Domenica 25 aprile 2021 – Ore 18:00
di Paolo Pietrangeli
Ne discutono in streaming:
Fabrizio De Sanctis – Presidente ANPI Provinciale di Roma
Angela Ronga – Casa Internazionale delle Donne
Paola Scarnati – AAMOD
Vincenzo Vita – AAMOD
In occasione del 25 aprile, anniversario della Liberazione nazionale, l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, in collaborazione con Anpi Provinciale di Roma e la Casa Internazionale delle Donne organizza un incontro di approfondimento sul film documentario “Bianco e nero” di Paolo Pietrangeli, un lungometraggio sul neofascismo nel suo doppio volto di violenza e in doppiopetto che copre, nella sua ricostruzione, un arco storico di trent’anni, dall’epoca della guerra fredda alla strategia della tensione degli anni ’70. Domenica 25 aprile 2021 alle ore 18:00, sulle pagine FB AAMOD e OpenDDB e sul canale YouTube AAMOD ne discuteranno in diretta streaming, insieme al regista, Fabrizio De Sanctis, Angela Ronga, Paola Scarnati e Vincenzo Vita. L’incontro, introdotto da Aurora Palandrani, fa parte del ciclo CineAAMOD Virtual; il film sarà invece visibile gratuitamente per 24 ore sulla piattaforma Open Distribuzioni Dal Basso.
“Bianco e nero” inizia con la rievocazione della rottura dell’unità antifascista, in concomitanza con la guerra fredda internazionale, e della costituzione del partito neofascista; prosegue con la descrizione dell’offensiva antipopolare in Italia dal 1948 al 1953, attraverso un’intervista di particolare significato dell’allora ministro degli interni Mario Scelba; si sofferma su momenti drammatici vissuti dalla democrazia italiana, quali il governo Tambroni del 1960 e il tentativo golpista del Sifar nel 1964; analizza quindi il quinquennio che va dalle grandi lotte giovanili e operaie del 1968-69 fino al tentativo di controffensiva reazionaria, attraverso la strategia della tensione, scandita dal mancato golpe di Borghese del 1970, dalla rivolta di Reggio Calabria, dalle stragi di Milano, di Brescia, del treno “Italicus”, dal ruolo reazionario svolto dai servizi segreti. La ricostruzione storica si avvale di materiale documentario spesso inedito, tra cui particolarmente interessanti risultano interviste originali con i massimi responsabili del neofascismo. Il film si propone come strumento di analisi critica del neofascismo, delle sue cause, dei suoi collegamenti e dei suoi obiettivi, nel quadro della necessaria conoscenza della storia dell’Italia repubblicana. Dagli anni della guerra fredda – con la costituzione del partito neofascista – alle stragi di Milano, di Brescia, dell’Italicus: questo l’arco storico coperto dal lungometraggio che ricostruisce quelle vicende della vita politica italiana che, nell’ultimo trentennio, hanno caratterizzato la situazione politica italiana in continuo scontro tra le forze della reazione e le forze del progresso. Viene offerta così per la prima volta un’occasione globale di riesame critico del neofascismo, delle sue cause, dei suoi collegamenti e della sua logica, offrendo un importante contributo di conoscenza e di stimolo alla lotta.
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