Modena- Da Peppino Impastato all’inchiesta Aemilia, l’itinerario pensato per gli studenti per il 21 marzo diventa un documento ipertestuale a disposizione sul sito di Memo
Perché i tentacoli della piovra identificano il radicamento delle mafie? E perché Peppino Impastato è stato così coraggioso quando ha sbeffeggiato le “cosche” sulle radio libere criticando l’espropriazione delle terre ai contadini per i lavori all’aeroporto di Palermo? Ci sono molte storie preziose al centro di “La mafia uccide. Il silenzio pure”, l’itinerario per studenti realizzato dal Memo di Modena e pubblicato online sul sito web del Centro educativo in occasione del 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che cade appunto in questa giornata. Alla vigilia della ricorrenza, questo documento interattivo messo a disposizione di tutti offre ai ragazzi un’opportunità di riflessione sul tema della lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione e sugli effetti positivi che ne possono derivare.
Le potenzialità della Rete sono state sfruttate, infatti, per proporre con un’altra veste il percorso di legalità che avrebbe dovuto aver culmine sabato 21 marzo. Nella circostanza si sarebbe dovuto svolgere un incontro con le scuole a “La Tenda”, luogo storico di Modena intitolato proprio alle vittime di mafia nel quale viene promosso e presentato l’itinerario. Annullato l’appuntamento per via delle misure sul contenimento sul Coronavirus, il ricco materiale informativo e didattico è stato adattato per una fruizione digitale ed è stato fornito agli istituti che negli ultimi tre anni hanno partecipato al progetto.
“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”, è l’insegnamento che ci ha lasciato il giovane attivista siciliano e che il documento di Memo riporta: l’istruzione alla legalità passa attraverso le parole e le azioni di Impastato, dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, dell’assessora coraggiosa Renata Fonte e di tutti gli eroi morti perché hanno lottato contro i clan, ma anche dai moniti di Dante Alighieri.
Il documento, completo di contenuti video e informazioni dettagliate, può essere utilizzato come stimolo alla riflessione in classe e uno strumento di lavoro anche per gli insegnanti che desiderano sviluppare l’argomento. Muovendo i passi dalle origini ottocentesche delle cosche, nelle pagine si illustrano le azioni e i pensieri di paladini della legalità come appunto Peppino Impastato (al quale è dedicata l’iniziativa) per arrivare a evoluzioni attualissime come l’inchiesta Aemilia sulle infiltrazioni della ’ndrangheta nel territorio emiliano e all’esercizio diffuso della corruzione nell’economia. Il materiale, che punta con decisione sull’ipertestualità grazie alla presenza di numerosi link ad approfondimenti storiografici presenti online nei formati documentali e audio-video, si può scaricare liberamente diventando così uno strumento per tutti.
Per informazioni: www.comune.modena.it/memo/news-1/2020/la-mafia-uccide-il-silenzio-pure
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