Nominati, in attesa della premiazione del 12 novembre,
i finalisti del 1° concorso fotografico internazionale
dedicato alla sostenibilità e organizzato in Italia
Milano – Sono stati annunciati i finalisti selezionati dalla giuria dell’Italian Sustainability Photo Award – ISPA, primo concorso internazionale in Italia interamente dedicato ai temi ESG (Environmental, Social and Governance), lanciato nel novembre 2019.
ISPA è stato ideato da Parallelozero, agenzia fotogiornalistica internazionale specializzata nella produzione di contenuti visuali per il mondo dell’editoria e del corporate, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della sostenibilità ambientale, della sostenibilità sociale e della governance sostenibile. La realizzazione del concorso è stata resa possibile dalla collaborazione con PIMCO – una delle principali società di gestione di investimenti al mondo – che ha rivestito il ruolo di main sponsor.
Al concorso hanno aderito 244 partecipanti sottoponendo via web e gratuitamente un totale di 1769 fotografie.
L’annuncio di oggi, inizialmente programmato per la primavera 2020, precede la cerimonia di premiazione che si terrà il prossimo 12 novembre in occasione dell’evento “L’Economia del Futuro”, curato dal Corriere della Sera e dedicato alla sostenibilità.
Alla premiazione saranno presenti la presidente della giuria del concorso, Tiziana Ferrario, giornalista e conduttrice televisiva, i rappresentanti dell’agenzia Parallelozero e Alessandro Gandolfi, managing director e responsabile per l’Italia di PIMCO.
I finalisti, suddivisi per categoria, sono:
Single Photo / Miglior Foto
Camilla Ferrari
Schirra Giraldi
Vittoria Lorenzetti
Antonella Monzoni
Filippo Taddei
Photo Story / Storia Fotografica
Davide Bertuccio
Camilla Ferrari
Enrico Genovesi
Schirra Giraldi
Gianmarco Maraviglia
Il vincitore della categoria Grant, per la quale sono stati presentati progetti corredati da un piano di sviluppo semestrale, è stato invece informato già a marzo 2020: in questi mesi ha avuto il tempo di lavorare al progetto e le immagini saranno presentate ufficialmente durante la cerimonia di premiazione del 12 novembre.
Il concorso ha ottenuto il patrocinio anche di Compact NetworkItalia, Fondazione Cariplo e Fondazione Cariverona.
Formigine (Modena), Gea è la figlia di Giovanni e Giorgia, apicoltori che vivono in provincia di Modena. Per la figlia non potevano scegliere nome più adatto. Gea è cresciuta a pappa reale ed è molto golosa di polline: ne mangia come se non ci fosse un domani.
Giovanni e Giorgia praticano un’apicoltura biologica e “nomade”: spostano durante la notte le api dalle Prealpi alla macchia mediterranea verso Senigallia e in località dell’Appennino per seguire le fioriture di acacia, castagno, tiglio, tarassaco, ciliegio, erba medica, etc.
Le api sono sorprendenti, ingegnose e imprevedibili, rappresentano una società matriarcale perfetta. Nei pochi giorni di vita ogni ape è una cellula di un unico superorganismo (solo la Regina vive anche fino a cinque anni). Sanno esattamente qual è il loro compito e modificano le loro attività quotidianamente per mantenere in vita la struttura dell’alveare.
Per Giovanni e Giorgia essere apicoltori significa collegare tutte le conoscenze a disposizione, osservare i cambiamenti del clima, delle piante, prestare attenzione a tutti gli elementi che ci circondano per permettere alle loro famiglie di api di superare l’inverno e di prosperare durante le fioriture. Dal benessere delle api dipende anche il nostro benessere sociale.
Foto di Antonella Monzani
Civita di Bagnoregio, Italia, 2018. Felice, con il suo berretto di panno marrone, guarda la valle dei Calanchi dal suo balcone. Quando le giornate sono più tranquille, lascia la sua grotta, un’antico frantoio costruito nel tufo e che ha trasformato in un museo, per ammirare il panorama. Conosce ogni angolo, ogni roccia, ogni ruscello, e dall’alto li osserva come uno spettacolo teatrale senza fine: “Hai visto come sono azzurre le montagne oggi, laggiù? Poche volte le ho viste così”.
Foto di Camilla Ferrari
Un cavalluccio marino appeso alla macchina di un pescatore. È stato l’ultimo esemplare di questa specie catturato nella Riviera Nord dello Stretto di Messina. Ormai molte specie, a causa dell’inquinamento dei mari, migrano verso aree più pulite. Anche le attività di pesca risentono dell’inquinamento e negli ultimi vent’anni si è registrata una forte diminuzione delle catture.
Foto di Davide Bertuccio
Nomadelfia si autodefinisce come “una proposta”, un modello di vita sociale alternativo rispetto a quello proposto abitualmente dalle società occidentali. I suoi componenti, tutti cattolici praticanti, adottano uno stile di vita ispirato a quanto riportato negli Atti degli Apostoli. Nomadelfia è un popolo comunitario, più che una comunità, ed è situata vicino alla città di Grosseto in Toscana (Italia). Nella foto i festeggiamenti di un matrimonio. Momenti di allegria all’interno della grande tensostruttura della comunità.
Foto di Enrico Genovesi
Fico è il più grande parco a tema alimentare del mondo. Costruito vicino a Bologna e nato dalla mente di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, copre un’area di 100.000 metri quadrati. Fico rappresenta un tentativo di superare un modello di parco tematico ormai non più sostenibile, ponendo al centro, da una parte la sensibilizzazione e valorizzazione dei prodotti del territorio, dall’altra una grande attenzione alle tematiche ambientali, sempre più in grado di orientare le scelte dei consumatori.
Nella foto l’interno del negozio di tabacchi dove si può usufruire di una intensa esperienza multimediale. Grazie alla realtà virtuale si può fare un viaggio all’interno della coltivazione e lavorazione del tabacco.
Foto di Gianmarco Maraviglia
2018, Gorizia. Sede della Caritas diocesana. Dormitori, cucine, mense, moschee, aule e salotti. Spazi per dormire, cucinare, mangiare, pregare, imparare e stare. In questa foto lenzuola e sacchi a pelo nella sala messa a disposizione per le persone che non hanno trovato posto nei centri di accoglienza.
Foto di Schirra Giraldi
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