Il sindaco Zoggia indica le linee strategiche su cui si indirizzerà il percorso di destagionalizzazione dell’offerta turistica jesolana: “Il turismo balneare resta il nostro core business ma occorre diversificare la tipologia di esperienza che gli ospiti possono vivere”.
Nel futuro turistico della città di Jesolo ci saranno più ambiente, cultura e sport. Sono queste le tre nuove vie sulle quali l’amministrazione è già al lavoro per ampliare il percorso di destagionalizzazione dell’offerta turistica della città. Dare più opportunità in periodi diversi dell’anno, affiancando al pacchetto “sole e mare” estivo altre esperienze, come le peculiarità del territorio e la capacità di attrarre grandi eventi della località.
“Jesolo è una grande città che dal punto di vista turistico offre opportunità a 360 gradi. Il turismo balneare è indubbiamente la principale economia della località e rimane il nostro core business sul quale investire ma ci accorgiamo che occorre diversificare la tipologia di esperienza che gli ospiti possono vivere a Jesolo – spiega il sindaco, Valerio Zoggia –. Si tratta di sfruttare le potenzialità del nostro territorio per creare un’economia che possa davvero funzionare dodici mesi l’anno. Le linee dell’ambiente, della cultura e dello sport, sono strategie che, almeno in parte, richiederanno tempo per poter essere attuate, ma che come amministrazione siamo convinti che daranno nuovo impulso e opportunità di crescita a Jesolo”.CicloturismoUno dei primi filoni sui quali Jesolo si è inserita è quello del turismo ambientale ed in particolare del cicloturismo, un mercato che in Italia vale 7,7 miliardi di euro e 77,6 milioni di presenze, secondo i dati ISNART 2018, Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche. Per intercettare le opportunità legate al cicloturismo, l’amministrazione ha avviato un ambizioso programma di cinque percorsi ciclopedonali per una lunghezza di circa 20 chilometri che consentiranno agli ospiti di scoprire il territorio e le sue peculiarità. I primi due chilometri, lungo via M. L. King sono già in fase di realizzazione e sta proseguendo la progettazione degli altri quattro tracciati.CulturaA sostenere il turismo sarà anche la cultura, che nel 2018 ha attirato nel Bel Paese 55 milioni di visitatori, generando introiti per 21 miliardi di euro, sulla base di una ricerca condotta dal CISET, Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica. Jesolo si prepara a conquistare una fetta di questo mercato sfruttando l’area archeologica delle Antiche Mura, su cui l’amministrazione sta esaminando le opportunità di recupero e fruibilità e la creazione di tre spazi museali. Il primo, già fase di costruzione alle spalle di piazza Brescia, oltre a diventare la nuova casa del Museo Civico di Storia Naturale, avrà due piani che potranno essere sfruttati per esposizioni ed eventi culturali. A Cortellazzo, con l’ormai prossimo recupero dell’ex caserma della Guardia di Finanza, sarà creato uno spazio espositivo dedicato alla Grande guerra che ha toccato il territorio jesolano. L’amministrazione punta anche alla riqualificazione dell’ex ragioneria, nel centro storico della città da adibire a museo archeologico dove collocare i reperti provenienti dalle Antiche Mura.SportJesolo si conferma poi impegnata sul fronte del turismo sportivo che presenta delle opportunità di sviluppo considerato che nel 2016 in Italia secondo il CISET, Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica valeva 355 milioni di euro con 3,3 milioni di pernottamenti e 887mila turisti stranieri. La città punta sempre di più sui grandi eventi di carattere nazionale e internazionale, sfruttando le strutture e gli impianti come lo stadio A. Picchi e il PalaInvent con i suoi 4000 posti a sedere. L’obiettivo è avere un circuito di iniziative distribuite tutto l’anno.
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