Quando hai iniziato ad approcciarti alla musica?
Ho iniziato piccola, cantavo tutto il giorno e anche la notte.
Ho avuto, per fotuna, una famiglia che ha preso seriamente questa passione e che mi ha permesso di studiare. A 10 anni ero già in conservatorio e, crescendo, tra fermate e cambi di direzione, ho capito che non avrei potuto fare altro.
Come descriveresti “Equilibrio instabile” in 3 parole?
Disordinata, Sincera, Ironica
Durante il periodo del lockdown come hai vissuto la musica?
Ho continuato a lavorare, perché mi occupo anche di didattica…ma nel frattempo ho imparato a godere delle piccole cose che, con i ritmi frenetici di ogni giorno, avevo perso di vista. E’ stata una buona occasione per fermarsi, riflettere e ricordarsi quali sono le cose importanti della vita.
Quali sono i tuoi riferimenti musicali?
Amo contaminare tutto quello che faccio, per questo ascolto generi diversi.
I Beatles hanno giocato sicuramente un ruolo fondamentale. Sono cresciuta con i grandi cantautori italiani e poi ho scoperto Sting, Stevie Wonder e c’è stato un altro colpo di fulmine
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