Giovedì 8 Aprile 2021 ore 20 Concerto di solidarietà
«Per il Teatro Regio la missione sociale è prioritaria, e verremmo meno al nostro compito di istituzione culturale se non continuassimo a rivolgere il nostro sguardo a chi soffre nel mondo, a chi vive situazioni di disagio e di fragilità. In questo momento, cosi buio per la nostra Nazione, non possiamo dimenticare le mille storie individuali che ci gridano di essere ricordate. Voglio dare nuovo impulso all’Impegno del Regio nelle iniziative di solidarietà ai più deboli». Così Rosanna Purchia, Commissario straordinario.
Per questo il Teatro Regio e i suoi Artisti dedicano un concerto per la raccolta fondi a favore di Caritas Italiana, Croce Rossa Italiana e IPSIA-ACLI, impegnate a fronteggiare la crisi umanitaria in Bosnia Erzegovina. L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione dell’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina.
Il concerto sarà trasmesso gratuitamente in streaming giovedì 8 aprile alle ore 20, contemporaneamente sul sito del Teatro Regio e su quello dell’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina, oltre che prossimamente su RAI5.
Dopo l’appello e gli aiuti inviati da Papa Francesco, il silenzio dei media calato su questa tragedia ci ha spinto a impegnarci, al fine di portare in primo piano il dramma in corso nei Balcani. Dramma esacerbato dalle estreme condizioni climatiche, dall’emergenza sanitaria, dalle condizioni difficilissime in cui vivono migliaia di persone migranti bloccate lungo la rotta, nel campo di accoglienza di Lipa e fuori, dove cercano riparo in boschi e fabbriche abbandonate, e mitigato solo dalle iniziative di solidarietà messe in campo dalle associazioni umanitarie.
Questa nostra proposta ha trovato immediato interesse nell’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina, che segue da vicino l’evolvere della situazione dei migranti, e che è in stretto contatto con le principali organizzazioni umanitarie attive sul posto.
«Dall’Italia è stata registrata una straordinaria sensibilità: associazioni e privati cittadini si stanno mobilitando per contribuire a far fronte in modo coordinato ed efficace all’emergenza, condividiamo l’appello a dare contributi finanziari alle organizzazioni italiane che operano nei centri di accoglienza, e non beni materiali, per i quali sussistono problemi di disinfezione, stoccaggio e distribuzione» spiega l’Ambasciatore d’Italia in Bosnia Erzegovina Nicola Minasi, che prosegue: «attraverso contributi a organizzazioni come Caritas Italiana, Croce Rossa Italiana e IPSIA-ACLI, sarà infatti possibile acquistare direttamente in loco il materiale necessario, evitando sprechi e fornendo così sostegno anche all’economia locale, già fragile e messa a dura prova dalla Pandemia».
L’iniziativa del concerto è nata da un sincero desiderio di sensibilizzare tutti i cittadini sulle terribili condizioni in cui versano i profughi in Bosnia: per questo ilTeatro Regio vi invita a donare.
Il Direttore artistico del Regio Sebastian F. Schwarz ricorda molto bene il giorno del crollo del muro di Berlino, il 9 novembre 1989, quando la Germania Est aprì i suoi confini e consentì il libero passaggio nella parte Ovest: «come me, 17 milioni di tedeschi dell’Est sono stati fortunati. Quella situazione di tensione fu risolta pacificamente, portando alla riunificazione della Germania: ma in qualsiasi altro momento avrebbe potuto andare molto diversamente, provocando 17 milioni di sfollati. Per una soluzione pacifica della drammatica realtà che si sta vivendo nei Balcani, nel cuore dell’Europa, c’è bisogno della generosità di tutti noi: un contributo anche piccolo può fare la differenza nella vita reale dei profughi in Bosnia, persone che noi, come società, vorremmo accogliere un giorno nel nostro teatro, per condividere le sublimi invenzioni che la creatività umana ha prodotto, alcune delle quali vi offriamo con questo concerto».
In apertura del concerto, il Coro del Teatro Regio diretto dal maestro Andrea Secchi esegue «Wie lieblich sind deine Wohnungen» da Un Requiem tedesco di Johannes Brahms, con Giulio Laguzzi e Jeong Un Kim al pianoforte. Umanista piuttosto che religioso, pratico piuttosto che contemplativo, Brahms esprime chiaramente il suo intento: le persone cui portare aiuto e consolazione non sono i morti, ma i vivi.
A seguire, sempre il Coro interpreta «Wir setzen uns mit Tränen nieder» dalla Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach, al pianoforte Giulio Laguzzi.
Il terzo brano in programma vede Stefano Montanari, violino solista, eseguire la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Johann Sebastian Bach. Sebastian F. Schwarz ringrazia il maestro Stefano Montanari, «che non ha esitato un istante a partecipare al nostro concerto e che ha messo le sue capacità al servizio di questa causa. Il suo violino rappresenta al tempo stesso la fragilità della vita e l’incredibile creatività di cui è capace la mente umana».
Il concerto prosegue con il «Va’, pensiero» dal Nabucco di Giuseppe Verdi. Spesso usato (e abusato) per rappresentare un numero infinito di ideali e di movimenti politici contrastanti, nella sua intenzione originaria è il canto di un popolo esiliato dalla patria distrutta.
Finale con l’Orchestra del Teatro Regio, diretta dal maestro Antonello Manacorda, che esegue l’ouverture da Egmont di Ludwig van Beethoven.
DONAZIONI
Per sostenere gli interventi delle tre organizzazioni umanitarie che operano a favore delle popolazioni migranti in Bosnia Erzegovina e lungo la Rotta balcanica, questi sono alcuni dei conti correnti bancari a disposizione per effettuare una donazione:
IT24C0501803200000013331111 (Caritas Italiana)¸ con causale: “Europa/ Rotta Balcanica”
IT93H0200803284000105889169, con causale: “Croce Rossa Italiana – Emergenza Bosnia”
IT35S0501803200000011014347 (IPSIA-ACLI)¸ con causale: “Rotta Balcanica”
APPROFONDIMENTI
Per approfondimenti, i link ai rispettivi siti sono:
https://sostieni.ipsia-acli.it/crowd/balkan-route/
https://cutt.ly/caritasitaliana-emergenzabosnia/
https://cri.it/2021/02/10/emergenzabosnia/
Altri appuntamenti online e impegni del Regio
In questi ultimi giorni di marzo e nel mese di aprile, in attesa di accogliere nuovamente il pubblico in sala, proseguono gli appuntamenti con il Regio online.
Giovedì 25 marzo alle ore 20 sul sito del Teatro Regio l’appuntamento in streaming è con il Concerto diretto da Antonello Manacorda. Il programma è tutto dedicato a Ludwig van Beethoven, con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito da Andrea Secchi, e con la partecipazione straordinaria del maestro Andrea Lucchesini al pianoforte. Si inizia con l’ouverture da Coriolano e chiude il concerto la Sinfonia n. 7; nella parte centrale, la Fantasia corale per pianoforte, soli, coro e orchestra: solista al pianoforte Andrea Lucchesini, cui si aggiungono sei cantanti solisti.
I biglietti per assistere al concerto sono in vendita on line al costo di € 5. Il biglietto è valido per lo streaming del 25 marzo ore 20 e può essere utilizzato anche per i successivi accessi on-demand.
«Le restrizioni necessarie a contenere la pandemia hanno messo a dura prova musei, cinema, teatri… la cultura va sostenuta. Il rischio è di perdere un patrimonio che definisce la nostra identità», queste le parole al Senato del Presidente del Consiglio Mario Draghi, parole che ricordiamo in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, sabato 27 marzo, istituita nel 1961. Il biglietto per la visione on demand de La bohème acquistato in questo giorno costa € 3 anziché € 5 e sarà valido dall’1 al 7 aprile.
Giovedì 1 aprile alle ore 20 sul sito del Teatro Regio l’appuntamento in streaming è con il Concerto di Pasqua: Andrea Secchi dirige il Coro del Teatro Regio, con Giulio Laguzzi al pianoforte. Il programma prevede: Crucifixus di Antonio Lotti; «Wir setzen uns mit Tränen nieder» dalla Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach; Christus factus est di Anton Bruckner; O salutaris Hostia di Gioachino Rossini; Laudi alla Vergine Maria da Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi; infine quattro brani di Gabriel Fauré: En prière, Cantique de Jean Racine e, dal Requiem, Agnus Dei e In Paradisum.
Lo streaming del Concerto di Pasqua è gratuito ed è il nostro augurio di rinascita per tutti voi!
Giovedì 22 aprile alle 20, nuovo appuntamento con l’opera in streaming su www.teatroregio.torino.it: va in scena L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Stefano Montanari, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, affronta la più leggera, comica e sentimentale tra le partiture di Donizetti, in uno spettacolo firmato dal regista Fabio Sparvoli. Nel cast: Mariangela Sicilia (Adina), Bogdan Volkov (Nemorino), Marco Filippo Romano (Dulcamara), Giorgio Caoduro (Belcore). L’elisir d’amore va in scena grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino, che prosegue così il proprio impegno con il Regio nel segno di una lunga collaborazione che la vede al fianco della vita artistica del Teatro. Uno speciale ringraziamento va al MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che ha concesso in prestito gratuito – per questa produzione ambientata negli anni ’50 –, una splendida auto d’epoca appartenente alla sua collezione: una Autobianchi Bianchina 500 Trasformabile del 1959, con capote apribile.
I biglietti per lo streaming de L’elisir d’amore sono in vendita on line da oggi al costo di € 5. Il biglietto è valido per lo streaming del 22 aprile e può essere utilizzato anche per i successivi accessi on-demand.
L’Impegno del Regio prosegue nella convinzione che fare cultura non sia soltanto offrire spettacoli, ma anche dare aiuto concreto mettendo a disposizione della collettività luoghi, risorse e idee.
La Fondazione Teatro Regio di Torino, insieme alle Organizzazioni Sindacali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FIALS-CISAL e alla RSU del Teatro, hanno messo a disposizione delle Autorità la Galleria Tamagno del Teatro Regio come luogo da utilizzare per la campagna di vaccinazione della cittadinanza. Hanno inoltre condiviso con la Regione Piemonte la proposta di sottoporre a vaccinazione il personale dipendente, che deciderà liberamente di aderire, mettendo a disposizione il proprio medico competente e i propri locali.
Con grande orgoglio e riconoscenza, annunciamo la recente integrazione alla Legge regionale 11/2018 (Disposizioni coordinate in materia di cultura), che all’art. 31 prevede ora l’individuazione del Teatro Regio quale istituzione lirico sinfonica simbolo della Regione Piemonte. Un atto politico importante che riconosce l’autentica natura della nostra Fondazione, la qualità delle sue professionalità e il valore di una azienda che viene riconosciuta impresa culturale di riferimento.
Infine, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro ha approvato l’istanza del Teatro Regio e, il 19 marzo scorso, ha attivato il protocollo del “Fondo Nuove Competenze”: questo permetterà alla Fondazione di iniziare un nuovo programma di formazione per i dipendenti, così da assicurare una ulteriore crescita professionale delle proprie risorse umane.
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