15 Novembre 2024

Zarabazà

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Coronavirus: racconta la tua “quarantena”

Roma – Il periodo che stiamo vivendo è uno dei più terribili dell’ultimo cinquantennio. Sicuramente il più terribile del primo ventennio di questo secolo e, comunque vada, lascerà il segno per le generazioni attuali e per quelle future. Ci attendono settimane (speriamo non mesi) da vivere in casa – come fosse un coprifuoco H24. La casa, in questi frangenti, può essere vissuta come una prigione o come un luogo ideale per sviluppare la propria creatività. Importante è mantenere allenati corpo e mente senza concedere la vittoria alla pigrizia o alla depressione. Per il corpo, possiamo vivere il nostro spazio come una palestra e fare tutto il moto possibile (su un terrazzo di fronte stamani vi è perfino una persona in bicicletta); possiamo poi dedicarci non solo alle tradizionali attività domestiche, ma anche a inventare nuove ricette in cucina magari idonee a farci superare in forma il periodo. Per la mente, alle tante attività abituali (leggere un buon libro di carta, navigare, tenendosi in contatto con il mondo, vedere un buon film, conversare – a distanza – con i nostri cari come non lo abbiamo mai fatto); se ne possono aggiungere altre che siano direttamente impegnative per la mente. Chi, come noi, ha il privilegio di poter svolgere anche da casa la propria attività, ha di che essere impegnato, gli altri possono inventarsi le attività che meglio rappresentano le loro passioni. Dipingere e scrivere sono di norma quelle più gettonate. Chi desiderasse scrivere la propria quarantena, sotto forma di diario, di racconto o di romanzo di “vita al tempo del Coronavirus” potrà inviare a redazione@eddaedizioni.it, volentieri valuteremo gli elaborati offrendo il contratto di edizione alle opere che saranno selezionate, con corsia preferenziale per il programma 2020/2021. Per le eventuali pubblicazioni su dette storie, EDDA Edizioni devolverà una percentuale dei ricavi in beneficenza; gli autori potranno liberamente decidere di fare altrettanto sui futuri diritti d’autore. #raccontalatuaquarantena