Una videochiamata Skype al giorno fatta dallo staff per stare vicino a tutti quelli che Mare, fino a poche settimane fa, lo vivevano e contribuivano a farlo vivere
[Milano] In questi giorni di isolamento forzato, dove tutti viviamo in un tempo sospeso, a Mare Culturale Urbano mancano gli amici di sempre e, non potendo garantire loro i servizi che solitamente offre, ha deciso di entrare nelle loro case. È nata così l’idea di Mare ti chiama (ma che voglia di tornare lì da te, da te), per riavvicinare Mare alle persone che di solito lo vivono, lo animano e ci lavorano attraverso una serie di videochiamate su Skype, tipiche di questo periodo.
Da una settimana, quindi, ogni giorno lo staff di Mare ha videochiamato – e continuerà a farlo per tutta la durata di questo periodo così incerto – clienti affezionati, fornitori e collaboratori, scoprendo in questo modo come stanno vivendo e raccontando a sua volta come Mare sta affrontando questa condizione. Sono stati raggiunti, per esempio, quella donna che non ha mai perso un film del cinema all’aperto, quel signore che abita nel quartiere e che regolarmente frequenta la cascina dando sempre una mano come può, quella coppia di neo sposi che non si è mai persa un Festival delle Birrette e che festeggia ogni ricorrenza a Mare. E ancora, l’uomo-karaoke Ariele Frizzante, una delle ragazze che gestisce l’Area Kids e il cantautore che ha scoperto questi spazi grazie a un suo concerto e che non ha più smesso di frequentarli.
Tra uno scambio di ricette, un consiglio su come sbrigare meglio le faccende di casa e un momento di relax sottolineato dal pianoforte, Mare ha assaggiato uno spaccato delle vita quotidiana di questi giorni, scoprendo con piacere che qualcuno ha trovato un nuovo lavoro, che altri stanno studiando come cambiare stile di vita e che vi è anche chi sente forte l’urgenza di cambiare l’approccio con l’ambiente circostante.
Il risultato è un racconto corale, fatto di vicinanza e affetto, di ciò che stiamo tutti vivendo e, senza presunzione, vuole essere a suo modo una costruzione di memoria collettiva, un archivio di sentimenti, aspettative e visioni nati in questo tempo dissestato.
Il progetto Mare ti chiama (ma che voglia di tornare lì da te, da te) è realizzato con il contributo di Sabrina Tinelli – autrice radiofonica e televisiva che attualmente collabora ai testi de Le parole della settimana (Rai 3) e che si occupa di serie podcast per Audible – e di Paco Capaldi, filmmaker e regista indipendente.
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