IL FESTIVAL SI CONCLUDERÀ CON
L’ATTESISSIMA CONSEGNA DEL PREMIO
“LUISA MINAZZI – AMBIENTALISTA DELL’ANNO”, ALLA SUA TREDICESIMA EDIZIONE
Ha inaugurato ieri pomeriggio, al Castello di Casale Monferrato, la terza edizione del Festival della Virtù Civica, che fino a venerdì 6 dicembre propone in città numerosi appuntamenti per confrontarsi su etica, legalità, ambiente e giustizia.
Su questi temi si confronteranno in settimana numerosi ospiti, ed in particolare gli otto finalisti del Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore che riunisce numerose associazioni del Casalese.
I finalisti dell’edizione 2019 del Premio, la cui cerimonia di consegna chiuderà il Festival venerdì alle 16.30, sono Margherita Eufemi, docente presso il Dipartimento di Scienze Biochimiche della Sapienza di Roma, che ha studiato con il suo gruppo di ricerca i rischi di neoplasie nella valle del Sacco, in Ciociaria, collegati al Lindano, un insetticida da anni bandito; Spazio C.a.s.a., che a Frontignano di Ussita, zona terremotata nel cuore del Parco dei Monti Sibillini, ha dato vita ad una residenza creativa che punta a ricostruire le radici identitarie; Agitu Ideo Gudeta, che dalla natia Etiopia, dove ha affrontato una battaglia contro il land grabbing rischiando l’arresto, è giunta in Trentino e ha fondato una azienda agricola dove alleva, nonostante le difficoltà, splendide capre Mochena altrimenti destinate all’estinzione; Gerlando Iorio, che come incaricato del Ministro dell’Interno sta operando per contrastare i roghi dei rifiuti in Campania; Stefano Liberti, giornalista d’inchiesta e documentarista che con i suoi lavori lotta per risvegliare la consapevolezza dei cittadini; Franco Lorenzoni, pedagogista ed insegnante che con la Casa laboratorio di Cenci, da lui fondata, ha creato un modello educativo centrato sul dialogo fra le generazioni; i soci della Cartiera Pirinoli di Roccavione, nel Cuneese, che da lavoratori licenziati a seguito di un fallimento, si sono riuniti in una cooperativa orientandola verso l’economia circolare; Paola Francesca Rivaro, “la signora dei ghiacci”, che combatte in difesa del clima grazie anche alla ricerca compiuta in otto diverse spedizioni in Antartide, nel Mare di Ross.
Ad accogliere il pubblico, che ha affollato oltre ogni attesa il Castello del Monferrato, Gabriella Bionda, in rappresentanza dell’Associazione Amici di Luisa, a cui si deve l’organizzazione di questa terza edizione del Festival, ed il suo direttore artistico Marco Fratoddi. Accanto a loro il sindaco della città di Casale Monferrato Federico Riboldi e il presidente dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino (nel seguito, Parco del Po) Franco Bove, storici partner dell’iniziativa.
Il sindaco, in particolare, ha voluto sottolineare l’importanza del festival nel novero delle manifestazioni cittadine. E proprio dal Comune di Casale, nei giorni scorsi, è giunta la notizia che il Premio Luisa Minazzi è una iniziativa ufficialmente inserita nel “Programma nazionale delle iniziative per la settimana Unesco di educazione alla sostenibilità del Comitato nazionale per l’educazione alla sostenibilità – Agenda 2030 della Commissione Nazionale italiana per l’Unesco -“.
Alla presentazione inaugurale ha fatto seguito “Missione Pianeta – Vincere la sfida del clima, dall’Antartide alla Scandinavia”, incontro organizzato in collaborazione con Books&Blues e Circolo Subacqueo Casale Monferrato. Protagonisti, l’oceanografa Paola Rivaro (finalista del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2019) ed il giornalista e scrittore Bruno Arpaia, che hanno offerto ai presenti numerosi spunti di riflessione sollecitati dalle domande del moderatore Beppe Gamba, presidente di AzzeroCo2 srl, azienda che opera nel campo della riduzione e compensazione delle emissioni di gas climalteranti, e responsabile del GdL Enti Locali del Kyoto Club (Italia). Al grande musicista e bluesman Paolo Bonfanti il compito di accompagnare in musica queste riflessioni a “bordo mare”.
“Oggi, primo dicembre, è il 60 esimo anniversario della firma del Trattato Antartico, l’accordo internazionale nato per preservare il continente bianco da qualsiasi sfruttamento”, ha ricordato Paola Rivaro, che insegna Oceanografia chimica all’Università di Genova, ha già partecipato ad otto spedizioni e il 2 gennaio partirà per la nona. Il messaggio lanciato al Festival della virtù civica è figlio dell’esperienza diretta accumulata in questi anni: “un cambiamento infinitesimale di temperatura può avere ripercussioni notevoli non solo in Antartide, ma anche alle nostre latitudini grazie alla circolazione oceanica mondiale, che unisce tutti gli oceani”. Da Rivaro l’invito a non rincorrere le inesattezze scritte dai leoni da tastiera: “occorre sempre informarsi su fonti scientifiche e certe”.
Come fanno ad esempio i ragazzi di FridaysForFuture, alcuni dei quali presenti in sala ieri, che hanno lanciato all’intera comunità casalese l’invito ad aderire al movimento, “che è giovane, ma non solo per giovani”.
Bruno Arpaia, prendendo spunto dal suo libro “Qualcosa, là fuori”, edito per Guanda, ha portato l’attenzione sull’importanza della narrazione per sensibilizzare sulle tematiche scientifiche ed ambientali: “il cambiamento climatico è un tema difficile, che tendiamo a rimuovere e a non considerare per la portata reale che ha. La narrazione, essendo una caratteristica di noi umani, invece ci fa vivere quella situazione. Raccontare una cosa complicata come il cambiamento climatico attraverso la narrazione, non solo letteraria ma anche cinematografica o teatrale, è il modo per far sì che questo argomento diventi centrale, che non soltanto sappiamo che esista ma che anche lo facciamo presente a noi stessi”.
IL PROGRAMMA DAL 2 AL 6 DICEMBRE
Lunedì 2 dicembre, alle 9 (Istituto superiore Balbo, aula magna, via Galeotto del Carretto 1), è in calendario il convegno “L’Italia delle virtù civiche (anno III)” durante il quale si farà il punto su esperienze di volontariato e di attivismo socio-ambientale in Italia e all’estero sia attraverso alcune ricerche che testimoniano la disponibilità degli italiani ad impegnarsi in prima persona per la sostenibilità, sia attraverso il racconto di alcune esperienze sul campo. Il convegno è organizzato insieme a Labsus, il laboratorio per la sussidiarietà. Introduce
Daniela Ciaffi, vicepresidente di Labsus e docente di sociologia urbana al Politecnico di Torino. Intervengono: Pasquale Bonasora di Labsus, Grazia Moschetti di Action Aid Puglia, l’architetto Gloria Gusmaroli, il designer Andrea Couvert. Coordina il giornalista Giuseppe Iasparra.
Alle 15, (con partenza dal monumento alla difesa, presso il Castello del Monferrato, piazza Castello), si terrà la camminata organizzata da Casale Cammina con inaugurazione ufficiale della cartellonistica percorsi di Casale Cammina.
Alle 17 (Parco del Po, viale Lungo Po Gramsci 8/10) inaugurazione della mostra fotografica internazionale “Scatti sul clima” di Marco Zorzanello, vincitore dell’Yves Rocher Foundation Photography Award. A cura del magazine Cassinogreen. Interviene Francesco Bove, presidente del Parco del Po.
Alle 21 (Parco del Po, viale Lungo Po Gramsci 8/10), si terrà il convegno “Salute in cammino”, con interventi del dottorMauro Brusa, promozione salute ASL AL, del dottor Franco Finelli, Commissione Medica Club Alpino Italiano, della dottoressa Alessia Guarato, biologa nutrizionista, e di Silvia Sorisio, walking leader. Coordina Enrico Bruschi del C.A.I. Casale Monferrato.
Martedì 3 dicembre, alle 17.30 (Museo civico, salone delle lunette, via Cavour 5), una tavola rotonda affronterà il tema “Predoni del suolo. Land grabbing e nuovo colonialismo”. Intervengono: Agitu Idea Gudeta, allevatrice e attivista ambientale, finalista del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2019, Stefano Liberti, giornalista e finalista del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2019,Paola Ramello di
Amnesty International, Attilio Ascani di FOCSIP (Federazione degli Oganismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario). Coordina Claudio Debetto di E-forum.
Alle 21 (Parco del Po, viale Lungo Po Gramsci 8/10) la videopresentazione del libro fotografico “L’ultimo vallone selvaggio. In difesa delle cime bianche” a cura di Annamaria Gremmo, Marco Soggetto e Francesco Sisti. Organizza la sezione C.A.I. di Casale Monferrato. Coordina Claudio Ferrando per C.A.I. Casale Monferrato.
Mercoledì 4 dicembre, alle 9.30 (Istituto superiore Leardi, via Leardi 1), il primo appuntamento teatrale del Festival con “Il settimo continente” Alla scoperta dell’economia circolare, di e con La Ribalta Teatro. Con Alberto Ierardi, Giorgio Vierda, Luca Oldan. Scenografia: Chiara Bartali. Luci: Alice Mollica. Parteciperà una rappresentanza degli operai della Cartiera Pirinoli di Cuneo, finalista del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2019.
Alle 17.30 (Parco del Po, viale Lungo Po Gramsci 8/10), verrà proiettato il documentario “Il #Sacco chimico – Il futuro contaminato” di Chiara Bellini, che darà la possibilità alla comunità di Casale Monferrato di incontrare i cittadini della Valle del Sacco e di confrontarsi in una tavola rotonda. Introduce Assunta Prato del Comitato Premio Luisa Minazzi Ambientalista dell’anno e socia Afeva Casale. Ne discutono: Margherita Eufemi, docente presso il Dipartimento di Scienze Biochimiche della Sapienza di Roma, finalista del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2019, e il suo staff, Bruno Pesce, sindacalista e socio Afeva, Giuliana Busto, presidente di Afeva, Chiara Bellini, giornalista, film maker e fondatrice della rete Ecosin, Rosy Battaglia, giornalista e fondatrice di Cittadini reattivi.
Giovedì 5 dicembre, alle 14.30 (ritrovo al Parco del Po, Viale Lungo Po Gramsci 8/10), è prevista la partenza di “Trash sotto l’albero” Camminare insieme, condividere, ripulire e raccontare, evento organizzato da I.TA.CÀ Monferrato Off, in partnership con Oway e con la collaborazione di Legambiente Casale, Parco del Po, Casale Cammina, Il Picchio, la Confraternita degli Stolti, con le guide Anna Maria Bruno e Fabio Ricaldone.
Alle 21 (Istituto superiore Leardi, via Leardi 1) è previsto il secondo appuntamento teatrale con “Cammelli a Barbiana” di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, con Luigi D’Elia e la regia di Fabrizio Saccomanno. Un grande omaggio intenso e poetico alla vita e all’opera di Don Lorenzo Milani, uomo, maestro e prete scomodo, coraggioso e tenace.
Venerdì 6 dicembre, alle 9 (Istituto superiore Balbo, aula colibrì, via Galeotto del Carretto 1) si parlerà di “Battaglie di legalità” con l’intervento di Gerlando Iorio, incaricato del Ministro dell’Interno contro i roghi dei rifiuti in Campania e finalista del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2019, Francesco Loiacono, direttore di La Nuova Ecologia, Elena Sassone di Scout AGESCI. Modera Sergio Favretto, avvocato e storico.
Alle 11 (Istituto superiore Lanza, aula magna, via Vercelli 1) si terrà l’incontro “Lorenzo Milani, educatore ambientale”, una conversazione fra l’attore Luigi D’Elia e Franco Lorenzoni, insegnante di scuola primaria e finalista del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2019. Coordina il giornalista Marco Fratoddi.
Alle 16.30 (sala consiliare del Municipio, a Palazzo San Giorgio, in via Mameli 10, Casale Monferrato), come da tradizione, si terrà il momento più importante con la Cerimonia di consegna del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, introdotto con un saluto in video dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa (tra i protagonisti dell’edizione 2015 del Premio per l’impegno profuso sul fronte dello smaltimento illecito dei rifiuti in Campania). In occasione della premiazione gli otto finalisti, intervistati dalla giornalista Marina Maffei, si racconteranno nel corso di una intervista corale.
Intervengono il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, l’assessore all’Ambiente della Città di Casale Monferrato Maria Teresa Lombardi, il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, il direttore di La Nuova Ecologia Francesco Loiacono, Giulio e Marco Minazzi, il referente di Legambiente Casale Monferrato e coordinatore del Comitato organizzatore Vittorio Giordano, il giornalista e direttore del Festival della virtù civica Marco Fratoddi.
Quella dell’Ambientalista dell’anno è una tradizione che risale a tredici anni fa, quando Legambiente e La Nuova Ecologia decisero di istituire un premio a carattere nazionale che portasse alla ribalta persone impegnate per il benessere della comunità, la diffusione del messaggio ambientale, l’innovazione d’impresa, la salvaguardia del territorio. Dal 2012 è dedicato a Luisa Minazzi, morta nel 2010 di mesotelioma, a soli 57 anni, dopo una vita spesa in trincea a difesa dell’ambiente: Luisa è stata direttrice didattica, attivista e amministratrice comunale a Casale Monferrato, la sua amata città, dove oggi il premio ha trovato casa grazie all’impegno del Comitato organizzatore.
Durante il Festival della Virtù Civica si terranno inoltre alcuni workshop riservati agli studenti nelle date di martedì 3 dicembre e mercoledì 4 dicembre sui segreti della fotografia ambientale con Marco Zorzanello (Istituto superiore Leardi, via Leardi 1) e di giovedì 5 dicembre alla scoperta della biochimica per l’ambiente con Margherita Eufemi e il suo staff (Istituto superiore Sobrero, via Candiani d’Olivola 19).
Tutti gli eventi, compresi quelli nelle scuole (e ad eccezione dei workshop), sono aperti al pubblico.
Il programma completo è consultabile su www.festivalvirtucivica.it
Il Festival è ideato ed organizzato dall’Associazione Amici di Luisa con la collaborazione del Comune di Casale Monferrato e dell’Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino. È realizzato grazie al contributo del maggior sostenitore Weleda, il gruppo che produce cosmetici naturali olistici e rimedi omeopatici e antroposofici che sin dalla sua fondazione ha posto grande attenzione alla responsabilità sociale, ambientale ed economica. Contribuiscono anche Consorzio Casalese Rifiuti, Avis, Afeva, Monferrato Oltre, Zaffiro Serramenti. Partecipano e supportano inoltre la manifestazione CAI-Club Alpino Italiano, Scout Agesci, Auser, Equazione, Confraternita degli Stolti, Il Picchio, Labsus, L’albero di Valentina, Legambiente, e, in qualità di media partner, Il Monferrato, La Nuova Ecologia, Sapereambiente e Tuttogreen de La Stampa.
Con cortese preghiera di pubblicazione
IL PREMIO LUISA MINAZZI – AMBIENTALISTA DELL’ANNO |
Il Premio Ambientalista dell’anno è intitolato a Luisa Minazzi, l’attivista di Casale Monferrato che si è battuta a lungo per i diritti delle persone esposte all’amianto. Si articola in tre fasi:
Nomination. La giuria preliminare segnala i candidati (tre ciascuno); nel 2019 era composta da Rosy Battaglia (fondatrice di Cittadini reattivi), Paola Bolaffio (presidente di Giornalisti nell’erba), Roberto Giovannini (coordinatore del magazine Tuttogreen de La Stampa), Stefano Ciafani (presidente di Legambiente), Tessa Gelisio (conduttrice tv), Toni Mira (giornalista de L’Avvenire), Pippo Onufrio (direttore di Greenpeace), Paola Ramello (Amnesty international), Monica Triglia (giornalista).
Finalisti. Il Comitato organizzatore seleziona gli otto finalisti e assegna il proprio riconoscimento speciale. È formato da rappresentanti delle associazioni del Monferrato casalese: Avis, Afeva, CAI-Club Alpino Italiano, Scout Agesci, Auser, Equazione, Confraternita degli Stolti, Il Picchio, L’Albero di Valentina, Monferrato Oltre, Legambiente, con Comune di Casale Monferrato e Ente di gestione delle Aree Protette del Po vercellese-alessandrino.
Voto popolare. Le votazioni per l’edizione 2019 del Premio si sono
concluse domenica 24 novembre. Le preferenze (quasi 6.000) sono state
espresse online tramite il sito www.premioluisaminazzi.it e tramite le schede
cartacee disponibili sui numeri di ottobre e novembre del mensile La Nuova
Ecologia. I cittadini e gli studenti di Casale Monferrato e altre località
nell’area del Parco del Po hanno votato anche attraverso le urne collocate in
diversi luoghi pubblici.
Premiazione. Si terrà venerdì 6 dicembre (ore 16.30) presso la Sala consiliare del Comune di Casale Monferrato a conclusione del Festival della virtù civica.
INFO
segreteria@premioluisaminazzi.it, segreteria@festivalvirtucivica.it
www.festivalvirtucivica.it
www.premioluisaminazzi.it
Facebook @premioluisaminazzi
I CANDIDATI AL PREMIO LUISA MINAZZI – AMBIENTALISTA DELL’ANNO (le motivazioni di candidatura riportate sono estratte dal sito www.premioluisaminazzi.it) |
MARGHERITA
EUFEMI
Serrone (Fr), 1959
Le comunità lungo il Sacco, in Ciociaria, la chimica ce l’hanno nel sangue. Ancora oggi infatti, a quasi vent’anni dalla messa al bando del Lindano, le tracce di questo insetticida prodotto a suo tempo nella vicina zona industriale di Colleferro si riscontrano nelle acque del fiume e nei monitoraggi sanitari della popolazione. In prima fila nel rivelare gli effetti citossici di questa molecola è Margherita Eufemi, docente presso il Dipartimento di Scienze Biochimiche della Sapienza di Roma, che ha evidenziato insieme al suo gruppo di ricerca, tramite uno studio sui meccanismi molecolari, le interferenze che questa sostanza produce nelle cellule umane accelerando l’evoluzione delle neoplasie. Sosteniamola insieme alla richiesta di bonifiche nelle tante zone d’Italia avvelenate dal vecchio modello industriale!
SPAZIO C.A.S.A.
Frontignano di Ussita (Mc), 2017
Siamo a Frontignano di Ussita (MC), una frazione a 1.350 metri nel cuore del Parco dei Monti Sibillini. Qui, dove la terra tre anni fa ha iniziato a tremare (e continua a farlo) prende vita uno spazio che ospita residenze creative per affiancare alla ricostruzione materiale una immateriale, identitaria, culturale. Ad animare lo spazio C.A.S.A., acronimo di “Cosa Accade Se Abitiamo”, è un’associazione fondata da alcuni ragazzi che proprio tre anni fa su questo territorio si sono incontrati e ritrovati (Chiara, Patrizia, Roberto, Christian, Marta, Federica e Mauro). L’obiettivo? Creare un punto di vicinanza, supporto e condivisione di quotidianità con la popolazione residente ma anche per coloro che vogliano contribuire alla ripresa di un Appennino ferito ma presente, tramite progetti di sviluppo, condivisione di conoscenze e produzioni artistiche. Un centro culturale, insomma, all’insegna anche del turismo responsabile e della sostenibilità ambientale, finanziato sia dagli organizzatori, sia grazie a libere donazioni di chi lo attraversa. Vogliamo andarli a trovare? Intanto votiamoli!
AGITU IDEO GUDETA
Addis Abeba (Etiopia), 1978
Dall’Etiopia al Trentino, due posti lontani eppure uniti dal filo della passione. Quella di Agitu Ideo Gudeta che alcuni anni fa ha recuperato un terreno in abbandono e ha deciso di allevare un gregge delle splendide capre Mochena, altrimenti destinate all’estinzione. Un’impresa non facile, costata ad Agitu anche minacce di morte di chiara impronta razziale. Ma Agitu non molla: in Italia è arrivata a 18 anni per studiare Sociologia all’università di Trento, tornata in Etiopia è dovuta fuggire nel 2010 per le minacce di arresto da parte del governo visto il suo impegno contro il fenomeno del “land grabbing”, vale a dire l’accaparramento di terre da parte di multinazionali senza scrupoli a danno degli agricoltori locali. Oggi Agitu si è ricostruita una vita avviando un’impresa che si chiama non a caso “La capra felice” e che produce formaggi prelibati a Frassilongo (Tm), nella valle dei Mocheni, recuperando gli antichi saperi nell’allevamento che aveva appreso dai nonni. Votarla è un atto d’amore verso chi, come lei, si dedica alla valorizzazione del suolo nel segno della sostenibilità, del rispetto per gli ecosistemi, della produzione di cibo autentico.
GERLANDO IORIO
Casagiove (CE), 1962
Senso dello Stato e amore per la giustizia: sono i poli che orientano il lavoro di Gerlando Iorio. Come incaricato del Ministro dell’Interno gli è stata affidata una missione in prima linea: contrastare i roghi dei rifiuti in Campania. Oltre 60 le operazioni interforze attuate dalla Cabina di regia che coordina applicando un nuovo modello di collaborazione tra le Forze dell’Ordine, la Polizia metropolitana, provinciale, locale e l’Esercito che ha portato a decine di denunce, sequestri e sanzioni. Ma i fuochi continuano, non solo in Campania. Ecco perché è stato chiamato a partecipare all’attuazione del Piano d’azione governativo per il contrasto dei roghi finalizzato a prevenire, monitorare e risanare i territori colpiti dal fenomeno. Votiamolo per spegnere la fiamma dell’inciviltà!
STEFANO LIBERTI
Roma, 1974
Un’inchiesta dopo l’altra Stefano Liberti lancia un potente j’accuse alle lobby che minano futuro della Terra. E lo fa con lo stile graffiante ed incisivo del giornalista indipendente, che contraddistingue il suo lavoro da saggista e documentarista: basti pensare a volumi come “Land grabbing, Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo” e al recentissimo “Il grande carrello, Chi decide cosa mangiamo”, scritto con Fabio Ciconte. O ancora al video “Mare chiuso”, girato insieme ad Andrea Segre, sul dramma dei profughi dalla Libia del 2010 e infine al lungometraggio “Soyalism” sul business globale della soia, al fianco di Enrico Parenti. Non avremmo bisogno di altri giornalisti così per risvegliare la consapevolezza e produrre cambiamento? Diciamolo con un voto 😉
FRANCO LORENZONI
Roma, 1954
Valorizzare le elaborazioni spiazzanti, poetiche e a volte provocatorie dei bambini, esplorare insieme a loro la realtà per interpretarla con occhi nuovi. Mettere l’ambiente al centro dei processi di apprendimento. La pedagogia di Franco Lorenzoni rappresenta un punto di riferimento assoluto nel campo dell’innovazione educativa. La sua esperienza ruota intorno alla scuola primaria di Giove (Tr), dove insegna da molti anni. Ma a lui si deve anche la fondazione, nel 1980, della Casa laboratorio di Cenci, sempre da quelle parti, un villaggio educativo nel quale l’ipotesi di una scuola diversa, centrata sul dialogo fra le generazioni, diventa realtà. Averlo con noi è un’occasione preziosa, votarlo significa guardare verso un futuro più umano.
I SOCI DELLA CARTIERA PIRINOLI
Roccavione (Cn), 2015
La Pirinoli produce carta per imballaggi dal 1872, all’inizio del 2000 è tra le prime 10 in Europa. Ma nel 2012 la nuova proprietà non ottiene i ritorni sperati, licenzia i 154 lavoratori e dichiara fallimento. Alcuni dipendenti però non ci stanno. E decidono, dopo un lungo presidio, di rilevare l’azienda tramite una cooperativa orientandola verso l’economia circolare. Così nel 2015 la produzione riprende con performance encomiabili: l’acqua si recupera per il 95% dal ciclo produttivo, l’elettricità deriva da un impianto di cogenerazione che immette in rete 24.000 KW al giorno, il 100% dei fanghi di depurazione si riutilizza, oltre l’80% delle fibre proviene dalla differenziata. E il fatturato raggiunge i 36 milioni. Votiamoli tutti e 75 i soci che hanno puntato sulla sostenibilità!
PAOLA FRANCESCA RIVARO
Novi Ligure (Al), 1965
Per tutti è “la signora dei ghiacci”, un appellativo che Paola Francesca Rivaro, professore associato al Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Genova, dove insegna oceanografia chimica e chimica dell’ambiente, si è guadagnata con la partecipazione a ben otto spedizioni in Antartide, nel Mare di Ross, per studiare le regole che governano un territorio ancora incontaminato. Ed è lì, sotto quella coltre di ghiaccio, solo apparentemente lontana, che Paola ha colto il riflesso effimero di questo nostro Pianeta, sfruttato e bistrattato. Un destino cui la Rivaro non si rassegna: votarla significa sostenere la ricerca in difesa del clima e degli ambienti più delicati del nostro pianeta.
Perché un Festival della virtù civica: http://festivalvirtucivica.it/perche-un-festival-della-virtu-civica/
Photostream: http://festivalvirtucivica.it/photostream/?afg2_page_id=1#afg-2
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