Un manuale interdisciplinare per affrontare le sfide del presente e il futuro delle istituzioni culturali
Autori, il museologo internazionale Maurizio Vanni, già docente in più di 40 università del mondo, e Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale a Milano e curatore di oltre 1000 eventi in Italia e all’estero
Arricchiscono il volume la presentazione di Massimo Osanna, direttore generale Musei del Mibact, e gli interventi di numerosi esperti internazionali in tema di economia, salute, turismo, ambiente e tecnologia
Come salvare i musei dalla crisi globale? Come trasformare le incertezze del presente pandemico in opportunità future? Quali gli scenari possibili per la cultura e le sue istituzioni? Sono gli interrogativi al centro de La nuova museologia: le opportunità nell’incertezza. Verso uno sviluppo sostenibile, il nuovo volume di Domenico Piraina e Maurizio Vanni edito da Celid. Il manuale esplora con un approccio interdisciplinare le criticità legate all’emergenza sanitaria e illustra i traguardi possibili nel post-Covid.
Salute, benessere, economia, turismo, tecnologia, sociale e ambiente sono tra gli aspetti presi in esame dagli autori per delineare una nuova filosofia museologica secondo la quale i musei del futuro dovranno diventare vere e proprie “piattaforme di benessere esperienziale” senza abbandonare le proprie funzioni istituzionali che li pongono “al servizio della società e del suo sviluppo”.
Dagli ecomusei ai musei integrali, dalla museologia sociale alla museoterapia, dalla Museum Social Responsibility fino alle esperienze in realtà aumentata in ambienti misti reale-virtuale, toccando il turismo sostenibile, il marketing H2H “human to human”, le nuove profilazioni dei pubblici grazie ai modelli digitali delle “personas” e alla segmentazione a specchio. Attraverso numerosi casi di studio, dall’Italia e da tutto il mondo, il manuale affronta le inedite sfide che le istituzioni museali dovranno fronteggiare sia nell’immediato, sia sul lungo termine. L’obiettivo è quello di fornire strategie e metodi per rispondere alla flessione economica, al ridimensionamento dei flussi turistici, agli impatti sociali e psicologici della pandemia, senza trascurare l’integrazione del digitale nelle esperienze di fruizione e l’attenzione per l’ambiente.
Per rispondere alle nuove esigenze dei visitatori dettate dalla condivisone dello stile di vita, dal benessere come bene primario e dalla rivoluzione sociale innescata dal distanziamento sociale e dal confinamento degli ambienti, le istituzioni dovranno dotarsi di nuovi strumenti e nuove competenze da integrare a quelle preesistenti: nuove governance, team multidisciplinari e nuove figure professionali per la gestione dei servizi e il ripensamento degli allestimenti; innovativi modelli di business e di reperimento fondi; nuovi paradigmi valoriali; regolamentazione dell’offerta digitale attraverso piattaforme virtuali, broadcaster e integrazioni con le visite in situ; nuove strategie per costruire e coinvolgere pubblici, come l’inbound marketing o il marketing olistico; analisi dei nuovi competitor.
Una guida di facile consultazione, corredata da schemi e modelli, all’interno della quale si alternano proposte concrete ed esempi virtuosi, arricchiti dagli interventi di esperti autorevoli sui temi di volta in volta esaminati. Il risultato è un manuale snello, pensato non solo per imprenditori culturali, addetti ai lavori, amministrazioni e istituzioni, ma anche per il grande pubblico che nell’anno dell’emergenza sanitaria ha visto limitata, proibita o rimodulata la fruizione delle arti e dello spettacolo.
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