Nel 2020 Moncler Genius rafforza il suo spirito pionieristico esplorando nuovi orizzonti. Con l’obiettivo di dare voce alla creatività del singolo, un gruppo di stilisti è stato chiamato a interpretare il brand Moncler secondo la propria unica visione, One House, Different Voices. Abbattendo i suoi stessi confini, l’hub creativo si è avventurato oltre la moda verso il mondo dell’experience. Ogni collezione Moncler Genius ha una data di lancio dedicata, promuovendo l’unicità delle collezioni. MONCLER GENIUS 2 –MONCLER 1952 COLLEZIONE DONNA — VERONICA LEONI Veronica Leoni interpreta l’attitudine outdoor di Moncler con un istinto femminile e sensuale. Immaginando un esercito di donne in cerca di un paradiso perduto, si è ispirata all’esotismo di inizio ‘900 e lo ha declinato attraverso un’ottica moderna e funzionale. Le forme sono morbide e allungate, i cappotti avvolgenti, i kimono e le shape baloon portate all’estremo senza tralasciare l’aspetto pratico. Pur partendo da riferimenti radicati nell’immaginario decadentista di fine ‘800, il risultato è concreto e incisivo: i tessuti tecnici rimpiazzano la seta, i motivi devoré assumono una funzione pratica, mentre coulisse e laccetti – lungi dall’essere semplici elementi decorativi – permettono di interpretare il capo in modi diversi.
La collezione unisce funzionalità e femminilità, emancipazione ed eleganza. Lane, velluti devoré, twill di nylon, trapuntature a rombi decentrate e lavorazioni arricchiscono la sovrapposizione delle texture. La maglieria ha un ruolo di rilievo, come suggeriscono i maglioni imbottiti in mohair, che reinterpretano il boudin in chiave dinamica, e l’abito lungo in ciniglia. Gli accenni militari si mixano con l’ispirazione esotica nella palette di neri, blu, beige e marroni, resi vivaci da tocchi di rosa, rosso e blu scuro. Gli accessori spaziano da scarpe e stivali con suola chunky e dettagli a catena o anelli metallici a borse cilindriche trapuntate in nappa o in nylon.
VERONICA LEONI BIOGRAFIA Veronica Leoni ha un approccio al design pragmatico e al tempo stesso riflessivo: spontaneità e precisone sono la sua cifra stilistica. La designer è arrivata alla moda attraverso una laurea in lettere conseguita a Roma, sua città natale, ma deve la sua impronta estetica alla ricchezza visiva e subculturale di Londra, luogo che ha avuto un ruolo essenziale nel formare il suo gusto e la sua visione. Cruciale per la sua carriera è stata l’esperienza presso Jil Sander, dove ha ricoperto il ruolo di knitwear head designer nello stesso periodo in cui che la stessa Sander, maestra del purismo estetico, è tornata alla guida creativa del marchio omonimo. In seguito, è stata per quattro anni responsabile delle pre-collezioni presso Celine al fianco di Phoebe Philo. Veronica Leoni porta in 2 Moncler 1952, dove è responsabile del womenswear dal 2018, una visione chiara e lungimirante.
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