Misch si presenta al pubblico con il suo primissimo singolo, “Il lupo”, brano introspettivo caratterizzato dal velo malinconico che contraddistingue l’artista. Il giovane talento emergente ci parla delle influenze musicali che lo hanno aiutato a creare un suo suono, dal cantautorato di Battisti e Dalla fino al rap di Bassi Maestro.
Anche se “Il lupo” è il tuo primissimo singolo, credi che il velo malinconico che racchiude il pezzo sia un tuo marchio di fabbrica anche per i progetti futuri?
Sicuramente si. Io sono un ragazzo allegro e solare, ma dentro di me sovrasta una malinconia positiva che mi porta a scrivere testi di quel mood.
Hai già nuova musica in cantiere pronta da farci ascoltare?
Si, sto lavorando ad un nuovo pezzo che farò uscire verso fine estate. Le strofe del nuovo pezzo saranno più rappate, mentre i ritornelli saranno come un grido di Amore seguiti da un momento per far ballare l’ascoltatore e la ragazza su cui ho scritto il pezzo.
Prendi ispirazione solo dal rap oppure ci sono altri generi che prediligi?
Io amo ogni genere di musica, qualcuno di più o qualcuno di meno. Sono cresciuto in una famiglia dove si ascoltava sempre De Andrè, Battisti, Lucio Dalla, Battiato e altri grandi della musica cantautoriale. Poi ho scoperto la old School con Bassi Maestro e da lì ho iniziato a studiare ogni genere, sottogenere, scoprendo realtà musicali bellissime. Ad esempio ritengo il produttore musicale Dardust un grandissimo artista e diciamo che la mia produzione si “ispira” alla sua idea originale. Per me una buona produzione musicale fa più della metà del lavoro di un brano, l’altra metà lo fa il testo. Poi se uno ha anche il dono di avere una voce pazzesca, può arrivare la lode.
Come hai scelto il tuo nome d’arte “Misch”?
Il mio nome è Karim, ma sin da piccolo in casa tutti mi hanno iniziato a chiamare Michel, e da li pian piano tutti mi conoscono con il nome di Michel. La maggiorparte delle persone non sanno che in realtà mi chiamo Karim. Da lì, ho scelto il soprannome che quasi tutti gli amici mi danno : Misch.
Che musica si ascolta in casa tua? Si è rivelata fondamentale per aiutarti in seguito nel tuo percorso da artista?
A casa mia si ascolta tantissima musica e di tutti i generi. Siamo in quattro fratelli, tutti con la passione della musica e la voglia di ballare. Io sono quello che ogni ora corre dalla sorella a far sentire un brano nuovo uscito sperando piaccia anche a lei. Da buon tradizionalista, posso dire che la mia famiglia è la mia vita. Sono legatissimo a tutti quanti, e mi hanno sempre sostenuto in tutte le mie scelte, soprattutto su quelle da percorso di Artista. Sono sempre i primi ad ascoltare le mie produzioni e i miei testi.
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