Bandiera: “Cominciano a concretizzarsi in maniera particolarmente evidente gli
effetti del lavoro che abbiamo svolto in questi due anni. Una fondamentale
inversione di tendenza, in diversi comparti della nostra agricoltura, ma
sappiamo che c’è ancora tanto da fare e continueremo a farlo con la stessa
energia, passione e impegno del primo giorno”.
Palermo – Primato alla Sicilia per numero di imprese agricole
condotte dai giovani, con ben 6.673 aziende attive. È quanto emerge da
un’analisi di Coldiretti nazionale, su dati Infocamere, al terzo trimestre
2019. “Possiamo ritenerci soddisfatti, afferma Bandiera, perché cominciano a
concretizzarsi, in maniera particolarmente evidente, gli effetti del lavoro che
il Governo Musumeci ha svolto in questi due anni. Basti pensare che soltanto a
dicembre abbiamo insediato circa mille giovani in agricoltura, che hanno
avviato per la prima volta un’azienda, e che altri 700 sono oggetto di
insediamento nelle prossime settimane.
“Assieme al dato svimez, che ci dice che l’occupazione in agricoltura, in
Sicilia, e’ cresciuta del 5,9%, il dato sui giovani, ci conferma, prosegue l’
Assessore, che la Sicilia è una regione che, sempre di più, afferma un modello
di sviluppo che ha tra i pilastri principali agricoltura e agroalimentare.
Nonostante una crisi, ereditata, che è strutturale e pluridecennale, della
nostra agricoltura, sempre più giovani siciliani, sono certo con a fianco le
proprie famiglie, hanno ben compreso che sviluppo ed occupazione, passano per
il far leva sulle reali e concrete potenzialità dell’Isola e che quindi l’
agricoltura e la valorizzazione del territorio rurale sono certamente un punto
di forza e di eccellenza”.
“Siamo al fianco dei nostri giovani e delle aziende siciliane, che
continueremo a tutelare e sostenere, sia attraverso azioni di controllo, sulle
produzioni agricole ed agroalimentari in ingresso nell’isola, che attraverso
risorse liberate da destinare agli investimenti, per mettere sempre più le
aziende agricole nelle condizioni di innovarsi e quindi cogliere e vincere le
sfide che il mercato globale ci sottopone. Siamo, in termini di superficie
coltivata, la regione più biologica d’Italia, fattore questo che ci induce a
lavorare sempre di più anche sui marchi di qualità, per realizzare quella
valorizzazione delle nostre produzioni che fa sì che il consumatore sia ben
disposto a pagare un prezzo più alto perché riconosce la qualità del prodotto,
con la conseguenza che l’attività agricola siciliana possa, sempre più,
divenire remunerativa e quindi sostenibile e vantaggiosa economicamente”.
In questi due anni abbiamo avviato una importante inversione di tendenza su
diversi fronti e in vari comparti dell’agricoltura siciliana, conclude Edy
Bandiera, ma sappiamo che c’è ancora tanto da fare e che continueremo a farlo
con la stessa energia, passione e impegno del primo giorno del primo giorno.
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