Un pic-nic “sull’erba” e un microfono aperto
per ripartire con ottimismo e in sicurezza
Se i teatri riaprono, Teatri di Vita accoglierà il suo pubblico con una giornata di partecipazione all’aperto, nei suoi spazi esterni. Non uno spettacolo, ma un’intera giornata di incontro e condivisione, con un invito: “Diamo Aria”. In un giorno simbolico: il Primo Maggio, la giornata dei lavoratori, per festeggiare non solo il teatro che riparte ma anche il lavoro che riprende.
Si inizia alla mattina alle 11 per proseguire fino a sera: una non-stop di partecipazione e di bellezza, un pic-nic con il semplice gusto di ritrovarsi, con un “microfono aperto” per chiunque voglia intervenire con una canzone, un monologo, una poesia, un pensiero…
L’appuntamento è a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it); prenotazione obbligatoria, nel rispetto di tutte le disposizioni anti-Covid (distanziamento, mascherine, misurazione temperatura, capienza limitata).
Una riapertura caratterizzata dal desiderio di ritrovarsi e di condividere. Anche la natura, nel segno dell’impronta verde che caratterizza Teatri di Vita. E così, a chi porterà a teatro una pianta per il giardino esterno sarà offerta la merenda.
“Diamo Aria” sarà anche l’occasione per anticipare i progetti teatrali che caratterizzeranno l’estate 2021 con la presentazione del festival “Cuore d’Aria” che si terrà a Teatri di Vita dal 2 giugno al 2 agosto.
“Diamo aria al nostro desiderio di ritrovarci, di condividere, di vivere il teatro e la danza, di essere comunità attorno a un progetto di cultura.
Riapriamo il teatro per farlo tornare piazza di incontro e di arte.
Ma siamo seri e non amiamo proclami affrettati, senza fondamento e irrispettosi del lavoro e del funzionamento di questo lavoro.
Per questo riapriremo con coscienza, senza correre dietro a date scelte in modo azzardato.
E lo faremo il PRIMO MAGGIO, proprio come omaggio ai lavoratori, dello spettacolo e non solo, che hanno sofferto in questi lunghi mesi. Una festa del lavoro che riprende.
E lo faremo il Primo Maggio anche perché il teatro ricominci dalla sua dimensione più genuina e autentica, quella politica, che nasce dal confronto con la città in nome della partecipazione e della libertà.
Con la consapevolezza che adesso si può ripartire. Insieme”.
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