A Tempo di Rinascita si è parlato della ripartenza del settore wellness&beauty nel periodo post emergenza. Nell’epoca del “no touch”, terme e spa sono in grado di offrire un tocco nutritivo e curativo e migliorare i disturbi respiratori da Covid-19.
Nascono i protocolli per garantire la sicurezza a target differenziati – dalle giovani coppie agli anziani – per un settore che occupa oltre 60 mila persone e produce ricchezza sui territori.
Si punta su turismo di prossimità, sostenibilità ambientale, convivialità ristretta e su trattamenti che sono in grado di rafforzare il sistema immunitario.
18 giugno 2020_Maggiore attenzione al benessere fisico e mentale, destinazioni wellness per rigenerarsi e rafforzare il sistema immunitario e la riscoperta della natura: la pandemia da Coronavirus sta portando grandi cambiamenti anche nel wellness&beauty, negli ultimi anni uno dei settori trainanti del turismo internazionale. Prospettive e proposte di rilancio del turismo del benessere sono state al centro della conferenza digitale organizzata all’interno della rassegna ‘Tempo di Rinascita – Scenari, idee, progettualità’,ideata dall’agenzia di comunicazione DOC-COM per riflettere a più voci sul mondo che sta cambiando.
A confrontarsi sul tema: Marina Lalli, Presidente nazionale per Federturismo Confindustria, Mariangela Rossi, giornalista di iO Donna, How to spend it, AMICA Andrea Quadrio Curzio, Amministratore Delegato QC Terme, Riccardo Turri, CEO Starpool e Aldo Ferruzzi, Presidente Terme di Cervia e Brisighella S.p.A., Vicepresidente Federterme.
Che cosa è emerso?
Il wellness è un settore che crea grande valore sui territori con oltre 60 mila lavoratori, ad alto tasso di occupazione femminile. Marina Lalli, appena eletta nuova Presidente Nazionale per Federturismo Confindustria, ha fatto il punto sul settore wellness&beauty: «L’offerta termale può aiutare a rilanciare l’idea di turismo sostenibile che va alla scoperta dell’ambiente, coinvolgendo il turismo esperienziale con quello di tipo medicale».
Secondo Mariangela Rossi, giornalista di Io Donna, How To Spend It e Amica, la pandemia è l’occasione per ripensare il wellness: emergono nuovi trend come maggiore consapevolezza sulla salute, nuovi stili di vita più sostenibili e ricerca del benessere mentale ed emozionale. «Il Global Wellness Institute stima il valore del settore per circa 4,2 trilioni di dollari – afferma – e ha fissato come focus del prossimo summit proprio il benessere mentale. Dopo un periodo di grande stress abbiamo bisogno di rigenerarci e il turismo del benessere è in grado, in un periodo in cui sembra imperativo il “no touch”, di offrire un tocco nutritivo e curativo a persone che sono state private a lungo del contatto umano».
Tra le novità del settore terapie cliniche ed emozionali convivono e si rafforzano l’una con l’altra, mentre cresce la maggiore cura del cliente/paziente, con sessioni individuali di allenamento, telemedicina e wellness coach.
Secondo Andrea Quadro Curzio, Amministratore Delegato QC Terme, non verrà meno l’aspetto conviviale del wellness, che ha sempre contraddistinto l’esperienza delle terme fin dal tempo degli antichi romani: «Il 91% dei nostri ospiti viene alle terme in coppia o in gruppi fino a 4 persone e fin dal momento della riapertura abbiamo notato come questo comportamento sia stato mantenuto. Quella delle terme è una convivialità ristretta e intima, che alterna momenti di conversazione a momenti di introspezione».
E anche le strutture meno attrezzate per rispondere all’emergenza come hotel e piccole spa possono contare sulla rete del wellness grazie ad azioni come il #DecalogoStarpool, protocollo di sicurezza ideato e diffuso dall’azienda guidata da Riccardo Turri. Con 45 anni di esperienza e oltre 4.000 spa realizzate in 60 Paesi al mondo (Grand Park Hotel Rovinj, Croazia; Mandarin, Milano; Amanyangyun, Shanghai; Hôtel du Cap-Eden-Roc, Antibes Cedex; Mulia Resort & Villas, Bali; Clinique La Prairie, Svizzera), Starpool è una realtà di riferimento nell’universo wellness. Per supportare il settore in questa delicata fase di cambiamento imposta dall’esplosione del Coronavirus, l’azienda trentina ha stilato un protocollo dedicato alla corretta gestione della spa.
«Per rimanere al fianco dei nostri clienti e non solo, durante il periodo di lockdown, abbiamo stilato il #DecalogoStarpool per la corretta gestione degli spazi wellness – ha spiegato in conferenza il Ceo di Starpool Riccardo Turri -. La nostra volontà è quella di supportare centri benessere, spa e hotel etc. a mantenere viva l’offerta benessere. Un servizio fondamentale per le strutture, in particolare in questo momento, dato che il wellness favorisce il rafforzamento del sistema immunitario in soggetti sani. All’interno del nostro protocollo vengono tracciate le linee guida relative a sicurezza, distanziamento fisico, organizzazione, temi igienico-comportamentali, prassi d’igienizzazione, trattamento dell’aria, fino alla gestione delle aree accessorie dedicate al food & beverage e agli spogliatoi. Abbiamo voluto mettere la nostra esperienza a disposizione di per agevolarne una riorganizzazione professionale e sicura». Il decalogo è scaricabile gratuitamente dal sito www.starpool.com.
Le cure termali, inoltre, possono dare un sensibile aiuto ai problemi respiratori causati dal Covid-19, come afferma Aldo Ferruzzi, Presidente Terme di Cervia e Brisighella S.p.A., Vicepresidente Federterme, «Molte persone si avvicineranno per la prima volta alle cure termali come l’aerosol dopo la grande attenzione che il Covid ha sollevato sul benessere delle vie respiratorie. Stiamo facendo rete per riuscire ad affrontare come comunità del wellness le paure dei nostri clienti e crediamo che la prevenzione debba avere un ruolo sempre maggiore nelle nostre attività».
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