Arriva a Collodi “L’Albero Pinocchio, forme e immagini” mostra diffusa all’interno del Parco Policentrico Collodi – Pinocchio dello scultore Pietro Arnoldi, 1 giugno al 4 luglio 2021.
Opere scolpite nel legno dedicate a Le Avventure di Pinocchio e del repertorio dell’artista bergamasco che occuperanno gli spazi del Parco Monumentale di Pinocchio, dello Storico Giardino Garzoni e della Casa delle Farfalle. L’inizio della mostra sarà in pompa magna con una performance dal vivo dell’artista, in programma nella giornata del 1 giugno.
Come spiega Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, che patrocina l’iniziativa: “Un bosco di Pinocchio è arrivato a Collodi. A crearlo è un artista versatile e vulcanico come Pietro Arnoldi capace di plasmare il legno come fosse burro, per creare dei totem del burattino e della fata turchina. Come Michelangelo, che toglieva il superfluo dal marmo per rivelare le proprie sculture, Arnoldi libera l’essenza del burattino e della fata da tronchi di legno che sono riusciti a stabilire un dialogo con l’artista e con il quale continuano a dialogare anche dopo che l’opera è finalmente emersa dal legno. Un novello Geppetto, dunque, che dà vita ad un oggetto che per i più sarebbe solo un tronco inanimato. I Pinocchi di Arnoldi osserveranno silenziosi i visitatori del Parco Policentrico Collodi – Pinocchio mentre l’artista sarà protagonista di una performance unica al Parco di Pinocchio, per svelare ai grandi e ai piccoli visitatori alcuni segreti della sua creazione artistica”.
Aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
Parco Policentrico Collodi – Pinocchio
In via San Gennaro, 5
51017 a Collodi (PT)
Info biglietti ingresso: www.pinocchio.it
BIOGRAFIA E OPERE – www.pietroarnoldi.com
È nato a Taleggio (BG), nel 1955.
Fin da piccolo portato per il disegno e la creatività, diviene allievo di Rovello, l’assistente di Funi, e apprende le tecniche artistiche e i principi basilari dell’arte. Si trasferisce a Milano e apre uno studio dove perfeziona la sua ricerca scultorea.
Frequenta un corso di nudo all’Accademia di Brera dove si distingue con la sua produzione. Artista estremamente versatile è in grado di esprimersi in molte forme artistiche dalla pittura alla scultura, alla scenografia, al design.
Gli anni 80-90 sono dedicati al confronto e alle sperimentazioni che lo portano a collaborare con diversi artisti in collettive e partecipazione a concorsi.
Utilizza diversi materiali per realizzare oggetti e complementi d’arredo, dal ferro battuto al vetro.
Ma è nella scultura e nel legno che ha trovato la sua ispirazione più profonda e oggi, il suo maggiore interesse è il recupero di legni antichi, salvarli dall’abbandono per trasformarli in opere d’arte.
Vasto il suo percorso artistico che lo ha portato a esporre in molte città d’Europa e del mondo. Le sue opere sono presenti in musei e case private. Va citata in particolar modo l’apertura del museo del legno ”Lignorama” di Ridau inaugurata con una sua esposizione. Inoltre è presente in gallerie di Ibiza e in Grand Hotel di prestigio come Villa Serbelloni di Bellagio.
Sue performance e istallazioni scultoree sono di corollario di manifestazioni popolari. Ha pubblicato calendari con foto di Carlos Mecarelli e una monografia con foto di Leo Matiz, grande fotografo sudamericano amico fraterno di Gabriel Garcia Marquez e con poesie di Enzo Samaritani del Teatro Arciliuto.
In ultimo: la pubblicazione del libro “Le Favole degli attrezzi parlanti” e la mostra personale di sculture con le poesie di Enzo Samaritani al Centro di Sperimentazione Teatrale di Villa Mariani dal titolo “Madre Albero” Ecco che la sua attenzione si rivolge come un richiamo istintivo alla figura di Pinocchio, personaggio che che lo coinvolge a tal punto che lo fa diventare alter ego del suo operare e della sua ricerca. Ecco allora uscire dal suo atelier diverse figure di Pinocchioche sono rappresentati anche da scritti e disegni raggruppati in libretti favola e un libro in cui la figura del burattino diventa partecipe con le sue sculture e le descrive al lettore. Un libro a quattro mani con la collaborazione di amici poeti,fotografi Enzo Samaritani, Cristina Barbieri , una fotografa, Ottavia Laise e un artista grafico,Roberto Papagno che sarà presentato alla fondazione pinocchio a Collodi
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