21 Novembre 2024

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Sulla cresta dell’onda

Firenze- Un incontro “virtuale” dedicato a Gastone Nencini a quarant’anni dalla morte:  mercoledì 22 aprile, a partire dalle 15.00 il figlio Giovanni Nencini presenterà su Facebook , il suo nuovo libro Sulla cresta dell’onda, edito da Sarnus e incentrato sulle vicende umane e sportive del grande ciclista originario del Mugello. Nel corso della diretta streaming l’autore risponderà alle domande del giornalista Mauro Messeri e a quelle del pubblico collegato.
Giovanni Nencini nasce a Firenze nel 1960, pochi mesi dopo la vittoria di suo padre al Tour de France. Collezionista di bici d’epoca, scrive articoli per riviste specializzate e si dedica con passione al mondo delle due ruote. Il suo libro ricostruisce, anche attraverso le lettere originali del padre, gli sforzi, le passioni, le imprese, fortune e sfortune di quel Tour. Accanto alla parabola sportiva, grande spazio è dedicato alla storia d’amore ‘clandestina’ tra Gastone e Maria Pia, ragazza fiorentina che poi riuscirà a sposare e che diverrà madre di suo figlio. Il libro restituisce un ritratto commovente del ciclista e dell’uomo, raccontandoci allo stesso tempo un’epoca che, con l’avvento degli sponsor, segnò il passaggio dal ciclismo “eroico” a quello moderno.

Sulla cresta dell’onda Gastone Nencini e quel 1960
Sarnus, 2020Pagine: 144Caratteristiche: ill. b/n, br.ISBN: 978-88-563-0274-5
Collana: Diari e Memorie
Settore:L5 / BiografieL6 / Diari, memorieTL2 / Sport, giochi
Prezzo: 13 €

Il 1960 è un anno fondamentale per il grande ciclista Gastone Nencini, che vince il Tour de France dopo aver sfiorato il trionfo al Giro d’Italia. In un dialogo immaginario col giornalista Armand, il campione racconta sforzi, passioni, imprese, fortune e sfortune di quel Tour. Parallelamente è ricostruita la storia d’amore ‘clandestina’ tra Nencini e Maria Pia, ragazza fiorentina che poi riuscirà a sposare e che diverrà madre di suo figlio.
Il libro restituisce un ritratto commovente del ciclista e dell’uomo, raccontandoci allo stesso tempo un’epoca che, con l’avvento degli sponsor, segnò il passaggio dal ciclismo “eroico” a quello moderno.