sarà molto più dura. Perché Trapani ci ha preso gusto: e dopo i numeri strabilianti dello scorso anno – un debutto da oltre quindicimila visitatori, che le ha fatto superare tutte le altre città siciliane extra Palermo – per questa sua seconda partecipazione a Le Vie dei Tesori ha veramente messo insieme un programma di tesori. Venticinque per l’esattezza, a cui si sommano sette passeggiate d’autore e un inedito festival KIDS per i più piccoli.

Ritornano dunque Le Vie dei Tesori: dal 13 al 29 settembre, per tre weekend riecco il festival che da tredici anni apre e racconta decine e decine di siti inediti. Prima a Palermo, dove ad ogni edizione la città si è trasformata in un unico museo diffuso; poidue anni faè stata la volta di Messina, Caltanissetta, Siracusa, Agrigento chehanno risposto in maniera straordinaria; poi ancora, l’anno scorso, le città siciliane che hanno aperto le porte sono state dieci più una mini edizione nazionale a Milano, Mantova e la Valtellina. Quest’anno Le Vie dei Tesori si allarga a quindici centri di tutta la Sicilia, in un percorso che mette insieme capoluoghi, città d’arte ma anche piccoli borghi che aspettano soltanto di essere scoperti. Di fatto l’intero festival durerà quasi due mesi: si parte venerdì 13 settembre con le prime dieci città, per tre weekend, fino a domenica 29 settembre. Porte aperte, da ovest a est, a Trapani, naturalmente, poi a Marsala – nelle due città saranno validi gli stessi coupon, di fatto una doppia possibilità di scoperta -, a Sambuca di SiciliaSciaccaNaroCaltanissetta, AcirealeSiracusaNoto e Messina. E nei soli due weekend centrali di settembre, ci sarà anche una sortita a Mantova. Nel primo fine settimana di ottobre (dal 4) partirà  – per cinque weekend, fino a domenica 3 novembre – la grande kermesse di Palermo, dove saranno proposti 170 tra luoghi da visitare ed esperienze inedite, cento passeggiate guidate, visite con degustazione, visite teatralizzate, concerti in luoghi d’arte, e il consueto Festival Kids per i più piccoli. In contemporanea, il festival aprirà 50 luoghi a Catania e, per tre weekend, anche i siti barocchi di Ragusa, Modica e Scicli.

“E’ bellissimo rivedere qui Le Vie dei Tesori: vuol dire che ci credete voi e ci crediamo noi – sorride l’assessore comunale alla Cultura di Trapani, Rosalia D’Alì -; il Comune si impegna ad aprire e riconsegnare alla città i suoi luoghi pubblici. Quindi Le Vie dei Tesori sposano benissimo il nostro lavoro”.  Secondo padre Gaspare Gruppuso, rettore della Cattedrale, “l’amore per il bello, è un modo per volersi bene”.  Trapani è l’unica delle città siciliane, tranne Palermo, ad aver organizzato sia le passeggiate che un programma dedicato ai bambini. “Trapani l’anno scorso è andata ben oltre le aspettative – interviene il vicepresidente de Le Vie dei Tesori, Marcello Barbaro –. Ormai non è più una sfida, ma una certezza. E’ l’unica città a presentare un programma completo, attento ai diversi utenti, l’unica oltre a Palermo, ornai rodata da dodici anni”.

Ed eccoci a TRAPANI. Qui il festival si srotola con l’aiuto del Comune e della Diocesi e l’organizzazione logistica dell’associazione Agorà, formata da giovani trapanesi che per il secondo anno vogliono scommettere sulla loro città. “Quest’anno siamo passati da 17 luoghi a 25, e abbiamo cercato di proporre percorsi nuovi e siti inediti – spiega Dario Gentile, presidente di Agorà -; penso a Palazzo Milo Pappalardo, che sarà una sorpresa fantastica anche per i trapanesi, come anche la bottega di Platimiro Fiorenza, l’ultimo corallaro. E sono già arrivate le prime prenotazioni per la Torre della Colombaia”.

E infatti l’isoletta con il Castello della Colombaia sarà l’unico sito su prenotazione e si raggiungerà in barca, ma ci si potrà arrampicare sul campanile ottagonale di San Domenico salendo la sua particolarissima scala elicoidale, oppure passeggiando sotto i portici dei due chiostri; scoprire i balconcini teatrali e i ricami di stucco della delicatissima Immacolatella.

La chiesa di Santa Maria del Gesù, invece, è appena riaperta dopo il restauro e offre un doppio tesoro: perché una commovente Madonna invetriata di Andrea della Robbia si affaccia da un baldacchino in marmo del Gagini. Trapani è veramente una scoperta, giocata soprattutto tra conventi e chiese nascoste, ma non si devono dimenticare le sue biblioteche preziose – la Fardelliana ha un patrimonio di 170 mila volumi e conserva le incisioni del Piranesi – prima di raggiungere l’antica Vicaria, oggi museo d’arte moderna e contemporanea la Salerniana; passare sotto gli archi barocchi di palazzo Riccio di San Gioacchino, fermarsi a palazzo D’Alì dove fu girato un episodio della “Piovra”, giungere tra gli arredi di palazzo Milo Pappalardo con la sua sala soppalcata dedicata alla musicae chiudere con le due tonnare, la Bonagia con la cappelletta dove il rais pregava prima della mattanza, e la tonnara San Giuliano, dimenticata dai fascisti eoggi un tesoro da recuperare. Un passo indietro per ritrovare le chiese: conchiglie e frutti sorgono tra gli stucchi scenografici della Cappella della Mortificazione, marmi mischi e stucchi alla Badia Nuova. Le leggende dei crocifissi: si narra che quello di Santa Maria dell’Itria rivestito in guscio di tartaruga sia rimasto al suo posto proprio per volere del Cristo in croce; e al crocifisso di San Domenico sono stati attribuiti diversi miracoli. San Pietro, invece, fa storia a sé: è l’unica chiesa a cinque navate e custodisce l’organo più complesso d’Europa, costruito nella prima metà dell’ ‘800.

IL FESTIVAL KIDS. Nell’edizione di Palermo il festival KIDS con luoghi e laboratori dedicati ai più piccoli, è sempre stata una scommessa riuscita. A Trapani il tentativo sarà proprio questo: guidare i più piccoli alla scoperta dei luoghi, tramite visite teatralizzate, storie e laboratori. Cinque appuntamenti: gli Amici del Museo Pepoli condurranno visite teatralizzate a Palazzo D’Alì  sabato e domenica, alle 11 e alle 16,30, la nobile donna Clotilde guiderà alla scoperta di Palazzo D’Alì; e a Palazzo Milo, oggi sede della Soprintendenza, aperto per i piccini da lunedì 23 a venerdì 27. Lab2 si dedicherà invece ai più piccoli con visite e laboratori al Collegio dei Gesuiti (dove si scoprirà l’arte dei marmorari), sempre dal 23 al 27 settembre, e alla ex Vicaria, sabato e domenica alle 11 e alle 16. Infine il Laboratorio Nobilis Officinae farà conoscere quel gioiello che è il presepe meccanico di San Nicola con un particolare marchingegno proprio degli organi a canne. Tutti gli appuntamenti del Festival KIDS prevedono un contributo e la prenotazione su www.leviedeitesori.it.

PASSEGGIATE. Un altro must de Le Vie dei Tesori: saranno organizzate sette passeggiated’autorealla scoperta di Trapani. Le prime due (domenica 15 e 29 settembre), sulle “Leggende legate alla città” saranno guidate da Luigi Biondo, a lungo direttore del Polo regionale per i siti culturali, e oggi direttore del Museo Riso; quindi, su un bus ATM scoperto si potrà andare alla scoperta delle Saline di Nubia, tra fenicotteri rosa, falchi e avocette (domenica 22 settembre due possibilità, sia alle 10 che alle 12, a cura di Valeria Grizzaffi) oppure del giardino ottocentesco di Villa Margherita, protagonista di una visita “botanica” con Rotary e Piero Sansone (tre appuntamenti, sabato 14, 21 e 28 settembre). Prenotazioni:  www.leviedeitesori.it.

IN PULLMAN ALLA SCOPERTA DEI TESORI. E’ una delle principali novità di quest’anno: scoprire veramente la Sicilia, un unico museo diffuso; ma comodamente, in pullman, con gite giornaliere da PALERMO.  Insomma, si potrà percorrere da un capo all’altro l’Isola, tra grandi città e piccoli borghi, per ammirare tesori celebri e luoghi ancora tutti da scoprire. Il progetto nasce con Labisi Eventi Vettore ufficiale: si partirà da Palermo (piazzale Giotto) al mattino, per tornare la sera con gli occhi colmi di bellezza.

Il biglietto (15 euro) coprirà solo il tragitto, senza guida e senza i coupon d’ingresso ai luoghi da acquistare su www.leviedeitesori.it o sul posto. Da Palermo a Trapani sono previsti due pullman, uno il 15 settembre e uno il 29 settembre, si parte alle 9 e si rientra alle 19; negli stessi giorni, analoghi pullman anche per Marsala.

Le Vie dei Tesori nascono da un lavoro srotolato sull’intero territorio, a cui contribuiscono i Comuni, le Diocesi, gli enti, le Soprintendenze; quest’anno, su input dell’assessore Sebastiano Tusa al quale la manifestazione è dedicata, e per volontà del presidente della Regione Nello Musumeci e del dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali, Sergio Alessandro, la Regione Siciliana ha firmato con il festival un innovativo accordo di valorizzazione con cui – pur non attribuendole risorse finanziarie – ne riconosce la valenza strategica per la promozione della Sicilia mettendo a disposizione i luoghi e rendendo più agili i processi decisionali. Da Roma, poi, sono arrivati, ormai per il quarto anno, la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica e i patrocini del Senato, della Camera, del ministero dei Beni culturali.

Insomma, la ricchezza della Sicilia sarà a portata di mano, anzi di coupon molto smart. I tagliandi dotati di Qr-code si acquistano on line sul sito del Festival e vengono smarcati – proprio come se fossero delle carte d’imbarco – all’ingresso dei luoghi fino a esaurimento del proprio valore. Le città diventano così musei diffusi e connessi, visitabili trasversalmente, senza che il cittadino o il visitatore si chieda a chi quel bene appartenga. Sul posto, il racconto dei luoghi, alla ricerca di aneddoti, curiosità, collegamenti, su una corretta base storica: perché la scoperta de Le Vie dei Tesori – creato dodici edizioni addietro da un gruppo di giornalisti convinti che un bene culturale abbia tanto da raccontare, basta saperlo ascoltare – sta proprio nello storytelling che il pubblico dimostra di apprezzare tantissimo, visto che il festival, che l’anno scorso ha raccolto 370 mila visitatori, è ormai diventato la più importante manifestazione italiana di scoperta dei beni culturali. Tutto ruota anche attorno al portale www.leviedeitesori.it, colmo di curiosità, articoli, immagini e informazioni.

COME PARTECIPARE a LE VIE DEI TESORI

Basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito www.leviedeitesori.it e presentarsi sul luogo. Un coupon da 12 euro è valido per 10 visite, da 6 euro per 4 visite e da 2.50 euro è valido per un singolo ingresso. Un coupon da 3.50 euro è valido per un ingresso ai luoghi su prenotazione (su www.leviedeitesori.it o con ingresso sul luogo, se i posti non sono tutti prenotati). Un coupon da 5 euroè valido per una passeggiata (anche in questo caso, su prenotazione)A tutti coloro che acquisiranno i coupon sul sito verrà inviata per mail una pagina dotata di un codice QR da  stampare (o salvare sullo smartphone) e mostrare all’ingresso dei luoghi. I coupon da 10 e da 4 visite sono disponibili pure negli hub presso Escursioni Egadi (via Garibaldi 120 e via Torrearsa 93) e Elite Island (via Ammiraglio Staiti, 97).). I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più persone fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo i ticket da 2.50 euro. I coupon sono validi anche per partecipare al Festival a Marsala. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere all’indirizzo mail prenotazioni@leviedeitesori.it.