Igor Scalisi Palminteri
Un bambino con le braccia alzate, le palme
delle mani in su, i piedi incrociati. Ma lo sguardo non è sconfitto, anzi
sembra sfidarti, perché lui, la croce che si allunga come un’ombra sullo
sfondo, la vorrebbe tenere alle spalle. “Dedico questo muro a mia figlia che ha
5 anni e con lei, a tutti i bambini e le bambine di questa città. Perché sono
la nostra unica possibilità, per costruire insieme una visione nuova, una
Palermo possibile che riesca a guardare alla bellezza e al futuro”. Il nuovo
murale di Igor Scalisi Palminteri è
stato appena completato, ed è forte, molto forte: nato sul muro di 18 metri di
una palazzina dello Sperone (via XXVII maggio) , a pochi passi dalla scuola ICS
Sperone-Pertini, vandalizzata durante il lockdown, è uno dei simbolo di questa
difficile ripartenza. Per ricordare al mondo che i bambini non devono soffrire,
e non solo a Palermo. “Io SONO te” è
stato suggerito all’artista proprio da un suo piccolo amicoche una volta lo ha aiutato con pennelli e colori. E dalla voglia
di dire no a chi non dedica la giusta attenzione ai più piccoli. Igor Scalisi
Palminteri spesso ha “usato” muri dei quartieri popolari per interventi di
riqualificazione urbana, dal forte messaggio emotivo. In questo caso il
progetto, supportato da Beyond Lampedusa,
Fondazione Sant’Elia ed MLC, è nato in seno al movimento
sociale ONE Voice. Questo murale è
nato da uno sguardo, un’immagine in un soffio, che si è saldata quasi
naturalmente all’iconografia cattolica della Croce. “Un bambino con le braccia
alzate – spiega l’artista -: ci chiede aiuto, o ci invita a volare alto, sopra
il cemento di un quartiere trascurato, sopra lo sporco che sta fuori e dentro
di noi. E non parlo solo delle istituzioni, ma di una società che non è attenta
ai più deboli. Spero tanto che questo dipinto sia di buon auspicio perché
l’ombra della croce possiamo un giorno mettercela alle spalle”.
ONE
Voice è un movimento sociale che promuove l’arte pubblica come mezzo per
ispirare e unire le comunità. Fondato da Gil Shavit (Perù) ed Eugene Lemay
(USA), “One Voice” è nato durante i momenti più difficili della pandemia e ha
raccolto adesioni immediate, tanto da creare un unico filo rosso attraverso 20
città, 14 Paesi in cinque continenti; senza contare che è sceso in campo il
gotha della street Art, da Ron English ai California Locos, Hugo Gyrl,
Chroboogie, Hiero Noriega o Nate Dee. Mercoledì prossimo (16 settembre)
Fondazione Sant’Elia si trasformerà in un’unica sala espositiva en plein air
per ospitare le opere di Mario Bajardi, Gandolfo Gabriele David, Andrea Kantos,
Giacomo Rizzo, Mauro D’Agati, Nicola Pucci, Max Serradifalco, raccontate in
queste ore via social (e condivise dagli artisti di ONE Voice da tutto il
mondo) dai video di Antonio Macaluso.
ONE
VOICE è un progetto ideato da Fondazione Fugaz Arte De Convivir, Perù | Mana
Contemporary, USA. Fino a questo momento hanno aderito Perù, USA, Portogallo,
Angola, Panama, Italia, Cuba, Costa Rica, Israele, Costa d’Avorio, Cina,
Australia, Giappone, Romania. Per la città di Palermo la sede ospitante è
Fondazione Sant’Elia, in collaborazione con MLC Comunicazione. Patrocinio del
Comune di Palermo e della Città Metropolitana di Palermo.
GLI ARTISTI di ONE
Voice_Palermo
STREET ART Igor ScalisiPalminteri
URBAN ART Mauro D’Agati
MUSICA CONTEMPORANEA Mario
Bajardi
VISUAL ART Gandolfo
Gabriele David
SCULTURA Giacomo Rizzo
VIDEO ART Andrea Kantos
LANDSCAPEPHOTOGRAPHY Max
Serradifalco
PITTURA Nicola Pucci
VIDEO MAKER Antonio
Macaluso
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