Sabato ore 17 – Sala Sirio
Massimo Bray
Alla voce Cultura
con Lucia Annunziata e Tomaso Montanari
Massimo Bray racconta perché la cultura dovrebbe diventare centrale per la vita politica e sociale in un’epoca di grandi trasformazioni: per alimentare la conoscenza come presupposto per la condivisione di valori e la nascita di nuove comunità di cittadini consapevoli; per tutelare il patrimonio italiano, memoria della nostra storia e chiave del nostro futuro; per promuovere nuovi modelli di partecipazione e democrazia e valorizzare la cooperazione internazionale come strumento di dialogo e di pace.
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Domenica ore 12.30 – Sala Venere
Bijan Zarmandili
Il fiume tra di noi
con Ginevra Bompiani, Angiola Codacci-Pisanelli e Elisabetta Mondello
Farhad, illustre studioso degli antichi testi persiani, lascia improvvisamente Teheran e l’insegnamento universitario e si rifugia in Umbria. Dopo quindici anni di silenzio invita la figlia a raggiungerlo e Parvaneh, nonostante il risentimento per un abbandono che non sa spiegarsi, accetta.
Con una capacità poetica e linguistica che non smette mai di essere politica, Bijan Zarmandili ci consegna con questo libro il suo testamento spirituale, in cui il “caos dello spaesamento” è cifra di comprensione del mondo attuale filtrato dalla sensibilità estetica di un Oriente sempre affascinante.
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Domenica ore 17.30 – Sala MarteSebastiano Mondadori
Il contrario di padre
conLorenzo Pavolini
Quando sa della morte del padre, Giulio non lo vede da trent’anni, da quell’estate del 1977 in cui sua madre ha dovuto lasciarlo all’ex marito. Mamma Elena è ansiosa e intransigente, papà Geremia affascinante e inaffidabile, Giulio un bimbo di 10 anni riservato e sensibile, che a scuola prende solo buoni voti e per quel viaggio parte con un bloc-notes pieno di regole e divieti da rispettare.
Bloc-notes che finisce presto dimenticato: a bordo di una Giulia super color amaranto il padre lo porterà al Circeo, a Capri, in Liguria, e lui imparerà a bere Coca Cola fino al mal di pancia, a tuffarsi dallo scoglio più alto per far colpo sulle ragazzine, a percorrere da solo il tratto più buio dei sentieri.
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