Limone sul Garda – Il Centro Tao presso il Park Hotel Imperial, a Limone sul Garda, prevede due distinti percorsi: il Tao Salute (7 giorni) e il Tao Minicura (3 giorni).
Per entrambe i programmi sono previsti degli Accertamenti medici ed energetico-funzionali che consentono allo staff del Centro Tao di predisporre per ciascun ospite un programma dettagliato ma soprattutto personalizzato, che include una serie di trattamenti nel corso del soggiorno.
Una novità del 2020 è che è stato inserito tra gli Accertamenti medici ed energetico-funzionali anche il Check Up intolleranze alimentari IMUPRO, su 90 alimenti.
L’intolleranza alimentare è, infatti, una reazione dell’organismo nei confronti dell’ingestione di determinati alimenti. I sintomi con cui si manifesta sono solitamente meno gravi rispetto a quelli di una reazione allergica; non si manifestano immediatamente dopo l’ingestione ma solo dopo l’assunzione ripetuta nel tempo dell’alimento incriminato e sono proporzionali alla quantità ingerita.
La causa delle intolleranze alimentari è multifattoriale. Probabilmente, esiste una predisposizione genetica su cui influiscono altri fattori, come malattie, stress, diete poco corrette ma sono soprattutto le alterazioni del microbiota intestinale a incidere in maniera significativa sull’aumento delle intolleranze alimentari.
Oggi, nel linguaggio scientifico, il termine flora batterica, è stato abbandonato, perché evoca componenti del regno vegetale. Il microbiota umano è invece l’insieme di tutti i microorganismi simbiotici presenti nel tubo digerente.
In questo rapporto di simbiosi, l’organismo umano fornisce materiale per il nutrimento dei microrganismi. In compenso, questi ultimi collaborano a varie funzioni fondamentali dell’organismo stesso.
In pratica, subito dopo la nascita, il nostro apparato digerente, ed in modo particolare l’intestino, è colonizzato da miliardi di microrganismi di natura batterica.
In condizioni d’equilibrio fra le varie specie batteriche o di eubiosi, tutti i batteri che formano il microbiota intestinale sono in perfetto equilibrio, simbiotico con l’organismo che li ospita.
Il microbiota intestinale svolge un ruolo importante nel favorire la difesa dell’organismo, contribuendo a proteggere la mucosa intestinale, ne garantisce il ruolo di barriera naturale contro la penetrazione di agenti patogeni nel sangue.
A livello metabolico, il microbiota è essenziale nella sintesi di alcune vitamine fondamentali, come la vitamina B12 e la vitamina K, di alcuni importanti aminoacidi come arginina, glutammina e cisteina, nel metabolismo degli acidi biliari e della bilirubina. Studi scientifici recenti hanno scoperto aspetti di collaborazione ancora più sorprendenti. La serotonina è un neurotrasmettitore o neuromediatore, cioè una sostanza che veicola l’informazione tra i neuroni del Sistema Nervoso Centrale.
Ben il 95% della serotonina è sintetizzato dalle cellule gastrointestinali e soltanto il 2% è prodotto nelle diverse aree del sistema nervoso. La serotonina svolge un ruolo importante nella regolazione dell’umore, del sonno, della tiroide, della temperatura corporea, della sessualità e dell’appetito.
Appare evidente che la salute dell’intestino e del microbiota risulta decisiva non solo per la salute del corpo, ma anche per la salute della mente.
Lo sviluppo di un microbiota alterato o patogeno si definisce disbiosi. Consiste in una diminuzione dei batteri vantaggiosi ed un aumento dei microrganismi patogeni. La funzione protettiva del microbiota sulla parete interna dell’intestino si riduce e la mucosa intestinale perde la sua impermeabilità. I batteri patogeni diventano allora capaci di colonizzare altre aree corporee causando soprattutto infezioni genito-urinarie, ma non solo.
Passano nel sangue anche determinate molecole, che sono riconosciute come estranee dal sistema immunitario e possono scatenare reazioni allergiche o vere e proprie malattie autoimmuni.
La disbiosi aumenta il tempo di transito del materiale fecale nell’intestino, causando oltre alla stipsi, l’alterazione e la trasformazione di varie sostanze inizialmente nutritive in sostanze tossiche, che avvelenano progressivamente l’organismo.
Dovremmo quindi considerare i sintomi delle intolleranze alimentari innanzitutto come un segnale d’allarme importante, che ci avvisa non solo di quanto siano scorrette le nostre abitudini alimentari, il nostro stile di vita, l’abuso di farmaci, ma anche che il nostro microbiota intestinale si è alterato.
A livello del sistema digerente, possono insorgere gonfiore addominale, flatulenza, afte, alterazioni dell’appetito, nausea, stipsi o diarrea e digestione prolungata o difficile.
Le intolleranze alimentari possono provocare ritenzione idrica, improvvise variazioni di peso, iperacidità, gastrite, sindrome dell’intestino irritabile o colite.
Tra le manifestazioni respiratorie causate dalle intolleranze alimentari si rilevano raffreddori e altre infezioni ricorrenti delle vie aeree. A livello dermatologico, possono insorgere dermatiti, orticaria, acne e altre eruzioni cutanee. Infine, possono manifestarsi capogiri, mal di testa, sonnolenza, stanchezza cronica, ansia, insonnia e forme lievi di depressione.
Oggi, ogni volta che mettiamo le gambe sotto il tavolo, dovremmo chiederci se quei cibi che scegliamo, oltre a gratificare il nostro palato faranno bene oppure no al nostro microbiota intestinale.
Aver cura del nostro microbiota intestinale migliora non solo le nostre condizioni di salute, ma anche il nostro benessere mentale e quindi la nostra qualità di vita.
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