24 Novembre 2024

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SMART WORKING, INAPP: “ESPERIENZE A CONFRONTO, SI VA VERSO LAVORO IBRIDO”

“Smart working: nuove tecnologie e riorganizzazione del lavoro. Esperienze a confronto”

Nelle grandi imprese italiane lavorano oggi da remoto il 54% dei dipendenti. Tavola rotonda virtuale per raccontare le esperienze di Poste Italiane, Enel, Tim, Leonardo, Groupama.

FADDA: “Indietro non si torna, bisogna però capire come andare avanti. Certamente anche puntando sull’alternanza durante la settimana tra lavoro in presenza e da remoto per conciliare i vantaggi delle due modalità. La sfida delle imprese è quella della padronanza diffusa delle nuove tecnologie sia da parte dei managers sia da parte dei dipendenti per poter ridisegnare i processi produttivi e quindi una nuova organizzazione del lavoro che preveda la combinazione ottimale di funzioni e fasi di lavoro in presenza con funzioni e fasi di lavoro da remoto. Il tutto finalizzato a migliorare la produttività delle imprese e contemporaneamente la qualità del lavoro e il benessere dei lavoratori”.

Roma – Indietro non si torna. Lo smart working sperimentato da 6,5 milioni di lavoratori durante il primo lockdown, e che coinvolge ancora oggi, in chiave anti-Covid, oltre 5 milioni di persone, è destinato a lasciare un segno permanente nell’organizzazione del mondo del lavoro. Una tendenza messa in atto soprattutto dalle grandi imprese dove oggi lavora da remoto il 54% dei dipendenti. L’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche pubbliche ha organizzato un secondo webinar (martedì 20 aprile dalle ore 14.30) sullo “smart work” per mettere a confronto le esperienze di grandi aziende come Poste Italiane, Enel, Tim, Leonardo, Groupama che già, prima della pandemia, avevano iniziato a riorganizzare il lavoro tramite le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e che continueranno su questa strada.

Ad aprire i lavori sarà il presidente dell’INAPP, prof. Sebastiano Fadda che rappresenta anche l’Istituto nell’Osservatorio sul lavoro agile nella PA del Dipartimento della Funzione Pubblica, cui seguirà l’intervento di Mario CasoniDigital Transformation Director PTC, in materia di tecnologie innovative per l’evoluzione dell’organizzazione del lavoro. Seguiranno poi le case history raccontate rispettivamente da Donato Ficorilli, responsabile gestione del personale di Banco Posta e centro studi Hr, Nicoletta Roccahead of people and organization global digital solutions di Enel, Giovanni Bellezza responsabile relazioni industriali di Tim, Cristina Cofaccihead of industrial relations and labour law di Leonardo, Francesco Mastrandrea direttore sistemi e servizi di Groupama. Il Direttore Generale dell’INAPP, dott. Santo Darko Grillo formulerà alcuni commenti conclusivi.

“Indietro non si torna, ma come bisogna andare avanti? Certamente la tendenza evolutiva è quella del lavoro ibrido – ha spiegato Sebastiano Fadda, presidente INAPP – con una efficiente combinazione di lavoro in presenza e da remoto capace di garantire sia i vantaggi del primo (come, per esempio, le relazioni interpersonali, il senso di appartenenza, il potenziale creativo del lavoro di gruppo) sia quelli del secondo (come maggiore efficienza, risparmio di tempo per gli spostamenti, possibilità di gestire in autonomia i propri impegni). Per questo le imprese dovranno investire per dotare i dipendenti degli strumenti e della formazione necessari a consolidare la pratica dello smart working e dovranno metterli in grado di avere un equilibro soddisfacente tra lavoro e vita privata, con una particolare attenzione ai lavoratori più fragili: le donne e i più giovani. Le buone pratiche di grandi aziende come quelle invitate da INAPP a raccontarci le proprie esperienze potranno servire da esempio anche per quelle altre imprese che sceglieranno, anche al termine della pandemia, la strada del lavoro agile”.

I lavori del seminario “Smart working: nuove tecnologie e riorganizzazione del lavoro. Esperienze a confronto” si potranno seguire registrandosi al seguente indirizzo:  https://17.eventilive.myegosrl.it/