Roma – Vuole celebrare l’inno alla Primavera, alla rinascita e alla libertà in questo particolare momento storico “Fuga in monopattino di un pellicano in stato d’ebbrezza“, l’ultimo libro di Barbara Appiano. Nella settimana della Santa Pasqua si unisce poi a tutto questo la paterna Benedizione del Papa Emerito Benedetto XVI Joseph Ratzinger alla volontà di superare con la creatività questo periodo di incertezza economica ed emotiva.
Dalla prefazione della Prof.ssa Francisetti Brolin Sonia“Il desiderio della nostalgia è più forte del destino che ci dice che ad un certo punto dobbiamo mollare”: con queste parole si conclude l’introduzione della nuova fatica letteraria di Barbara Appiano, una visione onirica dedicata al nonno Ernesto.Si tratta di un personaggio centrale in tutta la produzione della scrittrice, poiché rappresenta la capacità di resistere, la vittoria nei momenti difficili e soprattutto la caparbietà contadina, capace di attingere forza dalla bellezza della natura.Nonno Ernesto, combattente a Vittorio Veneto, diventa in questa narrazione il biografo particolare di una storia di libertà, nella quale reale e fantastico si fondono sulle note di una scrittura leggera e fluida, dotata di pennellate leggere per dipingere situazioni e personaggi.Nell’ermetismo dei ricordi, Barbara Appiano rammenta la sua fanciullezza in campagna, quando il falco del nonno portò a casa un pellicano ferito, fino a quando il volatile, guarito dalle amorevoli cure del contadino, spiccò di nuovo il volo, aggrappandosi all’aquilone dell’autrice, come se avesse sia paura sia desiderio di librarsi nell’aria. In effetti, in un gioco etimologico di tipo semantico, il pellicano in spagnolo è chiamato alcatraz, come il famoso carcere.Inoltre, se nomina sunt consequentia rerum, anche il falco Braccio di Ferro, dal tono scherzoso e divertente per i lettori più piccoli, ha in sé un doppio livello interpretativo, poiché allude a un aiuto concreto nella resistenza.Raccontare la storia del pellicano libero di volare nel cielo diventa dunque un simbolo di libertà d’espressione, una sorta di reportage giornalistico nel mondo della fantasia, unica risorsa di fronte alla pandemia emotiva. Il libro è una risposta all’isolamento e al senso di oppressione generati dal Covid, che ci ha costretti a vivere in lockdown e a erigere sul podio strumenti come i cellulari o i computer, da cui già in precedenza era difficile emanciparsi.Di fronte a un virus che ha messo in secondo piano la democrazia dei sentimenti e che, nell’ansia di sopravvivere, ha soffocato la nostra essenza, il romanzo è un grido di resistenza, perché, proprio in ricordo di quanti purtroppo sono morti negli ospedali, dobbiamo avere il coraggio di ricominciare a volare, come il pellicano.A una prima lettura, talora Barbara Appiano può sembrare dura nei confronti del mondo scientifico, ma in realtà esalta la vera scienza, insita nello spirito libero di scoprire di Galileo Galilei, mentre si condannano le tautologie pseudo-scientifiche dei programmi televisivi, ove il dibattito degenera spesso in frasi roboanti. Così si corre il rischio di dimenticare il reale ruolo della scienza, trasformandola in una scientocrazia.Di fronte al film della storia, in cui volenti o nolenti stiamo vivendo un momento epocale anche per le generazioni future, il pellicano ferito rappresenta ciascuno di noi, in un monito sia a resistere rispetto alle imminenti ondate pandemiche, sia soprattutto a porre le basi per un nuovo inizio.Se il pellicano di Barbara Appiano, dopo il volo, atterra poi dallo psicanalista, i lettori devono volgersi al proprio io in un percorso di autoanalisi, per comprendere quali segni lascia il Covid nei nostri cuori, nonché nel modusvivendi. La scrittrice ci accompagna nell’elaborazione dei nostri lutti, non solo personali, bensì dell’umanità intera, affinché il tablet, diventato ora per necessità una sorta di secondo io, non sostituisca davvero la nostra essenza. Ciascuno di noi in questo tragitto ha bisogno del proprio Ernesto e di Braccio di Ferro, per vincere ancora una volta la battaglia di Vittorio Veneto e iniziare la ricostruzione”.Una copertina opera d’arteLa copertina del libro è stata realizzata su progetto dell’autrice dall’artista amico Arch.Andrea Guasti, con inserimento del titolo di cavaliere di Vittorio Veneto diventato un aquilone con la foto del nonno Ernesto e il quadro “La liberté en guidant le peuple” sulla groppa del pellicano di Eugène De La Croix.Riguardo Barbara AppianoBarbara Appiano è una autrice prolifica nella produzione di libri intrisi di poesia, prosa poesia e saggistica, mantenendo sempre alta la qualità della sua scrittura, che spazia nel sociale, ambiente, etica e filosofia della scienza.
L’autrice ha rappresentato l’Italia alla London book fair, alla fiera del Libro di New York così come alla fiera di Guadalajara (Messico), Mosca, Torino, Modena ,Bordighera , al salone della cultura di Milano , alla fiera del libro di Roma.
È definita la cantrice del disagio del sociale a difesa della natura, della conservazione dei beni monumentali artistici, a difesi dei pazienti psichiatrici , i suoi libri sono degli esseri viventi che parlano di inquinamento del mare , della devastazione del terremoto di Amatrice -terremoto del 24 agosto 2016- in particolare di Saletta frazione di Amatrice, del disagio mentale, della problematica sulla maternità surrogata o meglio conosciuta come Utero in affitto, dell’ossessione dell’abuso della chirurgia plastica ,della sindrome da attaccamento simbiotico con il nostro smartphone, piuttosto che il fenomeno del bullismo e ancora il problema delle discariche abusive e dell’inquinamento con il pericolo dell’estinzione degli animali,oltre al tematica del recupero ambientale e alla conservazione dei beni artistici monumentali italiani.
Si considera una lavoratrice socialmente utile, a paga sindacale pari allo zero.Barbara Appiano è un fervente fenomeno letterario, in continuo movimento, con all’attivo ben 20 libri (e molti altri sono in preparazione).I suoi libri mantengono una ricerca senza sosta della bellezza e della verità, spaziando nell’ambito sociale e contemporaneo, nella conservazione dei beni artistici e monumentali italiani, in difesa della natura e delle specie a rischio di estinzione e in difesa dei disabili psichiatrici e della malattia mentale.Barbara Appiano collabora con varie istituzioni nazionali e internazionali quali Il MuMa, Il Museo del Mare di Milazzo, l’ Associazione Nazionale dei Familiari dei Pazienti Psichiatrici “Abbraccialo x me”, e ancora “Amici per sempre”, un’associazione fondata dal medico chirurgo primario ospedale di Desio Dott.Dario Maggioni, con il progetto internazionale per la salvaguardia della fauna selvatica africana a rischio di estinzione quali elefanti e rinoceronti Pengo Life Project.La Appiano collabora inoltre con il Gruppo Donatori Sangue della Presidenza del Consiglio dei Ministri Palazzo Chigi, il Comitato RicostruiamoSaletta.org per la ricostruzione del borgo Saletta, frazione di Amatrice, devastata dal terremoto del 24 agosto 2016, con il Centro Cardiologico Monzino per la ricerca cardiovascolare, con l’Istituto Oncologico Europeo per la ricerca oncologica, ha collaborato con la rivista cartacea internazionale per la cultura “Le Muse” recensendo diffusa in tutto il mondo, traducendo autori contemporanei con il Corriere dello Spettacolo, giornale per la cultura fondato dal dott. Stefano Duranti Poccetti. il cui logo e’ rappresentato in prima di copertina, con la prestigiosa rivista Il Borghese, con la testata Informazionecattolica.it, nel passato ha anche collaborato con Cosmpolitan con articoli di costume e società sulla sua città di origine Torino, oltre ad avere collaborato come marketing manager per la comunicazione industriale con le testate Automazione Oggi, Packging, Assemblaggio.
L’autrice è stata ospite in passato al Maurizio Costanzo Show, ha partecipato numerose volte alla trasmissione televisiva “Libri oggi” condotta dal critico letterario Dott. Andrea Menaglia sul Canale nazionale Italia 161, in cui ha presentato i suoi numerosi libri, oltre ad essere stata intervistata da Radio Cusano Campus, Radio Onda Web di Napoli, Radiodueminutiunlibro.it, mentre alcuni suoi racconti sono stati letti da Maria Cocozza del TG5 nella trasmissione Arca di Noè.L’autrice ha lavorato con lo scrittore Domenico Rea (Premio Strega), è stata collaboratrice della rivista mensile Cosmopolitan è stata nominata dal Ministero dei Beni Culturali “Lettrice d’eccezione”, per la sua attività di lettrice nelle scuole, con la quale collabora in particolare con gli alunni della scuola primaria Carrubaro di Milazzo, per l’illustrazione del libro “Dighe e cascate finchè ci sarà sete,” in partnership con il Museo del Mare di Milazzo, con gli alunni delle quinte classi della scuola primaria F.D’Assisi di Correggio (RE) per le illustrazioni interne del libro di con all’attivo ben 20 libri (e molti altri sono in preparazione).
I suoi libri mantengono una ricerca senza sosta della bellezza e della verità, spaziando nell’ambito sociale e contemporaneo, nella conservazione dei beni artistici e monumentali italiani, in difesa della natura e delle specie a rischio di estinzione e in difesa dei disabili psichiatrici e della malattia mentale.
Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che ha ricevuto e letto i suoi libri si è congratulato con Barbara Appiano per la creatività finora espressa e per i temi che il medesimo Presidente condivide, quali difesa ambiente, diffusione dell’arte e impegno nel sociale, mentre lo scorso 18 marzo l’artista ha ricevuto una lettera dal Papa Emerito Benedetto XVIJoseph Ratzinger al quale la scrittrice ha inviato alcuni suoi libri, trattasi di una lettera in cui il Pontefice Emerito invia la “Sua paterna benedizione”
Molti suoi libri hanno il patrocinio di diverse grandi istituzioni, il cui ricavato delle relative vendite viene donato in beneficienza alle associazioni interessate.
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