Prima ancora che diventasse un’esigenza globale, gli altoatesini
l’hanno sempre osservata nei semplici gesti
quotidiani, fino a farla diventare un vero e proprio stile
di vita Bolzano – La parola ‘sostenibilità’ in Alto Adige appartiene a un lessico famigliare che si tramanda da generazioni.
Il rispetto per la natura e per le montagne, la cura della terra e l’amore per i suoi prodotti, la dedizione verso gli ospiti sempre con un occhio di riguardo alla tutela ambientale: questi sono alcuni degli elementi che nel corso dei secoli hanno costruito il DNA dell’Alto Adige e
dei suoi abitanti.
Oggi, a tutto questo si aggiunge la ricerca di soluzioni innovative per continuare
a difendere un territorio meraviglioso. Per il benessere non solo di chi ci vive, ma anche di chi lo visita.La bellezza di una natura intatta
Gli altoatesini sono legati al proprio territorio da un patto ancestrale basato sull ’armonia, sul rispetto e sulla riverenza. D’ altronde questa piccola regione ospita un tesoro naturalistico inestimabile: oltre al Parco Nazionale dello Stelvio, in Alto Adige ci sono ben sette parchi
naturali che la provincia di Bolzano si impegna a preservare e a far conoscere a tutti, grazie ad esempio alle numerose attività dei Centri visite e alle escursioni naturalistiche guidate.
Inoltre, questo è il regno delle Dolomiti, da 10 anni Patrimonio Mondiale dell’ Unesco. La tutela, la conservazione e la valorizzazione di questi siti rappresenta per l’Alto Adige un obiettivo comune sostenuto con convinzione e da raggiungere ogni giorno.
L’Alto Adige vi aspetta, (anche) senz’auto.
Consultare tratte e orari dei mezzi pubblici qui è una prassi ben consolidata. E nel 2020 questa sana abitudine diventa particolarmente importante: il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini ha definito quest’anno, infatti, “l’anno del treno
turistico, per un turismo sostenibile”. Bolzano dal 15 dicembre 2019 è facilmente e sostenibilmente raggiungibile in sole 3 ore anche con il Frecciarossa diretto da Milano Centrale, senza fare cambio a Verona.
Una volta in loco, è possibile acquistare la Mobilcard da 1, 3 o 7 giorni per visitare comodamente tutto l’Alto Adige grazie alla fitta rete di trasporti pubblici locali. Alcune località e strutture ricettive aderiscono all’ iniziativa ”Alto Adige Guest Card”, il pass gratuito. Inoltre, dalle principali stazioni ferroviarie e dalle fermate dei bus a lunga percorrenza, arrivare fino
al proprio albergo è ancora più facile grazie al servizio navetta collettivo “Südtirol Transfer”con biglietto acquistabile online prima della partenza. Per chi fosse interessato ad un servizio navetta individuale o al trasferimento aeroportuale, esiste anche la nuova piattaforma
“Book your shuttle”. Per gli amanti della bici, infine, è possibile il noleggio in loco di diversi 2 modelli per scoprire il territorio percorrendo piste ciclabili comode e sicure, seguendo itine-rari a tutte le quote e per ogni livello di difficoltà.
Per una vacanza totalmente car free, la destinazione giusta è il paesino di Plan, in Val Passi-ria, una delle 21 Alpine Pearls – unite dal denominatore comune della sostenibilità e della mobilità dolce.
L’ideale per chi crede in una vacanza green, in un borgo poco affollato con tipiche casette e masi contadini di un paese che conta circa 160 abitanti. Immerso nel Parco Naturale Gruppo di Tessa, il paesino di Plan è il luogo perfetto per scoprire bellezze naturali ancora poco note e per lasciarsi affascinare dal silenzio: in sella a una mountain bike o a piedi, con zaino in spalla, si può scegliere tra numerosi sentieri trascorrendo una vacanza active tra boschi e rocce.
Alloggiare in stile bio
In Alto Adige è anche possibile dormire in uno dei 7 Biohotel sparsi sul territorio per vivere una vacanza in pieno accordo con la natura, all’insegna dell’ospitalità tipica della zona e di un comfort e un benessere senza precedenti. Immersi tra fertili vigneti e frutteti o tra i ca-stelli che hanno fatto la storia di queste zone, i Biohotel offrono una sana ed equilibrata cucina bio e un dolce riposo nelle camere arredate con materiali naturali in armonia con la natura. Nelle camere e nelle Spa sono disponibili 100% prodotti cosmetici biologici certifi-cati, a base di oli essenziali selezionati della regione, assicurando un benessere totale e ar-monia corpo e anima.
In alternativa è possibile alloggiare in 19 hotel e campeggi che hanno ricevuto la certifica-zione ambientale europea Ecolabel. Queste strutture si trovano a Racines, Sesto Pusteria, San Genesio e Tires. Per chi volesse, invece, vivere un’esperienza immersiva nel mondo Alto Adige, può scegliere una vacanza in agriturismo. Chi desidera rimboccarsi le maniche e aiu-tare i contadini di montagna nella gestione quotidiana può partecipare anche al progetto dell’Associazione Volontariato in Montagna.
Costruire? Si ma con responsabilità
La Provincia Autonoma di Bolzano è particolarmente all’avanguardia nel settore dell’edilizia sostenibile, anche grazie all’operato dell’Agenzia CasaClima che da anni esegue la certifica-zione energetica obbligatoria degli edifici in Alto Adige. Oggi l’ente ha allargato il concetto di edilizia sostenibile anche al rispetto dell’ambiente, all’impegno nel garantire luoghi salubri e con un elevato comfort abitativo. Tra i CasaClima awards 2019, il Natur Apart Stockerhof ha ottenuto la menzione della giuria. A questo link è possibile consultare gli altri progetti candidati alla certificazione.
Da un’agricoltura sostenibile a prodotti biologici.
Una terra sana, animali in salute, utilizzo accorto delle risorse naturali: i prodotti alimentari dell’Alto Adige sono il frutto di un approccio all’agricoltura sostenibile. E, ovviamente, tutto questo amore si percepisce anche attraverso i sapori. Una filosofia che ha portato alla na-scita di realtà come Manna Organic, una bottega composta da alcuni produttori altoatesini che hanno ripreso a coltivare e a vendere, antiche varietà di verdure.
Fra questi c’è anche Harald Gasser, il contadino di Barbiano che per primo ha iniziato 20 anni fa a coltivare oltre 200 varietà di frutta e ortaggi rari in poco più di 16 metri quadrati, recuperando alcuni semi e preservandoli dall’estinzione. Alla base dell’idea di Harald, c’è la voglia di produrre alimenti genuini e l’obiettivo di ridare agli agricoltori quel desiderio di “tornare alla natura” e vivere rispettando l’ambiente.
Risultato? Oggi coltiva in permacultura circa 400 varietà di verdure (18 sono solo le differenti varietà di carote che il suo orto può fornire a chi è in cerca di rarità).
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