la band vicentina si è aggiudicata il primo posto dopo tre giorni di esibizioni
Sono i Shefound i vincitori dell’Hybrid Music Contest che si è svolto al Teatro del Parco: la band vicentina si è aggiudicata il primo posto dopo tre giorni di esibizioni. Sul podio con loro sono saliti Aza, cantante arrivata seconda, il terzo posto è andato al cantautore veneziano Vin Martin. Quarti classificati la rock band veneziana dei Cedes Crush, quinto posto al cantautore veneziano Nularse.
I Shefound si sono aggiudicati il primo premio e quindi un premio di 1500 euro e la realizzazione di un videoclip musicale che realizzerà Metropiltano.it, mediapartener della manifestazione musicale.
L’Hybrid Music Contest, è un concorso musicale organizzato dal Settore Cultura aperto ai giovani dai 18 ai 35 anni e residenti in tutta la Regione Veneto al quale hanno risposto in tantissimi. Alla call hanno risposto complessivamente 174 musicisti: 25 le formazioni musicali provenienti dalla provincia di Venezia e 17 da altre provincie della Regione Veneto. Importante anche la fascia d’età: 40 le giovani promesse di età inferiore ai 30 anni e 16 quelli di età compresa tra i 30 e i 35.
Il voto della giuria, (composta da GIovanni Boscariol tastierista, compositore, arrangiatore e produttore mestrino, Matteo Marcon giornalista dei quotidiani locali del gruppo Gedi, scrive di musica e spettacoli occupandosi di eventi che si svolgono nel Nordest, Elisa Bologna giornalista per Metropolitano.it, rivista online e media partner della manifestazione, Marco Castelli sassofonista, compositore, arrangiatore, produttore e direttore di Big Band, Beatrice Goldoni musicista e staff di Hybrid Music) nel valutare le esibizioni degli artisti in gara in questa prima edizione dell’Hybrid Music Contest ha preso in considerazione quattro parametri: qualità compositiva, originalità, esecuzione dei brani e presenza scenica.
Ad ognuna di queste voci è stato dato un voto da zero a sei, la cui somma ha contribuito a forgiare la struttura di base della classifica finale. Consapevoli dei limiti di un giudizio meramente numerico, i giurati hanno affiancato a questi indicatori fondamentali una valutazione organica dei valori espressi dai singoli artisti o band in gara. È stato unanime da parte dei componenti della giuria l’apprezzamento per l’alto livello delle proposte che si sono alternate sul palco del Teatro al Parco durante entrambi i turni delle selezioni in vista della finalissima. La scelta che ha portato al nome del vincitore è stata ardua, vivace e appassionante: con un inevitabile colpo di scena. Chiamati a selezionare due artisti per ogni turno preliminare, i giurati, nella seconda giornata del concorso, hanno assegnato un “ex aequo” a due delle proposte in gara, portando così a 5 i concorrenti della finalissima.
Prima di procedere con il responso finale tutti i componenti della giuria hanno espresso un sincero ringraziamento a tutte le band e ai solisti ascoltati, con qualche menzione di merito: «Le capacità di scrittura degli artisti in gara e la loro padronanza del palco ci hanno da subito sorpreso in positivo: questa competizione testimonia come nel nostro territorio la musica sia ancora una forma di espressione fondamentale, in continua evoluzione, capace di aggregare, stimolare confronti, trasmettere emozioni. Un esercizio di creatività al quale nessuno dei concorrenti ha voluto sottrarsi, pur rimanendo spesso ancorati ai canoni espressivi di un preciso genere di riferimento. Dal nostro canto noi giurati non abbiamo potuto sottrarci al nostro ruolo di selezionatori”.
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