La Giunta comunale riunitasi nei giorni scorsi a Mestre, ha approvato, su proposta del sindaco Luigi Brugnaro, la delibera che dà il via libera all’organizzazione della mostra al “Padiglione Venezia” dal 23 maggio al 29 novembre 2020 in concomitanza con la 17. Mostra Internazionale di Architettura “How Will We Live Togheter?” organizzata e promossa dalla Fondazione La Biennale di Venezia. Contemporaneamente avvia l’edizione 2020 del Concorso “Artefici del nostro tempo” riservato a giovani artisti.
“Con questa delibera – commenta Maurizio Carlin commissario del Padiglione Venezia – diamo avvio formale alle procedure per arrivare a maggio prossimo ad aprire al grande pubblico l’allestimento della mostra dal titolo “Padiglione Venezia” secondo quanto proposto da Giovanna Zabotti – vicepresidente e direttore artistico di Fondaco Italia. Un’esposizione che avrà l’obbiettivo, così come pensato dalla curatrice, di rappresentare come sia attuale la questione dello stare assieme in luoghi pubblici e negli spazi da abitare avendo cura di sottolineare come la bellezza contribuisca a far vivere meglio tutti. Contemporaneamente – continua Carlin – si bandisce la seconda edizione del concorso “Artefici del nostro tempo”, organizzato con la collaborazione della Fondazione Musei Civici Venezia, Fondazione Teatro La Fenice, Fondazione Bevilaqua La Masa, Fondazione Forte Marghera e l’Istituzione Bosco e Grandi Parchi, con il quale si invitano i giovani artisti interessati a rispondere all’interrogativo: “How will we live toghether?” presentando le loro opere nelle sezioni fotografia, fumetto, pittura, poesia visiva, video clip musicali, street-art, illustrazione e design del vetro”.
“Ringrazio il sindaco per la rinnovata fiducia – commenta Zabotti. Per me, oltre ad essere un grande onore, è anche una bellissima nuova sfida. Ciò di cui parla il tema Biennale di quest’anno fa parte della storia della città stessa che da sempre si pone il quesito di come vivere assieme e far abitare i propri spazi con armonia, non solo come problema ma come grande opportunità, si pensi solo all’invenzione del sistema Biennale fin dal 1895. Stiamo pensando ad un Padiglione Venezia che potrà essere anche luogo di sperimentazione scientifica e sociale. Un luogo dove misurare gli effetti della Bellezza, di come può permettere di vivere meglio insieme e come può migliorare la vita inconsapevolmente”.
“La scommessa fatta lo scorso anno ha dato ottimi risultati e, proprio alla luce di questo non potevamo checontinuare sulla strada intrapresa – commenta il sindaco Luigi Brugnaro. Nel 2019 avevamo affidato a Giovanna Zabotti la cura del Padiglione Venezia e le 80 mila persone che hanno deciso di mettersi in coda per poter visitare la nostra installazione hannodimostrato quanto interesse avesse suscitato. Per questo oggi andiamo a riaffidare questo importante incarico a Zabotti perché sappiamo che lei e tutto il suo gruppo di lavoro, sapranno interpretare al meglio il tema della Biennale di Architettura 2020. Ma l’altro grande successo che ci ha portato ad avviare la seconda edizione del concorso “Artefici del nostro tempo” sono, senza ombra di dubbio, quei 2.262 giovani che lo scorso anno hanno deciso di partecipare con le loro opere. Un successo che ha permesso a sei di loro di esporre proprio all’interno del Padiglione Venezia dimostrando che la Città crede nel talento dei giovani e che mette a disposizione la sua migliore vetrina. Una seconda edizione che si apre a due nuove categorie che per l’appunto sono l’illustrazione e il design del vetro: quest’ultima a sua volta suddivisa in due sezioni, una delle quali prevede la realizzazione di un’opera originale in vetro per la quale ci si avvarrà della collaborazione di un maestro vetraio proposto dal Consorzio Promovetro Murano. Venezia guarda ai giovani e si mette al loro fianco per aiutarli a diffondere le tendenze artistiche contemporanee. Ed è con questo spirito che invito tutti voi, ragazzi e ragazze, a partecipare e ad approfittare di un’opportunità che questa Città vi mette a disposizione”.
“Artefici del nostro tempo” si rivolge a giovani tra i 18 e i 35 anni che abbiano voglia di affrontare attraverso la poesia visiva, i videoclip musicali, la street art, la pittura, il fumetto, la fotografia, l’illustrazione e il design del vetro, il tema dell’attualità del tempo che stiamo vivendo in linea con “How Will We Live Togheter?”, titolo della prossima Biennale Architettura 2020. L’opera vincitrice per ciascuna categoria sarà oggetto di un evento proprio all’interno del Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale durante il periodo della prossima manifestazione. Non solo, alcune delle opere non risultate vincitrici per ogni categoria verranno esposte in città.
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