Il Comune ha formalizzato la proposta di partecipazione alla rete per le media-arts. Bortolamasi: “Un progetto corale. Cultura e creatività al centro della città futura”
Il Comune di Modena si è candidato formalmente a diventare Città creativa Unesco per le Media arts, inviando al ministero degli Esteri e alla commissione nazionale Unesco il progetto elaborato nell’ambito di un percorso iniziato lo scorso dicembre.
“Creare nuove opportunità per la nostra comunità dopo la pandemia significa investire con forza sul futuro – commenta il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – e la candidatura nella rete delle città creative Unesco è un grande investimento per Modena. La cultura è parte integrante della strategia di ripartenza: non è solo il privato a ripartire, ma il pubblico ha un ruolo fondamentale in questa sfida perché la creatività, il talento, le arti sono una parte fondamentale della Modena che vogliamo. E Modena è pronta”.
Come sottolinea l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, “l’intelligenza artificiale, le digital humanities, le arti digitali, la digitalizzazione del patrimonio culturale cittadino, lo sviluppo delle industrie culturali e creative sono solo alcuni dei percorsi che entrano nel progetto di Modena città creativa per le media-arts. Tanti aspetti diversi per un progetto corale e di sistema, che coinvolge tutti gli attori culturali cittadini ma anche i soggetti che partecipano la Tavolo per la crescita, e che si focalizza sul rafforzamento della rete esistente e sugli sviluppi futuri. La cultura e la creatività – prosegue l’assessore – sono al centro della nostra idea di città futura: una città aperta, fertile per la creatività, che mantiene salde le sue radici manifatturiere ma che guarda al futuro anche come città creativa”.
Le linee guida della candidatura sono la contaminazione di generi e linguaggi differenti, con progetti che riguardano il rapporto tra le innovazioni e le trasformazioni digitali con la musica, la danza, le arti figurative e visive, il teatro; le trasformazioni urbanistiche della città, con la creazione di nuovi contenitori culturali; l’attenzione alla cultura digitale come strumento utile per la una maggior fruizione delle attività culturali.
Il Comitato promotore della candidatura riunisce, insieme al Comune, Fondazione di Modena, Fondazione Brodolini – Laboratorio Aperto, Fmav, Gallerie Estensi, Unimore, Fem, Ert, Fondazione Teatro Comunale, Art-ER, Fondazione Collegio S. Carlo.
La valutazione della commissione nazionale Unesco sui progetti presentati in Italia è attesa per le prossime settimane. Si tratta del primo passaggio per arrivare, se sarà superato, alla presentazione in sede internazionale a Parigi.
Il Network delle Città Creative, infatti, è un programma Unesco attivo dal 2004, che coinvolge una rete di 246 città di 72 paesi nei cinque continenti. L’obiettivo è promuovere conoscenza, cooperazione e progetti tra le città che hanno identificato nella cultura e nella creatività i propulsori del loro sviluppo. Le parole d’ordine sono collaborazione, condivisione di conoscenze e buone pratiche, confronto, progettazione, valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.
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