21 Novembre 2024

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T’insegnerò la notte: il nuovo romanzo di Caterina Ceccuti

Firenze – S’intitola T’insegnerò la notte (Mauro Pagliai Editore, pp. 288, euro 15) il nuovo romanzo di Caterina Ceccuti, giornalista e scrittrice fiorentina, già vincitrice del Fiorino d’oro per la narrativa nella XXXIII edizione del Premio Firenze. Una storia coraggiosa e intensa che affronta aspetti di forte impatto socio-psicologico, come l’omosessualità, la paura del sé, l’accettazione e l’affermazione della propria persona nel passaggio dall’infanzia all’età adulta e, soprattutto, l’amore tra esseri umani al di sopra delle contraddizioni di genere.
“Se riuscissimo ad immaginare la sostanza di cui siamo fatti come pura energia”, sono le parole dell’autrice, “liberandoci dal pesante involucro di carne e sangue che ne costringe i confini e ne limita la libertà di azione, allora le possibilità di espressione dell’amore che saremmo in grado di scambiarci reciprocamente sarebbero infinite. Al di sopra di qualsivoglia stereotipo di genere, culturale, religioso.

 T’insegnerò la notte è il mio tentativo di comunicare al mondo il bisogno che tutti inconsciamente condividiamo di spogliarci del ‘vestito di carne’ – come lo chiama uno dei protagonisti del romanzo – e avere il coraggio di metterci a nudo, imparando a conoscere noi stessi per quello che siamo realmente”.
Nel romanzo, Cris, Graziano e Alessandra sono i protagonisti di un intreccio di normale affettività, dove in realtà niente è dato per scontato. Cris ed Alessandra sono una coppia, ma lo spettro di una donna morta che compare nell’abitazione del giovane giornalista fiorentino spariglia le carte. Sarà Graziano, suo amico d’infanzia e vice direttore nell’ufficio stampa che dirigono insieme, ad aiutarlo nel mettere in atto la dolorosa ma necessaria strategia per liberarsi del suo demone. E passando dalla notte a un nuovo giorno, nulla sarà più come prima.


Il libro di Caterina Ceccuti ha ottenuto, tra gli altri, il plauso del noto scrittore Pietro Spirito: “Accettare ciò che siamo davvero può essere un viaggio doloroso e pericoloso dentro noi stessi”, ha commentato. “Lasciare il fantasma di ciò che siamo stati o credevamo di essere per approdare a un’identità più autentica e profonda, è un passaggio di rinascita che impegna anima e corpo. Caterina Ceccuti ci accompagna in questo percorso con un romanzo sorprendente, appassionato, dove la sua consolidata e apprezzata vena magica e surreale si innerva a perfezione in un realismo che parla di noi e dei nostri giorni, e che fotografa le nostre mutevoli identità in una società che non fa sconti, ma che ci dà sempre l’opportunità di essere ciò che davvero siamo. L’autrice affronta il tema dell’omosessualità con grazia, e allo stesso tempo con una spietata capacità di rappresentazione difficili da trovare nei nuovi narratori italiani. Con una scrittura vitale, ricca di tonalità e colori, accompagna il lettore in quello che definirei un thriller psicologico, senza però rinunciare anche al sorriso”.
“In tempi in cui la narrativa è una scommessa assai difficile per noi editori”, spiega Antonio Pagliai, “aver puntato su Caterina Ceccuti si è rivelata una mossa vincente. Con il primo romanzo La generatrice di miracoli nel 2015 abbiamo ottenuto il Fiorino d’oro per la narrativa al Premio Firenze; con il secondo, Le geometrie dell’amore, ottime recensioni sulle principali testate nazionali e con quest’ultimo lavoro, assai diverso dai precedenti, il plauso di un grande autore come Pietro Spirito, prima ancora della pubblicazione. Un libro dalle tematiche profonde, intrigante e particolare nella scrittura e nella narrazione, è per me il più bello firmato dall’autrice”.