Brugnaro: “Un gesto di grande generosità che andrà ad arricchire il patrimonio dei nostri musei”
La Giunta comunale, riunitasi ieri in webconference, in osservanza delle disposizioni di legge volte a limitare il diffondersi del virus Covid-19, ha approvato, due delibere che prevedono l’accettazione di una donazione di 33 opere di arte moderna dal valore complessivo di oltre 5 milioni di euro e da destinare alla Fondazione Musei Civici di Venezia (il donatore ha chiesto di rimanere anonimo); e di 20 opere dall’artista Anna Moro-Lin, per un valore complessivo di 800mila euro che verranno consegnate alla Fondazione Musei Civici di Venezia.
“Voglio esprimere a nome della Città e mio personale un sincero ringraziamento per l’importante gesto di donazione di queste oltre 50 opere – commenta il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – che andranno ad incrementare le nostre già ricche collezioni permanenti con dei pezzi d’arte che sono già stati valutati complessivamente circa 6 milioni di euro. Ma non si tratta solo di un valore economico, dato che queste opere hanno valore inestimabile per la storia che raccontano, per la tradizione che racchiudono e per essere simboli di quanta generosità c’è nel mondo della cultura e dell’arte nei confronti della nostra Città. Sarà nostra cura ora valorizzare queste opere e impegnarci a tramandarle alle future generazioni”.
“I musei custodiscono la storia dell’umanità e non solo dell’arte – commenta la direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia Gabriella Belli – e la generosità dei donatori è parte di questa storia, a loro va il nostro più sincero ringraziamento. La fiducia riposta nei nostri musei nasce da una lunga pratica di valorizzazione e buona conservazione della memoria e delle opere. Per entrambi, musei e donatori, questa donazione è un impegno per il futuro”.
Per quanto riguarda la prima donazione si tratta delle opere dei seguenti artisti:
- autore Max Beckmann: 1 cartella “Gesichter” (contenete 29 incisioni)
- autore Max Beckmann: 1 cartella “Jahrmarky” (contenete 10 incisioni)
- autore Giorgio de Chirico: 2 acqueforti e 1 cartella “Metamorphosis” (contenente 6 litografie)
- autore Otto Dix: 2 incisioni
- autore Lyonel Feininger: 1 china acquerellata su carta
- autore Wasilij Kandinskij: 1 litografia, 3 xiligrafie, 2 puntesecche
- autore Paul Klee: 1 gouache, 1 acquerello, 1 penna su carta, 1 china su carta, 1 pastello su tela, 1 acquarello e matita su carta
- autore Giorgio Morandi: 1 acquarello su carta, 1 incisione
- autore Ivan Puni: 3 litografie
- autore Christian Rohlfs: 1 acquarello e pastello
- autore Egon Schiele: 1 matita e acquarello su carta, 1 matita su carta, 1 matita grassa su carta, 1 matita e pastello su carta
- autore Mario Sironi: 1 china su carta,
- autore Emilio Vedova, 1 inchiostro su carta, 1 tempera su carta.
Per quanto riguarda la donazione dell’artista Anna Moro Lin, nota artista veneziana, si tratta di opere che contribuiranno alla conoscenza e diffusione della Fiber Art, ovvero quella corrente artistica, sviluppatasi a partire dal ventesimo secolo grazie anche all’artista francese Jean Lurçat, che si rifà all’arazzeria: già a partire dal 1920 al Bauhaus si sperimentava l’uso di fibre e materiali come la seta artificiale, il metallo il cellophane e la ciniglia nella disciplina di tessitura, tutte tendenze che hanno dato origine, trent’anni dopo, alla fiber art vera e propria. Il boom creativo effettivo però è stato negli anni 60/70 in cui questa forma d’arte ha raggiunto le sue forme più alte e disparate di espressione. Detta anche arte tessile, la fiber art si basa sull’unione di diversi materiali tessili, sia flessibili che fibrosi: pizzo, elastici, tubi o canne di gomma, reti di plastica o di metallo, fili di lana o di erba sintetica, e ogni artista ha un suo metodo e un proprio mezzo espressivo.
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