Palermo. Al via “Io, Giovane Attore, Campagna di prevenzione delle ludopatie”, progetto che l’Associazione “Elementi” promuove nell’ambito di un intervento di prevenzione e contrasto dei problemi legati alle dipendenze, tra cui anche la ludopatia. Un percorso di 9 mesi, rivolto a studenti, genitori ed insegnanti degli istituti scolastici di Bagheria, di Carini e di Isola delle Femmine, con la collaborazione di 2 Osservatori di area di “ Distretto 3-4 e del Distretto 8”, istituiti per affrontare i fenomeni di dispersione scolastica e di disagio socio-educativo nei territori, insieme all’Unità Operativa di Educazione alla salute degli Ospedali riuniti di Villa Sofia e Cervello di Palermo. con il Comune di Palermo e il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio fisico e della Formazione Università di Palermo come partner. Il teatro e la formazione sono gli strumenti attraverso i quali saranno stimolati socializzazione e creatività, rafforzando gli elementi di coesione sociale che rendono più difficile sviluppare la ludopatia.
«Siamo partiti, almeno 5 anni fa, dalla necessità di utilizzare la cultura per prevenire e favorire la crescita della nostra società. Ci siamo così confrontati con la dott.ssa Francesca Picone, studiosa del gioco di azzardo e delle ludopatie.
Ci sembrava perfetto – spiega Amelia Bucalo Triglia, presidente dell’associazione “Elementi, nel corso della presentazione in streaming alla stampa del progetto – cominciare a lavorare a partire dall’esperienza del Teatro del Fuoco, nel quale proponevamo discipline diverse, procedendo sempre a piccoli passi. Il progetto attuale ha un corso questa volta più significativo perché, grazie a un finanziamento più consistente, durerà nove mesi e attuerà un percorso formativo rivolto a insegnanti e genitori, comunità educanti, stimolando la fantasia e l’immaginazione dei bambini delle elementari di territori come Carini, Isola delle Femmine e Bagheria con le relative istituzioni. Territori passati sotto la lente degli Osservatori sulla Dispersione scolastica, tra i nostri partner, per un confronto rispetto alle esigenze dei bambini con i quali c’è e ci sarà un’interazione costante. La crescita stimola la cultura, raccontando ai ragazzi la nascita del teatro e i miti, dando loro consapevolezza attraverso linee guida che consentano loro di affrontare le difficoltà che, per esempio, sono aumentate con l’arrivo del Covid, nella cui rete siamo caduti ritrovandoci a comunicare solo attraverso pc e telefonini».
Fondamentale il rapporto costante con i partner, come il Comune di Palermo.
«Non c’è dubbio che i Comuni dovrebbero fare di più rispetto ai temi che stiamo qui trattando – dice l’assessore alla Cittadinanza Sociale del Comune di Palermo, Giuseppe Mattina –, così come anche l’ambito sanitario e il terzo settore. Si comincia ad avere problemi di ludopatia sin da piccoli, nell’adolescenza, e questo sta coinvolgendo sempre di più le famiglie palermitane. Una difficoltà che riguarda tutti gli aspetti educativi, non solo quelli di tipo patologico e di presa in carico, proprio perché si comincia molto presto. Oggi anche le famiglie che vivono condizioni economicamente fragili sono preda di questo fenomeno, che le colpisce in maniera devastante molto di più che in altri contesti. Il Covid ha cambiato gli aspetti della nostra socialità, tant’è vero che molti dei luoghi in cui si andava a giocare, a socializzare, sono chiusi. L’azione delle associazioni nei territori più ampi della città metropolitana è, dunque, importante perché crea quella sinergia che mette insieme tanti pezzi e dà un grosso contributo di uscita da questo percorso».
«Bagheria ha 57mila abitanti e un problema importante sia di ludopatie sia di dipendenza più generale. E’ purtroppo cosa risaputa – afferma Maurizio Lo Galbo, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Bagheria – che abbiamo un problema di dipendenza dalle droghe degli studenti, che stiamo contrastando in tutte le maniere. Questo progetto ci viene in aiuto più di quanto potessimo sperare perché anche la ludopatia a Bagheria é un fenomeno che registriamo quotidianamente. Non ci abbiamo pensato neanche due minuti ad accettare di fare parte questa rete, per la quale metteremo a disposizione quel che necessita, anche dal punto di vista professionale».
«Il territorio di Carini è molto similare a quello di Bagheria – si inserisce Claudia Notaro, rappresentante dell’Osservatorio Distretto 8 – , con le stesse problematiche che viviamo ogni giorno. I bambini risentono del contesto familiare che si trovano attorno. Quelli che abbiamo selezionato sono quelli che riteniamo più a rischio. Naturalmente si tratta di un progetto che andrebbe ancora di più esteso per fare in modo che la presa del territorio avvenga in maniera massiccia. Speriamo che il lavoro sinergico sia quel seme che, piantato, generi ottimi frutti».
«Siamo contenti che questo progetto si svolga all’interno del nostro territorio – aggiunge il vice sindaco di Carini, Salvatore Badalamenti – dove il problema della ludopatia è pesante, per cui un intervento del genere si fissa con tutti i presupposti giusti per cercare di capire come cambiare passo. Il fatto che le scuole siano presenti è la cosa più significativa perché la scuola con la famiglia costituisce la cellula principale di questa società, nella quale potere risolvere i problemi».
«C’è oggi una fragilità a cui fa da contraltare un’offerta che è massiccia, legata a una strategia di mercato ben precisa, che spesso sconfina nella illegalità. Sappiamo – sottolinea Salvo Siciliano, responsabile aziendale delle Attività di Educazione alla Salute Villa Sofia – Cervello Palermo – che in Italia c’è un taglio preciso sulla diffusione delle slot machine, che è quello che più si avvicina al piano di illegalità della malavita. Dobbiamo considerare che costruire, sostenere e promuovere un percorso di promozione della salute per tutte le fasce di età rappresenta una sorta di difesa attiva e dinamica perché la colleghiamo alla nostra cultura identitaria. Stiamo parlando di qualcosa che ha radici lontanissime. Nel 2013, dato che si è mantenuto e forse è anche cresciuto, il gioco d’azzardo in Sicilia riguardava tra 80 e 100 individui, praticamente il 10% per cento del dato italiano. Affiancare le scuole in questo percorso, affinché da un ordine di scuola all’altro avvenga un passaggio di consegne, consente di avvicinarci alle famiglie per fare in modo che da succubi posano essere aiutate a chiudere questa voragine, ma anche a diventare promotori di percorsi al contrario di prevenzione e attenzione».
«Mi piace ricordare quando abbiamo cominciato – dice ancora la rappresentante dell’Osservatorio Distretto 3-4 Bagheria, Fiorangela Troia – partecipando, due anni fa con un progetto pilota proposto dalla dott.sa Bucalo Triglia all’Osservatorio di Bagheria. Un progetto in miniatura, realizzato per pochi bambini di 6 scuole primarie. Un’esperienza di un solo mese, a novembre. Erano bambini con problemi di socialità, che andavano stimolati. Il valore di questi progetti è la prevenzione, non la cura. Ecco perché siamo contenti di essere di nuovo insieme. I bambini sono i primi attori, ma ci sono anche altri beneficiari come i genitori. Garanzia della replicabilità del progetto. Grazie al teatro i bambini saranno stimolati a conoscere, capire se stessi, entrando in relazione. Farli diventarle persone consapevoli di se stessi per poi avere un ruolo ben definito nella società».
«Credo nell’eccellenza di questo progetto – conclude Francesca Picone, Dirigente Psichiatra con competenze cliniche nel GAP del Dipartimento dipendenze patologiche di Palermo dell’Asp. Palermo. Ho visto all’opera elementi creativi di questo percorso ed è un’esperienza emozionale per gli adulti, figuriamoci per i bambini. Voglio mettere in evidenza il fatto che parlare di ludopatie risulta essere troppo generico. Noi come tecnici del settore abbiamo la necessità, l’ impellenza di fare un lavoro di prevenzione corretto, competente e mirato, quindi la possibilità di intervenire nella fase precocissima dello sviluppo significa avere quello straordinario potenziale che possa aiutare in futuro i bambini, i giovani adulti a essere attori della loro vita, come del resto recita dice il progetto».
Un intervento che si muove seguendo le linee Guida Regionali sulla Prevenzione del GAP, secondo cui esistono persone particolarmente vulnerabili che sviluppando dipendenze a causa di fattori individuali e socio- ambientali condizionati dal frequente uso della tecnologia e che, proprio per la loro condizione di particolare suscettibilità, possono sviluppare un comportamento a rischio per la salute. Ciò li porta a evolvere verso uno stato di dipendenza patologica, come la ludopatia e il gioco d’azzardo.
Importante, quindi, risulta sviluppare una consapevolezza su queste problematiche, fornendo agli insegnanti e genitori strumenti che possano favorire la prevenzione e il riconoscimento dei segnali precoci del disturbo, al fine di aumentare il desiderio di socialità a scapito dell’utilizzo della tecnologia.
Il progetto coinvolgerà bambini della scuola primaria, insegnanti e genitori attraverso un percorso che svilupperà abilità funzionali al miglioramento della qualità della vita dei ragazzi. Lo si farà attraverso un percorso teatrale articolato e strutturato in varie fasi, che stimolerà alla socializzazione e creatività. In ogni incontro, della durata di due ore ciascuno, si proporranno “giochi” che hanno lo scopo di stimolare le capacità coordinative del corpo e della mente, veicolando verso forme potenzialmente creative le emozioni del bambino.
Il laboratorio si basa sul riconoscimento delle potenzialità creative degli allievi tramite un’esperienza di ricerca sulla improvvisazione guidata, nel tentativo di “costruire” dei percorsi di esplorazione del linguaggio verbale e del corpo, stimolando la fantasia e l’immaginazione, il senso di sicurezza e di padronanza della propria fisicità in relazione allo spazio. Ciò porterà il bambino a esprimere liberamente, senza restrizioni o controlli inibitori, le proprie tensioni emotive.
Importanti, da questo punto di vista, sono i giochi, utilizzati per stimolare il controllo delle proprie emozioni primarie da parte degli allievi – rabbia, tristezza, sorpresa, disgusto, interesse, paura – canalizzate verso forme espressive positive.
All’interno dei momenti ludici, gli allievi dimostrano il rispetto delle “regole” e, attraverso il confronto con le esperienze altrui, una rinuncia ad alcune esigenze individuali a favore del gruppo. Il gioco della rappresentazione “teatrale”, quindi, assolve una doppia funzione educativa: quella catartica e quella cognitiva. Durante le attività laboratoriali verranno effettuate anche delle riprese video che diventeranno il prodotto finale del progetto.
Le attività si svolgeranno con l’obiettivo di:
- focalizzare l’attenzione sul tempo libero dei ragazzi, rafforzando le buone “pratiche di tempo libero”;
- informare sulla dipendenza da ludopatia;
- nutrire le relazioni già esistenti tra i ragazzi e far si che possano sperimentare dei momenti di socializzazione positiva, rafforzando allo stesso tempo la rete sociale di sostegno nei momenti difficili per evitare di metterli a rischio ed esporli alla ludopatia;
- informare i docenti sui rischi della ludopatia, dando loro degli strumenti per poter segnalare situazioni a rischio;
- fornire ai docenti alcuni strumenti per prevenire situazioni di fragilità e fare in modo che il bagaglio culturale possa essere utilizzato anche alla fine del progetto;
- garantire ascolto, orientamento e supporto psicologico ai soggetti a rischio o con problematiche legate alla ludopatia.
“Io, giovane Attore. Campagna di prevenzione alla ludopatia” è un progetto pilota che adotta una metodologia innovativa. Questo, rispetto al contesto territoriale finalizzato alla messa a punto di un modello di intervento che possa essere trasferito in altri contesti territoriali soddisfacendo i bisogni social, ma anche creando nuove relazioni che possano accrescere le possibilità di azione per le stesse comunità di riferimento.
Dopo la presentazione dei laboratori agli Istituti e docenti referenti scolastici (avvenuta l’11 marzo 2021) e la selezione dei bambini che parteciperanno ai Laboratori di teatro effettuata dagli Istituti, si svolgeranno i Percorsi formativi rivolti a insegnanti e genitori.
Il 31 marzo così come il 29 aprile, alle 11.30, esperti del comportamento svolgeranno gli incontri dibattito online per la formazione degli insegnanti e dei genitori. Saranno trattati i rischi connessi all’utilizzo della tecnologia, i temi della prevenzione, e dell’individuazione delle situazioni a rischio. Gli appuntamenti attiveranno le relazioni tra i partecipanti, innescando un processo che favorisce la comunicazione e la relazione con le famiglie.
I Percorsi formativi sono condotti dal Dottor Giuseppe Maniaci, PhD Psicologo Specialista in Psicologia Clinica e Psicoterapeuta, Dottore di Ricerca in Neuroscienze e Disturbi del Comportamento. UOC di Psichiatria, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone”, Professore di Psicologia Clinica e Psicologia Generale Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata (BIND) dell’Università degli Studi di Palermo e da rappresentanti del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio fisico e della Formazione dell’Università di Palermo; dal Dott. Salvo Siciliano responsabile aziendale delle Attività di Educazione alla Salute Villa Sofia – Cervello Palermo, Azienda Ospedaliera Villa Sofia – Cervello.
Sino al 30 giugno il progetto proseguirà con laboratori di prevenzione dedicati settimanalmente ai bambini della 4^ e 5 ^ elementare per far loro sviluppare un cambiamento di comportamento ed il desiderio di socializzazione e attraverso la pratica di attività che valorizzano le loro concrete abilità creative.
Tra aprile e giugno sarà diffusa la campagna di comunicazione attraverso i siti web di tutti i partner del progetto, i media di affissione esterna, i social network, e saranno distribuiti materiali informativi per gli studenti degli Istituti partner.
- Tra il 26 e il 31 luglio 2021 tutti i bambini che avranno partecipato ai laboratori di Bagheria e Carini si riuniranno a Palermo per la preparazione della rappresentazione finale e la realizzazione del video nei quali saranno coinvolti attivamente. Sarà l’occasione per presentare pubblicamente il risultato di questo progetto. Il montaggio del video, inoltre, diventerà uno stimolo efficace per attivare contenuti e immagini, creando allo stesso tempo uno spazio di relazione in cui ci si ritrova e ci si racconta. Accompagnerà questa ultima fase anche la distribuzione di materiale informativo sui rischi connessi ai Giochi d’azzardo.
All’inizio del nuovo anno scolastico, tra il 15 settembre e il 10 Ottobre 2021 sarà organizzata la proiezione video dell’attività nell’ambito di un momento pubblico aperto a scuole, famiglie e città. Durante questo evento verrà proiettato pure il corto “Nativi Digitali”, dando il via a un dibattito che tragga ispirazione sulle risonanze emotive e affettive sollecitate. Si partirà dall’elaborazione dei vissuti emersi durante la proiezione e dall’individuazione delle tematiche maggiormente presenti per avviare una riflessione collettiva. Durante l’incontro verranno, infine, riscoperti il gioco di socializzazione e le attività ludiche ricreative utilizzate nel corso di tutto il progetto.
La proiezione sarà effettuata in un Istituto di Bagheria ed un Istituto di Carini e parteciperanno i rappresentanti dei partner, famiglie, cittadini.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali, del Lavoro – Regione Sicilia
Comune Palermo
Comune Palermo Assessorato Attività Sociali,
Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Azienda Ospedaliera ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello
Università di Palermo Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio fisico e della Formazione
Comune di Carini
Ics. Istituto I. Buttitta Bagheria
Istituto DD Cirrincione di Bagheria
Istituto Comprensivo IV ASPRA di Aspra
Istituto Comprensivo Aiello di Bagheria
Istituto 1 Circolo Bagnera di Bagheria
Istituto G. D’Alessandro di Bagheria
Istituto Pirandello di Bagheria
Osservatori Dispersione Scolastica di Area Distretto 3-4 Bagheria e Distretto 8
Istituto Giovanni Falcone di Carini
Istituto Comprensivo Riso di Isola delle Femmine
Istituto Carini Calderone-Torretta
Istituto Laura Lanza di Carini
Associazioni: Il Genio di Palermo, Pergamo, Panagiotis.
Progetto dell’Associazione Elementi APS
“Contributo concesso con le risorse del fondo nazionale per le politiche sociali art. 72-73 del codice del terzo settore annualità 2017” e “Avviso Prevenzione e contrasto della ludopatia – Progetto Io, Giovane Attore, Campagna di prevenzione alla ludopatia“.
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