23 Novembre 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

Al diurno pisano l’arcobaleno di “Andrà tutto bene”

Il messaggio di disabili e operatori del Centro che, sospesa l’attività, sperimenta modi innovativi per assistere gli utenti. Assessora Pinelli: “Non viene meno la rete del sostegno”

L’arcobaleno con la scritta “Andrà tutto bene” lo hanno disegnato insieme, operatori e disabili del Centro diurno di via Pisano, quando la struttura gestita dal Comune non aveva ancora dovuto sospendere l’attività in osservanza delle disposizioni regionali; obiettivo: lanciare un messaggio di speranza ben visibile a tutti coloro che si trovino a passare davanti alla loro seconda casa.

L’invito a esporre a balconi e finestre l’arcobaleno per sentirsi più uniti in un momento difficile, l’aveva fatto anche il sindaco Muzzarelli, sulla scia di altri primi cittadini. Anche in diversi nidi e scuole d’infanzia della città gli educatori hanno esposto l’arcobaleno come un ponte in grado di arrivare nelle case dei bambini che in questi giorni non possono giocare e incontrarsi nella loro scuola.

Oggi il ponte partito da via Pisano è diventato anche un segno di vicinanza alle famiglie e ai ragazzi che in queste settimane non possono frequentare la struttura; i ragazzi hanno iniziato a dipingerlo anche a casa, come Daniel che ha diffuso il suo arcobaleno con la scritta “Andrà tutto bene” attraverso la chat che ora usa per restare in contatto con gli altri utenti del centro e gli operatori.

In città i centri diurni per disabili sono sei e accolgono 120 persone; come da disposizioni regionali in questo periodo, però, l’attività è sospesa per tutelare la salute degli ospiti, oltre che degli operatori che mantengono con i ragazzi e le famiglie costanti contatti telefonici, anche per monitorare eventuali bisogni.

Proprio al Centro Pisano si stanno sperimentando modi innovativi per dare continuità all’assistenza utilizzando le tecnologie che consentono di restare concretamente vicino alle famiglie in un momento in cui occorre evitare il contatto fisico; solo in casi di stretta necessità o di emergenza si ricorre anche a interventi domiciliari. Le stesse modalità vengono utilizzate anche per gli utenti dello Spazio anziani di via Vaciglio.

“Si tratta di singole esperienze – afferma l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli – difficili da replicare su grandi numeri in questo momento, per le precauzioni da rispettare affinché non vengano meno le condizioni di sicurezza. Ma, insieme agli interventi a distanza che stiamo sperimentando, sono segnali importanti e fanno parte di una rete di sostegno che non vogliamo venga mai meno. Una rete in cui si intrecciano i fili, anche quelli del volontariato, che contribuiscono a tenere coesa e unita la nostra comunità”.

Sospese le attività di Centri diurni disabili e anziani, come dei Centri territoriali anziani e dei Centri socio occupazionali, restano aperti invece i sette Centri socio riabilitativi residenziali per disabili che complessivamente dispongono di 123 posti autorizzati di cui 75 occupati da modenesi. Come nelle Cra, le Case residenze anziani (sul territorio comunale ce ne sono 19 i per oltre mille posti autorizzati e circa 700 posti accreditati) anche nei Centri residenziali per disabili vengono adottate misure per la tutela della salute di ospiti e operatori, mentre sono sospese le visite dei familiari con cui i contatti vengono garantiti via telefono e in videochiamata.