CON IL BRANO INEDITO “LA RAGAZZA E L’EREMITA”
FIRMATO PALLOTTINO-DALLA
la prefazione di Gianni Morandi e le testimonianze di Gino Paoli, Renzo Arbore, Ron, Angelo Branduardi e di molti altri colleghi e amici di Lucio, oltre che della stessa Pallottino
MILANO-A cinquant’anni dalla pubblicazione di “Terra di Gaibola”, l’album di Lucio Dalla con all’interno i primi brani firmati Pallottino-Dalla, è disponibile su Amazon in versione fisica e in e-book “PAOLA E LUCIO – Pallottino, la donna che lanciò Dalla” (Edizioni La Fronda), il libro del giornalista MASSIMO IONDINI dedicato alla coppia artistica formata da Lucio Dalla e Paola Pallottino . Il libro contiene la prefazione di Gianni Morandi e le testimonianze di Gino Paoli, Renzo Arbore, Ron, Angelo Branduardi e di molti altri colleghi e amici di Lucio, oltre che della stessa Pallottino.
Iondini racconta retroscena e aneddoti degli esordi della carriera del cantautore bolognese e svela l’inedita versione dalliana del brano “La ragazza e l’eremita”, frutto del sodalizio con la storica dell’arte, illustratrice e paroliera Paola Pallottino. Una breve ma intensa collaborazione grazie alla quale videro la luce canzoni come “4 marzo 1943”, “Un uomo come me”, “Il gigante e la bambina” e “Anna Bellanna”.
A tal proposito, Massimo Iondini racconta «Nel cassetto di Paola Pallottino era rimasta una loro canzone di mezzo secolo fa che, con grande emozione, ho avuto il privilegio di ascoltare grazie a un provino, pianoforte e voce, registrato su una vecchia musicassetta gelosamente custodita per tutto questo tempo. Curioso è poi il fatto che diversi anni dopo essere stato musicato da Lucio, il testo de “La ragazza e l’eremita” attrasse anche Angelo Branduardi, che pubblicò il brano nel ’94. Un affascinante e singolare confronto a distanza».
Grazie anche alle testimonianze esclusive della stessa Paola Pallottino, di Gianni Morandi, Gino Paoli, Renzo Arbore, Ron, Maurizio Vandelli, Maurizio De Angelis, Vince Tempera, Angelo Branduardi e Armando Franceschini, Iondini racconta la carriera di Dalla nei primi anni Settanta dall’exploit sanremese di “4 marzo 1943” al giallo de “Il gigante e la bambina”, fino alla prematura e definitiva rottura del rapporto con Paola Pallottino, che aprì la strada alla collaborazione di Lucio con il poeta e intellettuale bolognese Roberto Roversi.
«Fu una pionieristica e fondamentale collaborazione quella tra Dalla e l’allora illustratrice di fiabe Paola Pallottino. – dice Massimo Iondini – Un incontro decisivo per la carriera di Lucio a partire dal testo di “Gesubambino”, talmente personale e autobiografico da indurlo a intitolare il brano, complice anche la censura della Rai e degli organizzatori del Festival di Sanremo1971, con la sua stessa data di nascita, 4 marzo 1943».
Ad arricchire ulteriormente il libro “PAOLA E LUCIO – Pallottino, la donna che lanciò Dalla” è la prefazione a cura di Gianni Morandi, che ricorda gli esordi della sua carriera e di quella del suo amico e conterraneo Lucio Dalla.
MASSIMO IONDINI
Massimo Iondini è nato a Milano il 21 luglio 1964. Laureato in Scienze Politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore, da un quarto di secolo è giornalista presso il quotidiano “Avvenire” dove lavora alla redazione culturale, occupandosi principalmente di musica.
PAOLA PALLOTTINO
Paola Pallottino, nata a Roma nel 1939, già professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Macerata, ha svolto intensa attività di studio e divulgazione della storia dell’illustrazione, culminata con la fondazione a Ferrara del MIL Museo dell’Illustrazione Centro Studi sull’immagine riprodotta, diretto dal 1992 al 2005. Illustratrice e autrice di testi per Dalla e Branduardi, ha collaborato all’Enc. Universale dell’Arte, al Diz. Biografico degli Italiani, al Dictionnaire des illustrateurs e all’Allgemeines Künstlerlexikon. È autrice di una ventina di libri, da “Storia dell’illustrazione italiana” a “Dall’atlante delle immagini”, oltre che di centinaia di saggi in Italia e all’estero. Ha appena pubblicato “Le figure per dirlo. Storia delle illustratrici italiane” (Treccani, 2019).
PAOLA E LUCIO
PALLOTTINO, LA DONNA CHE LANCIÒ DALLA
SINOSSI
Era l’aprile del 1970, esattamente cinquant’anni fa, quando per la prima volta usciva nei negozi un disco con la firma di Paola Pallottino e Lucio Dalla. Il lato B del loro primo 45 giri s’intitolava “Orfeo bianco” e passò sotto silenzio. Nessuno avrebbe potuto immaginare che soltanto dieci mesi dopo quella “strana coppia” di autori, l’illustratrice di fiabe diventata paroliera e il barbuto cantante bolognese che aveva infilato un insuccesso dietro l’altro, avrebbe sfornato la canzone più coraggiosa e rivoluzionaria mai scritta prima: “Gesubambino”. Un brano che gettò nel panico la Rai e gli organizzatori del Festival di Sanremo e su cui calò la mannaia della censura. Pesanti tagli al testo e titolo cambiato con la data di nascita di Dalla: “4/3/1943”. Con la vittoria morale e il primo posto in classifica il marchio Pallottino-Dalla è lanciato. Arrivano capolavori come “Il gigante e la bambina”, “Un uomo come me” e “Anna Bellanna” e altre perle meno note. In tutto otto canzoni pubblicate, l’equivalente di un ideale “long playing”. Ma c’è una nona canzone, rimasta nel cassetto, tuttora inedita. S’intitola “La ragazza e l’eremita” e viene svelata e raccontata per la prima volta in questo libro insieme a molti aneddoti e retroscena grazie alle testimonianze esclusive, oltre che di Paola Pallottino e di Gianni Morandi (autore della prefazione), di Gino Paoli, Renzo Arbore, Ron, Maurizio Vandelli, Maurizio De Angelis, Vince Tempera, Angelo Branduardi, Armando Franceschini e padre Bernardo Boschi, il frate domenicano padre spirituale di Lucio Dalla. Una intensa e appassionata ricognizione storica e discografica alla scoperta di una collaborazione artistica finora inesplorata ma decisiva, insieme a quella successiva con il poeta Roberto Roversi, nel decollo e nella maturazione stilistica e compositiva del futuro Dalla cantautore.
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