30
Giugno – 5 luglio
Sala AcomeA
regia Elio Germano e Omar Rashid
produzione Gold e Infinito
tratto dallo spettacolo teatrale La mia battaglia
diretto e interpretato da Elio
Germano
scritto da Elio
Germano e Chiara Lagani
aiuto regia Rachele Minelli
luci Alessandro
Barbieri
fonico
Gianluca Meda
fotografia Luigi Ruggiero e Filippo Pagotto
post-produzione Sasan Bahadorinejad
produzione Pierfrancesco Pisani
durata 1h10minuti
Segnale d’allarme è la trasposizione in realtà virtuale di La mia Battaglia, spettacolo tratto dalla traduzione italiana di Mein Kampf di Adolf Hitler di cui Elio Germano era attore unico e regista. Scritto a quattro mani con Chiara Lagani, questo VR movie nasce dalla collaborazione con Omar Rashid (co-regista del film) ed il progetto multimediale Gold, di cui Rashid è fondatore.
Qual è
l’allarme? Questo nostro tempo, il diffondersi del pensiero assolutista
fomentato da un’informazione deformata di cui la nostra società è vittima. Le
nuove tecnologie che hanno cambiato la comunicazione, se da un lato si
propongono come democratiche, dall’altro facilitano la manipolazione del
pubblico.
È
in questo contesto che Elio Germano utilizza e allo stesso tempo critica la
modernità del
linguaggio che ha scelto. La tecnologia più avanzata offre dunque uno
spettacolo disturbante, pensato per scuotere e risvegliare le coscienze,
Usando le potenzialità della Virtual Reality viene messo in scena un esperimento nel quale Germano ipnotizza i suoi spettatori, quasi li manipola, con lo scopo di trasmettere quel segnale d’allarme da cui prende il nome lo spettacolo VR stesso.
L’esperienza permette allo spettatore, attraverso i visori, di rivivere la pièce teatrale dalla prima fila immergendosi completamente fino a confondere immaginario e reale.
E in quei visori vediamo l’attore-mattatore – interpretato da Elio Germano ripreso da sei obiettivi – intento in un monologo serrato che diventa presto un crescendo di slogan politici sul senso di comunità, sul- la meritocrazia, sulla sicurezza e, più avanti, sulla xenofobia e la purezza della razza. Un soliloquio che parte dalla democrazia, dal valore dell’autorità e della responsabilità e termina in un proclama idealista, futurista e dichiaratamente nazista.
Con appelli appassionanti e
affondi lirici deliranti, il comico trascinerà l’uditorio in un crescendo
pirotecnico fino a condurlo a una terribile conseguenza finale. Una
manipolazione del pubblico che porta con sé lo spettro di un pericoloso
assolutismo.
Un tema importante nel quale il testo di Germano e Lagani ci trascina con intelligenza. Chi indossa il visore si ritrova nel bel mezzo della platea, seduto tra gli altri, a tifare per questo o quel concetto, a parteci- pare attivamente al dibattito politico, in un gioco meta teatrale e al contempo meta cinematografico.
Presentato in anteprima al Wired Next Fest di Milano dal 24 al 26 maggio 2019 all’interno dello spazio Gold, e come prima proiezione cinematografica in realtà virtuale aperta al pubblico in Italia, il 19 e 20 giugno dello stesso anno al cinema dell’Istituto Stensen di Firenze.
“Uno
spettacolo provocatorio che ci mette in discussione come pubblico. Cosa stiamo
vedendo? A cosa applaudiamo? Chi è il personaggio che abbiamo di fronte? Dove
ci sta portando? Un esercizio di manipolazione dagli esiti imprevedibili .Per
la prima volta il teatro si fa virtuale: indossato il visore e le cuffie,
verrete catapultati in quella sala e sarà come essere lì”. Elio Germano
ORARI
21.00
PREZZI
Biglietto unico 15 €
(Spettacolo valido per tutti gli abbonamenti della stagione 2019-20 del
Teatro Franco Parenti)
INFO
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
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