PALERMO. Spettacoli, laboratori, visite guidate: sono le attività che il Teatro Massimo con gli assessorati alla Scuola e alla Cittadinanza solidale organizza nel quadro dei finanziamenti previsti dalla Legge 285 per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza.
In questo quadro si stanno svolgendo in questi giorni i laboratori “Scopriamo l’orchestra”, che permettono la conoscenza del Teatro Massimo e un approccio esperienziale alla musica dal vivo e agli strumenti dell’orchestra, in un contesto che, preparato in aula, diventa poi suono vivo in teatro. Ieri 30 gennaio alla visita delle quinte elementari dell’I. C. Di Vittorio erano presenti anche il sindaco Leoluca Orlando, l’assessora alla Scuola Giovanna Marano e il sovrintendente Francesco Giambrone.
Per il sindaco Leoluca Orlando «Il Massimo non è soltanto un teatro accogliente, viene percepito come il teatro della città, una città che sta riscoprendo grazie all’impegno delle scuole la musica. La presenza degli studenti con gli insegnanti e con i loro genitori al Teatro Massimo, conferma ancora una volta che il Massimo non è soltanto un tempio della grande musica, ma anche teatro e casa della città».
L’assessora Giovanna Marano ricorda come «Con questi laboratori e con il rapporto fecondo e decisivo instaurato con il Teatro Massimo proponiamo un approccio alla musica inteso come educazione all’ascolto. Si tratta di un esercizio utilissimo perché introducendo bambine e bambini alla musica li accompagna verso l’ascolto dell’altro. Tutto ciò che noi proponiamo in termini d’ascolto musicale permette di rendere forte il senso di condivisione, di cooperazione e quindi anche di comunità. Niente come la attività emotiva sprigionata dalla musica ha la forza di aprirci all’ascolto dell’altro».
«È sempre una grande soddisfazione – dichiara il sovrintendente Francesco Giambrone – poter accogliere dei giovani, che scoprono con questi progetti la magia della vita del Teatro, avendo l’opportunità di accostarsi anche a tutto il lavoro che si svolge dietro le quinte. Scendere nella fossa dell’orchestra e osservare gli strumenti da vicino aggiunge una nuova dimensione allo studio già fatto in classe, grazie al minuzioso e attento lavoro degli insegnanti che destano la curiosità dei ragazzi e li preparano agli spettacoli e alle visite in teatro, iniziando così un rapporto tra questi giovani e il teatro della loro città che spero li accompagnerà per tutta la vita».
Per ampliare l’offerta musicale strutturata delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, si porta avanti la realizzazione congiunta di azioni positive per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per il miglioramento della fruizione dei beni artistici, sociali e culturali, per la riqualificazione del contesto urbano favorendo lo sviluppo del benessere e della qualità della vita, per la valorizzazione, nel rispetto della diversità, delle caratteristiche di genere, culturali ed etniche.
La Fondazione Teatro Massimo, riconoscendo la grande importanza del contesto urbano per lo sviluppo del benessere e della qualità della vita delle bambine e dei bambini, ha avviato nel corso degli ultimi anni un progetto di riqualificazione e valorizzazione del territorio e dei quartieri disagiati della città attraverso la realizzazione di manifestazioni culturali, affinché gli abitanti si percepiscano come produttori e promotori dell’attività culturale stessa, contribuendo attivamente alla sua realizzazione grazie a misure volte a promuovere la partecipazione delle bambine e dei bambini e degli adolescenti alla vita artistica della Fondazione dentro la vita della comunità locale.
Le attività che la Fondazione ha realizzato nel 2019 sono gli spettacoli Oh che armonico fracasso! e Bastiano e Bastiana in sala ONU e Il meraviglioso circo della luna in Sala Grande, un concerto in Sala Grande la sera del 25 novembre con la partecipazione di oltre 300 bambini e ragazzi delle orchestre e dei cori di Palermo ripreso da RAI Ragazzi, La Cenerentola di Danisinni che si è svolta a settembre coinvolgendo gli abitanti del quartiere palermitano nella preparazione dello spettacolo e i laboratori multidisciplinari per bambini e ragazzi che permettono di scoprire il Teatro Massimo, la musica, gli strumenti musicali, e i laboratori di Brancaccio dove vengono create le scene degli spettacoli.
Le opere in Sala ONU tra novembre e dicembre hanno visto la partecipazione di oltre 500 studenti tra novembre e dicembre, mentre i 26 appuntamenti dei laboratori svoltisi tra ottobre e gennaio per La casa della musica, Scopriamo l’orchestra, e i laboratori in sartoria e nei laboratori scenografici di Brancaccio hanno coinvolto oltre 1250 tra bambine e bambini e i docenti accompagnatori. Destinatarie privilegiate di questo progetto sono state quelle istituzioni scolastiche ubicate in territori a rischio di marginalità sociale.
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