21 Novembre 2024

Zarabazà

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PRESENTAZIONE DEI PROGETTI FINALISTI ALLA QUARTA EDIZIONE DEL PREMIO ZAVATTINI

Sala Zavattini FONDAZIONE AAMOD Via Ostiense 106 – Roma (Centrale Montemartini) Ingresso libero Si è svolto  presso la Sala Zavattini della Fondazione Aamod (via Ostiense 106) l’incontro di presentazione dei
 nove progetti finalisti e dei rispettivi autori, selezionati per concorrere all’edizione 2019/2020 del Premio Zavattini UN ARCHIVE.
Presenti, inoltre, i rappresentanti degli enti partner
dell’iniziativa e i componenti della Giuria, il regista Gianfranco Pannone il produttore Gianluca Arcopinto, la montatrice Ilaria Fraioli,
il montatore Angelo Musciagna, la docente universitaria Stefania
Parigi, che hanno selezionato le seguenti proposte: La scelta di Lorenzo Conte, Agnus Dei – San Vittore 1946 di Livio Remuzzi, Lo stato del
montaggio di Marta Basso e Marina Perrone Capano, Un bacio tra le
rovine di Giulia Casagrande, Het – Fine di Santiago Torresagasti, Soglia di combustione di Giallo Giuman e Edoardo Genzolini, Buio in sala di
Valeria Civardi, Il mare che non muore di Caterina Biasiucci, 
Mezzogiorno di fuoco di Marco Signoretti. L’incontro, aperto al pubblico e con la presenza della Giuria, introdotto dal direttore del premio
 Antonio Medici.
I PROGETTI FINALISTI La scelta di Lorenzo Conte Partendo dall’ultimo discorso alla nazione di Allende e rievocando gli eventi dell’11 settembre 1973 che portarono alla dittatura di Pinochet, il progetto è concepito per l’utilizzo di materiali d’archivio che tentano di sovvertire l’ineluttabilità della Storia, su una linea immaginaria di ipotesi “what if” in
contrapposizione alla realtà dei fatti. Agnus Dei – San Vittore 1946 di 
Livio RemuzziLa Rivolta del carcere di San Vittore di Milano del 1946 è
al centro del progetto, con l’obiettivo di fare luce su uno dei più
importanti eventi storici del dopoguerra: un racconto ricco di ombre che negli anni è stato relegato a semplice retaggio post-bellico fino ad essere dimenticato. 
Lo stato del montaggio di Marta Basso e Marina Perrone Capano
Un giovane poliziotto degli anni ‘70 che durante una manifestazione si
rifiuta di caricare la folla e, per punizione, viene obbligato a montare
video che censurano i fatti, divenendo lui stesso un manipolatore della
realtà.
 Un bacio tra le rovine di Giulia Casagrande La storia e la vita durante l’occupazione di Roma rivissuta attraverso il racconto di due reali partigiani della Resistenza romana, Rosario Bentivegna e di Carla Capponi, che ispirano un documentario sulla loro condizione di clandestinità.
 Het – Fine di Santiago Torresagasti Un film sulla resilienza, la capacità di un individuo di resistere alla propria condizione personale in virtù di una visione più ampia della condizione umana. Il tutto partendo dalla
figura di un Ho Chi Minh quarantenne, ricercato, sovversivo, povero ed esiliato, che si mantiene facendo il lavapiatti e dieci anni dopo diverrà
Primo Ministro del suo Paese. Soglia di combustione di Giallo Giuman e Edoardo Genzolini
Un progetto che utilizza la forma del documentario per giocare con la
fantascienza e trovare nuovi punti di vista a domande esistenziali.
A partire dal un processo di autoanalisi di Elio, operaio che acquista una sempre più grande consapevolezza di se stesso mettendo a prova la sua
identità… Buio in sala di Valeria CivardiUn documentario che vuole
andare ad esplorare il rapporto mutevole tra una città, Torino, e il
cinema, attraverso testimonianze uniche e rare di chi nelle sale cinematografiche ha trascorso gran parte della sua vita. Tra supporti scritti, orali e visivi originali e d’archivio sui luoghi del cinema che hanno influenzato
la vita e l’immaginario collettivo dei loro frequentatori. 
Il mare che non muore di Caterina Biasiucci Il racconto di una
rinascita femminile interiore attraverso l’immersione – fisica e psichica – nel ricordo di una vita passata che si rende attuale nel presente. Il mare è la dimora di tutto ciò che si è perduto, avuto, desiderato ed è il
protagonista di un percorso mnemonico che fa ritorno al grembo
materno da cui è scaturita la vita. 
Mezzogiorno di fuoco di Marco Signoretti. Un cortometraggio
meta-western e picaresco che, sposando la forma del mockumentary,
ricostruisce sulla base di immagini e suoni d’archivio il viaggio di un
cineasta nel Mezzogiorno degli anni ’60. A fargli da guida sarà un ex
bandito “prestato” al cinema che – dopo anni di esilio forzato – tornerà
nella sua terra nella speranza di potersi finalmente vendicare de nemico che gli ha tolto tutto: l’esercito degli Stati Uniti.
Sito ufficiale: http://premiozavattini.it
Pagina FB: https://www.facebook.com/PremioZavattini