22 Novembre 2024

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Bardonecchia Scena 1312: martedì 18 agosto Wild years,un ritratto di Tom Waits con l’Accademia dei Folli

Spettacolo di musica-teatro alle 21 al Palazzo delle Feste.

Ingresso gratuito.

Chi è Tom Waits? Un musicista? cantante? Un poeta? Un attore? Uno scrittore? Un clochard con la gola distrutta da troppe sigarette? Un romantico alcolizzato con la voce di un predatore sociopatico, uno che dalla pizzeria Napoleone di National City, California, sognava Dylan e Kerouac, abbracciava l’antiamericanismo di Bukowski e che in poco tempo avrebbe fatto incontrare idealmente Kurt Weill e Captain Beefheart, Federico Fellini e Francis Ford Coppola. Forse Waits è tutte queste cose insieme e nessuna di esse.  Il critico musicale Daniel Durchholz descrisse la voce di Waits come se fosse stata immersa in un tino di whisky, poi appesa in un affumicatoio per qualche mese e infine portata fuori e investita con una macchina.

L’Accademia dei Folli prova a tracciare un ritratto dell’artista americano martedì 18 agosto alle 21 al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, nell’ambito della stagione di musica-teatro Scena 1312.

Wild years – questo il titolo dello spettacolo, tratto dall’album di Tom Waits del 1987 Franks Wild Years – non è una biografia in musica su Tom Waits: l’artista americano è sempre stato molto abile a nascondersi dietro i cancelli della sua vita privata e tutti i biografi che hanno cercato di avvicinarsi a lui non si sono mai scrollati di dosso quella antipatica sensazione di essere stati sgraditi ospiti.  Sono dunque i protagonisti dei suoi brani a raccontare al pubblico questo straordinario personaggio che da più di quarant’anni influenza centinaia di artisti. Qualche esempio? Un lupo mannaro innamorato che ulula nella notte di un quartiere malfamato, un clown vestito di stracci che parla all’ultima goccia di whisky rimasta nella bottiglia. Un giocoliere di parole fermo ad un incrocio, un terremoto che scuote le fondamenta dell’anima con la leggerezza di una piuma.

La data di Bardonecchia è una prima assoluta per Wild years, spettacolo che rientra all’interno del filone Portraits, con cui l’Accademia dei Folli traccia dei personali percorsi attraverso le canzoni di alcuni protagonisti della cosiddetta musica leggera internazionale, da Bob Dylan a Fabrizio de André, da Leonard Cohen a Bruce Springsteen, da B.B. King a Fred Buscaglione.

L’ingresso è gratuito; info e prenotazioni presso l’Ufficio del Turismo di Bardonecchia, piazza Alcide De Gasperi 1. tel. 0122.99032 | info.bardonecchia@turismotorino.org

Wild years – Tom Waits

Martedì 18 agosto 2020 – ore 21.00

Palazzo delle Feste, piazza Valle stretta 1 – Bardonecchia

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Ingresso gratuito

con

Carlo Roncaglia

e con
Enrico De Lotto – contrabbasso, Paolo Demontis – armonica, Max Altieri – chitarre

Matteo Pagliardi – batteria


testo Emiliano Poddi

musiche e arrangiamenti Accademia dei Folli

luci e fonica Loris Spanu, Fabio Bonfanti

regia Carlo Roncaglia

Bardonecchia Scena 1312: martedì 18 agosto Wild years

un ritratto di Tom Waits con l’Accademia dei Folli

Spettacolo di musica-teatro alle 21 al Palazzo delle Feste. Ingresso gratuito.

Chi è Tom Waits? Un musicista? cantante? Un poeta? Un attore? Uno scrittore? Un clochard con la gola distrutta da troppe sigarette? Un romantico alcolizzato con la voce di un predatore sociopatico, uno che dalla pizzeria Napoleone di National City, California, sognava Dylan e Kerouac, abbracciava l’antiamericanismo di Bukowski e che in poco tempo avrebbe fatto incontrare idealmente Kurt Weill e Captain Beefheart, Federico Fellini e Francis Ford Coppola. Forse Waits è tutte queste cose insieme e nessuna di esse.  Il critico musicale Daniel Durchholz descrisse la voce di Waits come se fosse stata immersa in un tino di whisky, poi appesa in un affumicatoio per qualche mese e infine portata fuori e investita con una macchina.

L’Accademia dei Folli prova a tracciare un ritratto dell’artista americano martedì 18 agosto alle 21 al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, nell’ambito della stagione di musica-teatro Scena 1312.

Wild years – questo il titolo dello spettacolo, tratto dall’album di Tom Waits del 1987 Franks Wild Years – non è una biografia in musica su Tom Waits: l’artista americano è sempre stato molto abile a nascondersi dietro i cancelli della sua vita privata e tutti i biografi che hanno cercato di avvicinarsi a lui non si sono mai scrollati di dosso quella antipatica sensazione di essere stati sgraditi ospiti.  Sono dunque i protagonisti dei suoi brani a raccontare al pubblico questo straordinario personaggio che da più di quarant’anni influenza centinaia di artisti. Qualche esempio? Un lupo mannaro innamorato che ulula nella notte di un quartiere malfamato, un clown vestito di stracci che parla all’ultima goccia di whisky rimasta nella bottiglia. Un giocoliere di parole fermo ad un incrocio, un terremoto che scuote le fondamenta dell’anima con la leggerezza di una piuma.

La data di Bardonecchia è una prima assoluta per Wild years, spettacolo che rientra all’interno del filone #portraits, con cui l’Accademia dei Folli traccia dei personali percorsi attraverso le canzoni di alcuni protagonisti della cosiddetta musica leggera internazionale, da Bob Dylan a Fabrizio de André, da Leonard Cohen a Bruce Springsteen, da B.B. King a Fred Buscaglione.

L’ingresso è gratuito; info e prenotazioni presso l’Ufficio del Turismo di Bardonecchia, piazza Alcide De Gasperi 1. tel. 0122.99032 | info.bardonecchia@turismotorino.org

Wild years – Tom Waits

Martedì 18 agosto 2020 – ore 21.00

Palazzo delle Feste, piazza Valle stretta 1 – Bardonecchia

Ingresso gratuito

con

Carlo Roncaglia

e con
Enrico De Lotto – contrabbasso, Paolo Demontis – armonica, Max Altieri – chitarre

Matteo Pagliardi – batteria


testo Emiliano Poddi

musiche e arrangiamenti Accademia dei Folli

luci e fonica Loris Spanu, Fabio Bonfanti

regia Carlo Roncaglia