Il M° Federico Bisio, Direttore Stabile e Artistico dell’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro torna in primavera a dirigere per tre Martedì (il 10/3, 7/4 e 19/5) sul palco del Conservatorio di Torino la programmazione di 8° Stagione “A COMPLEMENTO DEL GENIO Celebrare Beethoven attraverso modelli, colleghi, discepoli e posteri”, in omaggio ai 250 anni dalla nascita di Ludwig Van Beethoven.
“Nell’arco della sua vita, il genio di Bonn – spiega il Direttore – ha attraversato storicamente un periodo di grossi cambiamenti politici in Europa, segnato da lunghe e sanguinose guerre hanno sancito la fine di un mondo e l’inizio di una nuova epoca.” Attraverso l’inconsueto repertorio proposto dalla Polledro, il pubblico avrà modo di avvicinare i modelli, maestri, colleghi, discepoli e quanti, nei due secoli successivi, si ispirarono al grande e celebrato innovatore.
Nel 3° concerto di Martedì 10 Marzo si potrà approfondire il mondo musicale nel quale Beethoven si è formato. Due concerti solistici faranno da perno alla serata: nella prima parte ascolteremo Francesca Gelfi eseguire il concerto per corno di bassetto di Carl Stamitz (esponente di spicco della cosiddetta scuola di Mannheim) e, nella seconda, il celebre concerto per oboe attribuito a Franz Joseph Haydn con solista Carlo Romano, già primo oboe dell’Orchestra Rai.
Aprirà il concerto una breve sinfonia di Joseph Boulogne Chevalier de Saint Georges, il primo compositore mulatto di Francia e, in chiusura, la Sinfonia numero 30 di Wolfgang Amadeus Mozart, piccolo gioiello di rara esecuzione.
Il 4° concerto di Martedì 7 Aprile sarà dedicato alla compagine per soli archi. Una sinfonia giovanile di Felix Mendelssohn Bartholdy introdurrà il Concertino per Trio e orchestra d’archi di Martinu eseguito dal Trio Debussy. Il celebre compositore ceco del XX secolo ha certamente avuto come modello l’organico previsto da Beethoven per il suo Triplo Concerto. Porterà a compimento della serata una sinfonia cosiddetta “caratteristica”: nella versione per soli archi, la composizione che Paul Wranitzky (primo violino dell’orchestra imperiale nonché direttore delle prime esecuzioni di alcune sinfonie beethoveniane) dedicò alla pace tra l’Austria e la Francia.
L’8° Stagione si conclude con il 5 concerto in programma il Martedì 19 Maggio, appuntamento musicale inserito nel programma ufficiale dell’OFF DEL SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO particolarmente importante per l’Orchestra diretta dal Maestro Bisio: verrà infatti eseguita una sinfonia in prima esecuzione moderna di Giovanni Battista Polledro*. La prima parte della serata proseguirà con il concerto per violino e pianoforte di Hummel. Antonio Valentino e Piergiorgio Rosso ci accompagneranno nella scoperta di questo importante compositore, virtuoso della tastiera e divulgatore beethoveniano.
Tra tutti i compositori che operarono nella cerchia beethoveniana, non poteva mancare, per importanza, Ferdinand Ries, dalla importante carriera internazionale, della quale Londra costituisce una tappa fondamentale. Allievo, amico, confidente, fu uno dei più intimi frequentatori di Beethoven. Eseguiremo la sua Quinta sinfonia. Quinta non a caso; infatti nel suo primo movimento echeggia (pur con le dovute modifiche) il rintocco ritmico della più celebre Quinta del suo Maestro Ludwig.
PROVE APERTE GRATUITE
Infine segnaliamo una nuova iniziativa gratuita atta ad avvicinare i più piccoli alla musica classica: l’Orchestra G. B. Polledro porta la musica nelle periferie con tre prove aperte dedicate agli allievi delle scuole del comprensorio (orario 10 -12), grazie alla collaborazione con il Cecchi Point Casa del Quartiere Aurora e Porta Palazzo di Torino.
Le prove si terranno Martedì 10/03/2020, Martedì 07/04/2020 e Martedì 19/05 /2020 presso il Salone delle Arti del Cecchi Point – Via Antonio Cecchi, 17, Torino Per informazioni e adesioni, scrivere a Cecchi Point, via Cecchi 17, Torino info@cecchipoint.it
PROGRAMMA CONCERTI 2020
ORCHESTRA DA CAMERA
GIOVANNI BATTISTA POLLEDRO 3° Concerto Martedì 10 marzo 2020 ore 21:00 Conservatorio di Torino Joseph Boulogne, Chevalier de Saint Georges (1745–1799) Sinfonia in Sol maggiore, Op. 11 n. 1* Carl Stamitz (1745–1801) Concerto per corno di bassetto e orchestra in Si bemolle maggiore Francesca Gelfi corno di bassetto (Attribuita a) Franz Joseph Haydn (1732–1809) Concerto per oboe e orchestra in Do maggiore, Hob. VIIg: C1 Carlo Romano, oboe Wolfgang Amadeus Mozart (1756 –1791) Sinfonia in Re maggiore n. 30, KV 202 *Nuova edizione a cura di Simone Laghi 4° Concerto Martedì 7 aprile 2020 ore 21:00 Conservatorio di Torino Felix Mendelssohn Bartholdy (1809–1847) Sinfonia per archi in Mi bemolle maggiore, n. 6, MWV n. 6 Bohuslav Martinů (1890–1959) Concertino per trio e orchestra d’archi, H. 232 Trio Debussy Paul Wranitzky (1756-1808) Sinfonia in do minore, n. 31 “Grande Sinfonia caratteristica per la pace con la Repubblica Francese” (versione per archi) 5° Concerto Martedì 19 maggio 2020, ore 21:00 Conservatorio di Torino Nell’ambito della 17° edizione del Salone internazionale del Libro OFF Giovanni Battista Polledro (1781–1853) Sinfonia in Mi maggiore n. 3 (prima esecuzione moderna)* Johann Nepomuk Hummel (1778–1837) Concerto per violino, pianoforte e orchestra in Sol maggiore, Op. 17 Piergiorgio Rosso, violino Antonio Valentino, pianoforte Ferdinand Ries (1784–1838) Sinfonia in re minore n. 5, Op. 112* *Edizione a cura di Simone Laghi
PREZZO BIGLIETTI DEI CONCERTI INTERO
= € 20 RIDOTTO
= € 15 (under 24 e over 65), Circoli, Gruppi, Enti e Associazioni convenzionate con la Polledro SPECIALE FITEL
= € 10 solo se muniti di apposita tessera FITEL alla cassa STUDENTI
= € 5 studenti muniti di tesserino e accompagnatori disabili
PREVENDITA
presso Libreria Feltrinelli Piazza CLN 237 Torino
– Circuito PiemonteTicket (da 2 sett. prima dell’evento) Vendita diretta in loco, dalle ore 20.15 del giorno del concerto
*GIOVANNI BATTISTA POLLEDRO Nato il 9 giugno 1781 a Piovà Massaia (AT) da un’agiata famiglia di commercianti, Polledro compì i primi studi musicali ad Asti e poi a Torino, dove fu allievo di Pietro Paris e probabilmente anche di Gaetano Pugnani, uno dei più illustri esponenti della tradizione violinistica piemontese. Dopo aver suonato per la stagione 1797/98 nell’Orchestra del Teatro Regio, nello stesso 1798, in seguito alla morte di Pugnani e allo scioglimento della Regia Cappella per la partenza della corte, il giovane violinista lasciò la capitale sabauda.
Scarse le tracce di quei primi anni di pellegrinaggio: tra il 1803 e il 1804 suonò come «primo de’ secondi violini» nell’orchestra del Teatro Carcano di Milano, mentre dal 1805 al 1810 fu a servizio del principe Taticev a Mosca, già mèta di una gloriosa tournée di Pugnani con il giovane Viotti.
Se fino a questo punto la biografia di Polledro è simile a quella di tanti strumentisti italiani dei secoli precedenti, attivi come musicisti stipendiati presso una corte italiana o straniera, intorno al 1811 il violinista comincia la carriera moderna del musicista indipendente.
Nei due anni successivi la sua attività di concertista è ben documentata dalla rivista musicale tedesca «Allgemeine musikalische Zeitung», che recensisce le esibizioni di Bratislava, Varsavia, Praga, Lipsia, Vienna, Monaco di Baviera e Berlino documentando una celebrità di dimensione europea.
A Praga Polledro riscuote «un successo di cui nessun musicista oltre a Mozart può vantarsi», ben rispecchiato dal guadagno eccezionale di 7000 gulden. Suscita particolare eco un concerto di beneficenza a Karlsbad, il 6 agosto 1812, che vede il violinista a fianco di Beethoven al pianoforte, anche se in una lettera all’editore Breitkopf il compositore parla di un «povero concerto per i poveri» accompagnato dal «signor Polledrone, che ha suonato bene dopo aver superato il suo abituale nervosismo». Come di consueto in quegli anni, Polledro si esibisce insieme ad altri artisti in programmi comprendenti musica vocale e strumentale per diversi organici e quasi sempre propone pezzi di propria composizione, destinati a mettere in luce le sue doti di virtuoso.
Non è un caso, quindi, che la produzione di questo periodo abbia quasi sempre come protagonista il suo strumento (esercizi per violino solo, duetti, trii per due violini e violoncello, cicli di variazioni e concerti per violino e orchestra), mentre in una fase successiva Polledro si dedicherà alla composizione di sinfonie e di musica sacra.
La figura di Polledro, però, non può essere semplicemente accomunata a quella di tanti altri violinisti-compositori itineranti la cui fama sarebbe stata presto offuscata dall’astro di Paganini; forte del successo internazionale, dopo qualche anno il violinista sceglie infatti di tornare al servizio di una corte assumendo una carica di prestigio per unire agli impegni artistici quelli dell’organizzazione di una cappella musicale: dal 1816 al 1823 è Konzertmeister della celebre Orchestra di corte della Sassonia a Dresda, testimone dell’incontro-scontro tra il perugino Francesco Morlacchi, ancora fiducioso nel primato dell’opera italiana, e il fondatore dell’opera tedesca Carl Maria von Weber. Il suo stipendio mensile di 1.500 talleri lo metteva alla pari dei due Kapellmeister rivali. Nel 1823 fu nominato a Torino «primo violino e primo virtuoso della Cappella e Camera e Direttore generale della musica istrumentale – titolo un tempo attribuito a Pugnani – e si dedicò alla riorganizzazione dell’orchestra di corte e di quella del Teatro Regio.
Sin dagli anni Trenta rallentò la sua attività per motivi di salute, facendosi sostituire sempre più spesso alla guida dell’Orchestra di Corte e di quella del Teatro Regio; fu pensionato nel 1845 e morì a Piovà il 15 agosto 1853. Se i giornali e le riviste musicali dell’epoca documentarono soprattutto la sua carriera di virtuoso itinerante; in tempi recenti la ricerca musicologica ha messo in luce l’importanza della sua opera di organizzatore musicale, specie a Torino.
Grazie all’esperienza maturata all’estero, infatti, Polledro acquistò per la Cappella torinese tra l’altro numerose sinfonie di Haydn, Mozart e Beethoven e, introducendo la musica strumentale dei grandi compositori austro-tedeschi, pose le basi di un interesse destinato a caratterizzare in modo indelebile la vita musicale cittadina. Di Polledro si conservano due ritratti: un’incisione di Wilhelm Arndt e un olio del pittore di corte dei Savoia Pietro Ayres.
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