25 Novembre 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

Associazione Europea Vie Francigene con Associazione Civita 10° FESTIVAL EUROPEO VIE FRANCIGENE, CAMMINI, WAYS, CHEMINS


 

LA FRANCIGENA CAMMINA E SI CONFRONTA ANCHE ON LINE

Appuntamento mercoledì 11 novembre dalle ore 18.00 alle ore 19.15 via Zoom 

WEBINAR: “SERENI E RESILIENTI OLTRE LE AVVERSITÀ”


Continua il Sud dei Cammini del Festival Europeo delle Vie Francigene giunto alla decima edizione. Mercoledì 11 novembre dalle ore ore 18.00 alle ore 19.15 le Associazioni Centromeridionali dialogano on line con il webinar sul tema: “Sereni e resilienti, oltre le avversità”. I Cammini nel Sud. I buoni passi per Via: in dialogo con i principali cammini del Sud: originali, sostenibili e ben frequentati. Oltre la Via Francigena e l’Appia, rappresentano il reticolo che traccia le vie della storia, delle identità e del “turismo buono”.

Ne verranno comparate le peculiarità e le potenzialità alla ricerca di una fruttuosa condivisione, a partire dalla Via Francigena nel sud al Cammino materano e al Cammino di San Benedetto e oltre, considerando, con un esempio, che “i Cammini pugliesi costituiscono la più estesa infrastruttura immateriale, spiritual, culturale e relazionale della Regione Puglia”.

Saluto: Aldo Patruno, Direttore generale Dipartimento Turismo – Regione Puglia

Presentazione: Sandro Polci, Direttore artistico del Festival Europeo delle Vie Francigene
 

Intervengono:

Angelo Fabio Attolico – Via Francigena nel Sud

Davide Comunale – Vie Francigene di Sicilia

Simone Frignani – Cammino di San Benedetto

Alessandro Mantuano – Cammino di San Francesco di Paola

Alberto Renzi – Cammino delle terre mutate

Settimio Rienzo – Cammino di San Nilo

Dal recente riconoscimento della Assemblea generale del 18 ottobre 2019 a Bari della Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) – quale reseau porter della Via Francigena per il Consiglio d’Europa, oltre Roma fino a Brindisi e Santa Maria di Leuca – alle decisioni del MIBACT di intervento a sostegno di questa e della Via Appia Antica; dai numeri confortanti sia di fruitori che di operatori e volontari, vi è una vitalità tanto attesa quanto rincuorante. Per comprendere e assecondare virtuosamente tale fenomeno, il Festival, giunto al traguardo della sua decima edizione, conferma la sua natura “Collective project” per riflettere e proporre un “pensiero avvenire” per ogni camminatore consapevole e per i borghi, le campagne, le periferie traversate con una serie di iniziative.

“Assai più del resto della penisola, l’Italia meridionale ha conservato per tutto il medioevo e sin oltre l’età moderna, l’impronta nelle infrastrutture viarie, conferitale da Roma a livello di organizzazione territoriale: la “regina viarum” (l’Appia), l’Appia Traiana, la Popilia hanno continuato a costituire le direttrici viarie per gli spostamenti di ampio orizzonte. Lo attestano gli stessi percorsi seguiti dagli eserciti bizantini, arabi, crociati, che sempre risulta abbiano seguito gli itinerari delle antiche consolari. Lo stesso accadrà nell’era dei pellegrinaggi, quando i pellegrini da tutti i paesi della Cristianità occidentale si dirigevano verso le mete delle “peregrinationes maiores” altomedievali : il Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano e Gerusalemme, i porti pugliesi e quelli della costa orientale della Sicilia costituendo i normali punti d’imbarco per la Terrasanta”.

 Così ricorda il Prof. Renato Stopani, storico dei Cammini, che aggiunge “Lungo gli stessi itinerari nasceranno poi altre mete di pellegrinaggio, spesso legate al fenomeno delle traslazioni dei Corpi Santi e di reliquie: di qui il culto di San Nicola a Bari o di San Bartolomeo a Benevento. Inoltre ulteriore incremento ai pellegrinaggi sarà dato dal venire ad esistenza di altri luoghi sacri formatisi in rapporto con devozioni che riusciranno a superare la dimensione locale. Tutto ciò porterà alla formazione di una vera e propria rete di cammini, che si distenderà per tutto il Meridione e che solo ora andiamo riscoprendo e fruendo”.

“Ma se questa è la storia – ricorda Sandro Polci, direttore artistico del Festival Europeo delle Vie Francigene – la contemporaneità ci offre una rete di cammini che, senza soluzione di continuità, narrano la dimensione europea coesa, culturale, religiosa e, ancora, ambientale e occasione di sviluppo turistico sostenibile. Ecco perché la decima amata edizione del Festival guarda a Sud: perché in breve tempo ha reso fruibili moltissimi tratti, ha moltiplicato i fruitori e vive condizioni paesaggistiche in molte tratte integre ed emozionanti”.