In programma l’11 luglio la composizione ispirata alla mostra Fiber Art dedicata alle fibre tessili alla Fabbrica della Ruota nel terzo appuntamento dei Nuovi percorsi sonori
L’appuntamento dell’11 luglio della rassegna Suoni in Movimento è legato alla terza tappa della sezione giovanile dei Nuovi Percorsi Sonori: sempre in posizione centrale il brano in Prima assoluta ispirata alla “Fiber Art” che sarà descritto in tempo reale dallo stesso compositore. L’iniziativa è una delle estensioni della rassegna Suoni in Movimento con la direzione artistica di Elena Ballario e Sergio Patria (N.I.S.I.ArteMusica) che ha come protagonisti i luoghi simbolo del Comune di Biella, nelle sedi della Rete museale del territorio biellese, per valorizzare Musei che non fanno solo da cornice ai concerti ma ne diventano, di fatto, parte integrante.Pubblico e location sono testimoni di un evento del tutto particolare: da sempre il timore e l’emozione intorno alle prime esecuzioni è tanta, per chi esegue e anche per chi compone. Gli esecutori di questo concerto (in programma alle ore 16.30 al PRAY – Fabbrica della Ruota) sono come sempre figure di rilievo nel panorama concertistico e con esperienze importanti nell’ambito della musica contemporanea. Si cita Piercarlo Sacco storico violinista di Sentieri Selvaggi di Carlo Boccadoro, ensemble leader della musica contemporanea con il quale anche Camilla Patria ha instaurato una collaborazione. Anche Eugenio Della Chiara, giovanissimo chitarrista, è ispirazione di numerose composizioni di compositori viventi. Prima e dopo l’evento musicale due visite guidate (ore 15.30 e 17.30) alla Fabbrica della Ruota per ammirare gli esterni e gli interni dell’ex lanificio Zignone.
A margine dei brani dei Nuovi Percorsi Sonori l’ambiente tonale è in Re maggiore, la tonalità che più di ogni altra esprime allegria, o meglio freschezza, espressività semplice e immediata, come altre composizioni più note di Paganini, il Concerto nr.1 per violino e orchestra, il Cantabile per violino e chitarra, il capriccio nr.20 o il famosissimo Concerto di Ciajkowsky per violino e orchestra o ancora sempre per violino e orchestra il Concerto di Beethoven. Tonalità che trova un’interessante associazione con la freschezza dello scorrere dell’acqua, da sempre motore imprescindibile della produzione tessile del territorio biellese. I due Terzet in Re maggiore, non così frequenti nelle sale da concerto, sono composizioni molto equilibrate in cui Paganini utilizza con i due archi, la chitarra, il suo primo strumento. Se il violino fu utilizzato dal grande genovese come lo strumento pubblico con cui segnò i suoi successi leggendari, la chitarra rappresentò un lato più intimo e privato della sua arte. Essa fu per Niccolò Paganini lo strumento dell’intimità, dell’amicizia, con cui non disdegnò mai di accompagnare importanti strumentisti o semplici dilettanti e di suonarla con gli amici più cari o con l’allievo prediletto, fu un’amorevole e discreta compagna di vita che non lo abbandonò mai”. La chitarra era per Paganini uno strumento più confidenziale del violino e le composizioni per violino e chitarra costituiscono la parte più abbondante della musica da camera paganiniana.
Il programma della giornata
ore 15.30 e 17.30 visite guidateFabbrica della Ruota. La visita riguarderà gli esterni e gli interni dell’ex lanificio Zignone, paradigmatico esempio di architettura industriale ottocentesca che il DocBi ha recuperato e trasformato in un vivace polo culturale. Vi sono ospite macchinari d’epoca, pannelli didattici, archivi e biblioteca, sala conferenze, mostre sul tema del patrimonio industriale. Nel piano seminterrato e al piano terra della Fabbrica della ruota durante l’estate 2021 si potrà visitare la mostra di Fiber Art “Per filo e per segno”, curata da Marisa Cortese. Una sessantina di artisti nazionali e internazionali propongono le loro creazioni ispirate ai temi della sostenibilità e dell’eccellenza produttiva, utilizzando elementi del mondo tessile quali materie prime, fili, matasse, stoffe. Una sezione della mostra è dedicata alla Mail Art, una rassegna di lavori su cartolina, buste e fogli di lettera.
ore 16.30 concerto
Piercarlo Sacco violino
Eugenio della Chiara (under 35) chitarra
Camilla Patria (under 35) violoncello
* Esecuzione di un brano in Prima assoluta commissionato ad allievi del Dipartimento di Composizione del Conservatorio di Torino e ispirati alla mostra “Fiber Art” dedicata alle fibre tessili
Musiche
- Paganini (1782-1840)Terzetto concertante per chitarra, viola e violoncello in Re Maggiore Op. 68, MS 114
Allegro – Minuetto – Adagio cantabile – Waltz a rondo: Allegro
*Giuliano Comoglio (1998) En tissant le ‘Chant du Monde’
N. Paganini
Terzetto per chitarra, violino e violoncello in Re Maggiore Op. 66, MS 69
Allegro – Minuetto: Allegro vivace – Andante. Larghetto – Rondo. Allegro
Le biografie:
Giuliano Comoglio, di formazione pianistica e diplomato presso il Liceo Musicale Cavour di Torino con la Maestra Teresa Manella, studia Composizione presso il
Conservatorio di Torino nella classe del Maestro Giuseppe Elos. In Luglio 2020 consegue il Diploma Accademico di Primo Livello in Composizione con lode, con il lavoro sinfonico “Morning City” e attualmente sta concludendo il percorso del Secondo Livello Accademico presso il Conservatorio di Torino. Nel 2016 riceve una menzione d’onore presso il Concorso Internazionale di Composizione Michele Pittaluga di Alessandria per il brano “Preludio per due chitarre”, edito da Giancarlo Zedde Editore (Torino). Tra gli altri progetti, nel 2017 co-fonda il gruppo orchestrale giovanile Archeia a Torino, tradottosi in associazione culturale nel Settembre 2019, operando inizialmente nella gestione e coordinamento del progetto e in seguito come responsabile musicale, ricoprendo tuttora tale incarico. Da Settembre 2020 è articolista per la rivista culturale online Cicles Magazine di Torino, dove si occupa della stesura periodica di articoli divulgativi e di critica musicale.
Piercarlo Sacco In oltre trent’anni di attività ha suonato come solista, camerista e concertmaster in contesti quali Teatro Regio di Torino, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Regio di Parma, Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Lirico di Cagliari, Lincoln Center di New York, Teatro Cervantes di Malaga, Teatro Coliseo di Buenos Aires, Maison de Radio France di Parigi, Salle Berlioz Paris, Rundfunk der DDR Berlin, Gasteig di Monaco di Baviera, Bayerischer Rundfunk, Radio-televizija Srbije, collaborando con direttori quali Lorin Maazel, Georges Prêtre, Ton Koopman, Christopher Hogwood. È il violinista dell’ensemble Sentieri Selvaggi.
Gli hanno dedicato loro opere compositori quali Carlo Boccadoro, Giorgio Colombo Taccani, Mauro Montalbetti, Carlo Galante. Come solista e camerista ha inciso per Brilliant Classics, Decca, Sony, Deutsche Grammophone.
Docente in numerose masterclasses, insegna violino e musica d’insieme presso l’Istituto Rusconi e la Fondazione Piseri. Dal 2016 è direttore musicale dell’orchestra Gli Archi del Rusconi. Nel settembre 2017 ha preso parte alla Giuria del 36mo Concorso Internazionale di violino Premio Rodolfo Lipizer.
Eugenio Della Chiara, nato a Pesaro, si diploma all’età di diciannove anni con il massimo dei voti e la lode nel conservatorio della sua città sotto la guida di Giuseppe Ficara. Tra i suoi maestri vi sono Andrea Dieci e Oscar Ghiglia, con cui si perfeziona all’Accademia Chigiana di Siena.
Tra i premi ricevuti si segnalano – primo musicista a conseguire questo riconoscimento più di una volta – le due borse di studio della Fondazione Rossini ottenute nel 2008 e nel 2010. Parallelamente agli studi musicali completa la sua formazione umanistica presso l’Università Cattolica di Milano, laureandosi prima in Lettere Classiche e in seguito in Filologia Moderna.
La sua attività concertistica lo ha portato a suonare in Giappone, Austria, Germania, Ungheria, Turchia, Spagna, Norvegia e Irlanda; in Italia ha tenuto recital solistici per alcune tra le maggiori istituzioni musicali del Paese, tra cui il Rossini Opera Festival, le Società del Quartetto di Milano e di Bergamo, il Festival della Valle d’Itria, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano e la Società dei Concerti di Parma.
Dal 2018 è artista DECCA: per l’etichetta inglese ha inciso tre album: “Schubert – A portrait on guitar”, interamente registrato con strumenti costruiti a Vienna tra 1815 e 1840, “Guitarra Clásica”, antologia di rare trascrizioni chitarristiche da Haydn, Mozart e Beethoven, e “Paganini Live”, registrato dal vivo con Piercarlo Sacco. In precedenza – tra il 2012 e il 2016 – ha inciso per Discantica e per Phoenix Classics. Appassionato camerista, suona in duo con il violinista Piercarlo Sacco, con il chitarrista Andrea Dieci e con il pianista Alberto Chines. Il suo interesse per la vocalità e per il teatro musicale lo porta a frequenti collaborazioni con cantanti lirici: su tutti il contralto Teresa Iervolino, i tenori Juan Francisco Gatell e Mert Süngü. Insieme ad Alessio Boni ha portato in scena “Tutto il resto è silenzio”, lettura dell’Amleto di Shakespeare accompagnata da musiche inglesi del Seicento.
Collabora assiduamente con compositori appartenenti a diverse generazioni – come Carlo Galante, Orazio Sciortino, Paolo Ugoletti e Davide Anzaghi – che gli hanno dedicato oltre una ventina di lavori solistici e da camera. Ha al suo attivo varie registrazioni in prima assoluta, tra le quali spicca quella della “Sonata per chitarra” composta da Luciano Chailly nel 1976.
Dal 2015 è direttore artistico di “MU.N – Music Notes in Pesaro”, stagione di musica da camera organizzata dall’Associazione Marchigiana Attività Teatrali. È docente a contratto presso l’ISSM “O. Vecchi – A. Tonelli” di Modena, il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria e la sede di Fondi del Conservatorio “O. Respighi” di Latina. Suona una chitarra costruita da Domingo Esteso nel 1935 e una Masaki Sakurai del 2009.
Camilla Patria, vincitrice di concorsi nazionali ed internazionali, si è esibita diverse volte in qualità di solista con orchestra quali l’Orchestra Filarmonica di Stato di Craiova, l’orchestra Camerata Ducale di Vercelli (presso le Serate Musicali di Torino e il Viotti Festival di Vercelli), l’orchestra Camerata Vienna (presso l’ “Ost-West Musikfest” di Vienna), l’Orchestra di Sanremo (presso il Teatro del Casinò di Sanremo e la rassegna “Musiche in Mostra” nel Salone d’Onore dell’Accademia Albertina di Torino).
Ha seguito e segue tuttora diverse masterclass come solista e come camerista con artisti di chiara fama quali: Bruno Canino, Bruno Giuranna, Natalia Gutman, Thomas Demenga, Umberto Clerici, Enrico Bronzi, Lukas Hagen, Andrea Lucchesini. Dal 2013 è membro fisso del “Duo Navarra” con il padre e violoncellista Sergio Patria. Nel 2015 e 2016 si è aggiudicata la borsa di perfezionamento “Talenti Musicali, Fondazione CRT”. Nel 2017 partecipa come borsista ai workshop “Professione Orchestra” (in collaborazione tra l’Accademia di Pinerolo e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai) e “Obiettivo Orchestra” (realizzato dalla Filarmonica del Teatro Regio di Torino) vincendo per quest’ultimo l’audizione finale come prima idonea. Prosegue l’attività concertistica principalmente in duo violoncello e pianoforte e con formazioni cameristiche varie. Collabora con varie realtà quali l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra Teatro Regio Torino, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra Regionale Toscana, l’orchestra I Pomeriggi Musicali, LaFil Filarmonica di Milano, l’Orchestra Camerata Ducale, la Filarmonica Ettore Pozzoli, l’ensemble Sentieri Selvaggi. Dal 2019 fa parte del Duo InContra, insieme al contrabbassista Tommaso Fiorini, con il quale hanno ottenuto il Primo Premio Assoluto al Premio Crescendo 2020 – Sezione Musica da Camera.
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