Venerdì 9 e domenica 11 luglio, alle 21.15, torna l’opera al Teatro di Verdura con l’intramontabile e amatissima dal pubblico, “Traviata” di Giuseppe Verdi, il melodramma in tre atti, tratto dal dramma La dame aux camélias di Alexandre Dumas (figlio) su libretto di Francesco Maria Piave. E sarà una diva internazionale come Pretty Yende, il soprano sudafricano di origini zulu, a interpretare la coraggiosa e “sempre libera” protagonista dell’opera che racconta la contrapposizione tra la libertà di amare e le rigide e mortifere convenzioni sociali che non contemplano la passione. Ritorna come Germont il baritono Simone Piazzola, che al Teatro Massimo aveva già lasciato il segno in questo ruolo, mentre David Astorga sarà l’amato Alfredo. Dirige l’Orchestra, il ventottenne Michele Spotti che il pubblico ha già apprezzato a Palermo, nello Stabat Mater di Rossini trasmesso in streaming qualche mese fa.
La mise en espace è di Ludovico Rajata, che cura anche il progetto visivo insieme a Francesco Zito. L’animazione digitale è di Fabiola Nicoletti. I costumi sontuosi e gli elementi di scena, firmati sempre da Francesco Zito, sono quelli dell’allestimento con cui il Teatro Massimo è andato in tournée con grande successo in Giappone nel 2017. Le luci sono di Giuseppe Di Iorio, le coreografie di Carmen Marcuccio. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro Massimo, Maestro del Coro Ciro Visco, direttore del Corpo di Ballo Davide Bombana.
Opera di grande lirismo, La traviata con Rigoletto e Il trovatore, secondo titolo operistico della stagione estiva al Teatro di Verdura, compone la cosiddetta “trilogia popolare” di Verdi. Nata dal dramma di successo di Dumas figlio, “La signora delle camelie”, “La traviata” è per Verdi anche la storia più autobiografica: nei contrasti tra Alfredo e il padre si ritrovano quelli tra il compositore e il suocero Antonio Barezzi, padre della prima moglie di Verdi, che fu sempre una vera figura paterna per il musicista. La lettera di risposta di Verdi al suocero, preoccupato dai pettegolezzi che giravano a Busseto sulla sua relazione con il soprano Giuseppina Strepponi, contiene già in nuce tutta la vicenda della “Traviata”: una donna dal passato non limpido – Giuseppina aveva due figli da una precedente relazione – e un uomo dal promettente futuro che vivono, tentando di sfuggire al mondo, lontano da tutti. Diversamente dalla sorte di Violetta, quella di Giuseppina Strepponi fu più felice: non le furono risparmiati i tormenti della gelosia, ma per Verdi rimase comunque fino alla morte una indispensabile compagna affettuosa e intelligente. Nell’opera le vicende reali di Marie Duplessis (la cortigiana parigina che ispirò Dumas) e di Giuseppina Strepponi si fondono per dare vita a un personaggio romantico, come quello di Violetta Valery, donna generosa e anticonformista che, trasfigurata dall’amore di Alfredo, sfida la morale benpensante della società borghese del tempo.
Dopo un clamoroso “fiasco” al debutto a Venezia, La traviata ha raccolto, nei suoi quasi 170 anni di vita, trionfi e consensi in tutti i teatri del mondo ed è considerata ai vertici di tutta la produzione verdiana, ruolo tra i più ambiti dai soprani.
Durata dello spettacolo: 2 ore e 30 minuti circa, con un solo intervallo
La recita del 9 luglio sarà trasmessa in diretta streaming sulla WebTV del Teatro Massimo.
Biglietti: da 40 a 10 euro in vendita presso la biglietteria del Teatro Massimo, online, tramite il call center e nei giorni di spettacolo anche al botteghino del Teatro di Verdura a partire da due ore prima dell’inizio.
Riduzioni: giovani fino a 26 anni, titolari Card Under 35 2020, abbonati alla stagione 2020, donatori #iorinuncioalrimborso, studenti dell’Università di Palermo, del Conservatorio A. Scarlatti di Palermo e dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, soci Uncalm, gruppi (minimo 20 persone per la stessa data), titolari Diamond Card.
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