Dal 1° al 5 novembre il Palazzo del Casinò del Lido di Venezia ospiterà la conferenza internazionale ESREL 2020 PSAM 15, che unisce la 30° edizione della conferenza annuale European Safety and Reliability (ESREL) e la 15° edizione della conferenza biennale Probabilistic Safety Assessment & Management (PSAM). L’appuntamento, che si svolge ogni otto anni e per la prima volta viene organizzato in Italia, rappresenta l’iniziativa più importante per gli esperti di gestione del rischio: ricercatori, esperti, professionisti, manager e decisori pubblici che lavorano sui temi della sicurezza e dell’affidabilità dei sistemi e delle infrastrutture in campo industriale, civile, universitario.
Il convegno è stato presentato questa mattina a Ca’ Farsetti alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e del General Chairman della conferenza, Enrico Zio, professore al Politecnico di Milano e alla prestigiosa “grande ecole” francese MINES ParisTech, nonché recente vincitore del premio internazionale Humboldt Research, per le sue ricerche. “Sarà una conferenza globale dal punto di vista tecnico-scientifico – ha spiegato Zio – per condividere le conoscenze e le competenze trasversali sulla gestione del rischio, a livello di infrastrutture, impianti, sistemi, e sui pericoli ai quali questi sono esposti, a causa di guasti tecnici, errori umani ma anche per cause di origine naturale come nel caso di sismi, inondazioni e altre calamità. Al centro dell’attenzione degli esperti saranno anche l’affidabilità e la resilienza dei sistemi e delle infrastrutture, e il contributo di tecnologie innovative come il 5G, l’intelligenza artificiale e il recupero delle informazioni dai testi dei rapporti di sicurezza. Un appuntamento internazionale che coinvolge associazioni di settore, Governo, industria nazionale e internazionale, università e centri di ricerca, uniti per creare una comunità di attori competenti e responsabili, coinvolti, sotto vari punti di vista, negli sforzi per affrontare i temi legati al rischio, alla sicurezza e alla resilienza”.
Partita con una previsione di adesione di 1500 scienziati in presenza, anche la conferenza ESREL 2020 PSAM 15 ha subito gli effetti dell’emergenza Coronavirus e delle misure di prevenzione e sicurezza da adottare. Nonostante questo, la conferenza si è dimostrata resiliente essa stessa, e attualmente l’appuntamento conta circa 200 partecipanti in presenza e più di 600 che seguiranno in collegamento da remoto i diversi approfondimenti in videoconferenza. Sottolineando come Venezia sia un esempio fondamentale in tema di sicurezza e capacità di reagire ad eventi difficili, prevedendone l’accadimento e mitigandone le conseguenze, il professor Zio si è soffermato sul programma che “avrà una sostanza tecnica importante e di altissima qualità a livello internazionale”. Si alterneranno, infatti, contenuti di esperti tecnici industriali e scientifici, si parlerà di rischio globale con gli esperti dei partner industriali coinvolti, di data science applicata all’industria 4.0 e di sicurezza sul lavoro per costruire una visione di zero infortuni.
“Un convegno di questo spessore – ha dichiarato il sindaco Brugnaro – testimonia la scelta fatta dall’Amministrazione comunale di credere nella scienza e nella tecnica per affrontare i temi dei grandi cambiamenti climatici: non solo ‘l’acqua granda’, ma anche l’innalzamento dei mari e il conseguente abbassamento delle isole. Il Comune crede moltissimo nel coinvolgimento degli scienziati, dei tecnici e delle imprese a beneficio della sicurezza dell’ambiente e dei centri storici. Venezia, con la sua Smart Control Room e il Centro previsione e segnalazioni maree, rappresenta un esempio di questo impegno costante per il controllo della città e la previsione delle maree. La nostra è una città che si presenterà al mondo con realizzazioni concrete e realizzate, come l’idrovora di via Torino, per scaricare le acque del canale ed evitare l’allagamento della città, il parco del Marzenego, il Mose. Per questo crediamo nel valore che proprio a Venezia possa essere creata un’agenzia internazionale per lo studio dei cambiamenti climatici e i rischi annessi, uno strumento per essere in prima fila e raccontare le nostre esperienze ad altri luoghi che nel mondo rischiano di sparire e dare una risposta a quei ragazzi che come Greta Thunberg ci chiedono di fare qualcosa di concreto per la salvaguardia dell’ambiente”.
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