TURRIACO – L’amore è pura passione irrazionale che rompe ogni schema? O al contrario Eros, come indica Platone, unito con Logos, esprime la verità dell’uomo? Interrogativi difficili, ma a cui cercherà di rispondere Pietro Del Soldà ospite di Contaminazioni Digitali, sabato 10 luglio. La sua lectio intitolata “L’amore e la conoscenza di sé. Un confronto con Platone” è in programma alle 21, e sarà ospitata in piazza Libertà, a Turriaco, comune capofila della rassegna organizzata dell’associazione Quarantasettezeroquattro.
LA LECTIO – Al centro della lectio ci sarà uno dei temi che per millenni ha interrogato la filosofia e che ancora oggi segna le vite di tutti noi: il dissidio tra le passioni e la ragione, tra il desiderio e la conoscenza, tra il piacere e il dovere. Ma Platone aveva indicato un’altra strada: Eros, unito a Logos, come la via all’unica vera conoscenza. La vera conoscenza, per lui, era quella che scaturisce dal reciproco rispecchiarsi delle anime amanti nel dialogo. Solo a partire dalla scelta coraggiosa di uscire dal guscio protettivo dell’Io, per immergersi senza difese nella relazione con l’amato, si può accedere all’unico sapere che conta davvero: la conoscenza di sé. Socrate, l’uomo che per tutta la vita cerca solo di conoscer sé stesso nel confronto incessante con i suoi interlocutori, dice non a caso “d’intendersi solo di cose d’amore”. Solo all’interno dell’orizzonte aperto da Eros, dunque, ogni altra scienza e attività pratica può davvero acquisire senso e utilità. L’Eros platonico rende possibile la vera conoscenza nel massimo piacere, l’autentica creatività e perfino il dispiegarsi di un vero spazio politico. Il conduttore di “Tutta la città ne parla”, il programma di Rai Radio3, e penna della Domenica del Sole24Ore analizzerà con il pubblico questo sentimento di cui l’essere umano non può fare a meno, ma che allo stesso tempo lo può distruggere. Il rapporto tra la sua forza dirompente, che si impossessa della mente e del corpo, e la fredda razionalità calcolante, da cui sembra invece dipendere l’utile per la vita, è un tema che si impone sin dagli albori della civiltà occidentale.
PIETRO DEL SOLDÀ – Pietro Del Soldà, veneziano classe ’73, è autore e conduttore di “Tutta la città ne parla”, il programma di Rai Radio3 che approfondisce ogni giorno un tema d’attualità. Dottore di ricerca in filosofia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, scrive di filosofia sulla Domenica del Sole24Ore ed è autore di “Non solo di cose d’amore. Noi, Socrate e la ricerca della felicità” (Marsilio 2018, premio Biblioteche di Roma 2018 e premio Alessandro Leogrande 2019) e di “Sulle ali degli amici. Una filosofia dell’incontro” (Marsilio, 2020, Premio Città delle Rose 2020). Per la sua attività radiofonica gli è stato assegnato il premio Flaiano 2018.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI DI SABATO 10 – Quello con Soldà sarà però l’evento conclusivo di una giornata che comincerà alle 17, al parco dell’Isonzo (accesso dal Chiosco Pojana) con “Tree D Scanning” workshop sull’esplorazione di un parco, dei suoi alberi e delle sue piante attraverso le tecniche di digital imaging e scansione 3D. Un’immersione nella natura e al contempo una scoperta delle moderne tecniche di creazione della realtà virtuale. Dalle 16 alle 20, in piazzale Faidutti (ogni 8 minuti) tornerà invece la performance Peaceful Places. Alle 18, in piazza Libertà nuovo appuntamento con “Giorno Zero // La Resistenza che verrà non è la prima”: una performance itinerante e partecipativa, che vedrà il pubblico direttamente coinvolto dalle parole di Paola Aiello e delle studentesse del Liceo Paschini-Linussio di Tolmezzo. Una drammaturgia sonora, scritta da Riccardo Tabilio, che riflette sul passato ma anche sul presente, chiamando in gioco parole chiave come “scelta”, “identità”, “futuro”, ma anche “disobbedienza” e “leadership”.
IL PROGRAMMA DI DOMENICA 11 – La programmazione di domenica 11 luglio, giornata conclusiva del Festival, è interamente organizzata in collaborazione con “ARS. Arti Relazioni Scienze” e si terrà al Parco dell’Isonzo. Si comincerà alle 11 (in replica alle 17) con “Alberi Maestri”, una performance itinerante ed esperienziale alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante, principio e metafora della vita stessa. Guidato da un performer, il pubblico vivrà un’intensa esperienza sonora, poetica e visiva che lo condurrà verso una consapevolezza empatica ed emozionale della straordinaria comunità delle piante e degli alberi, gli esseri viventi più antichi del pianeta che, come grandi giganti, assistono al passaggio delle generazioni. Un viaggio, collettivo e individuale al tempo stesso, attraverso la soglia in cui si incontrano l’universo umano e quello arboreo. Intanto che gli adulti saranno impegnati con le cuffie wi-fi di Alberi Maestri i più piccoli (dai 6 ai 12 anni) potranno partecipare al laboratorio “Tracce intorno a noi” (alle 17 e alle 18.30): un workshop per indagare le caratteristiche dei materiali che ci circondano ma che non sono percepibili alla vista o al tatto. Un’esperienza per scoprire la composizione delle superfici naturali o artificiali utilizzando strumenti scientifici analogici e digitali. Un laboratorio per catturare le tracce lasciate dalle superfici con la tecnica del frottage. Un tempo per esercitare un’osservazione che vada oltre la superficie delle cose. In quella stessa location ultimo appuntamento con Peaceful Places, dalle 16 alle 20 (ogni 8 minuti). In contemporanea (accesso dal Chiosco Pojana) appuntamento anche con l’installazione in Realtà Virtuale “A Forest” del collettivo olandese composto da T.S. Anna e Adri Schokker. La quinta edizione di Contaminazioni si chiuderà alle 19 di domenica 11 luglio con Pino Roveredo che affronterà, a suo modo, il racconto degli amori ideali a partire dai testi di alcuni grandi cantautori italiani, da Fabrizio de Andrè a Giorgio Gaber.
FESTIVAL URBANO MULTIMEDIALE – Contaminazioni digitali, spin-off di I In\visible Cities, è un progetto a cura del Comune di Turriaco, organizzato dall’associazione 4704, co-finanziato da Regione Friuli-Venezia Giulia, Camera di Commercio della Venezia Giulia e da SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo, un fondo privato gestito da Fondazione Cesvi – organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 – in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub. È in rete con Intersezioni e Bando Open Creazione Urbana contemporanea. Il progetto è organizzato in collaborazione con ARS. Arti, relazioni, scienze. Il progetto ARS. Arti Relazioni Scienze e promosso dal comune di Gradisca d’Isonzo con il finanziamento della Regione Friuli-Venezia Giulia.
Info: contaminazionidigitali | Facebook | segreteria@quarantasettezeroquattro.it |
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