Venezia– Nel 1700 Antonibon era la più importante manifattura di ceramiche della Serenissima tanto da meritare elogi e protezioni dall’allora Consiglio dei Savi della Mercanzia. Pregiate ceramiche che sono esposte nei musei di tutto il mondo. Ad acquistare la fabbrica fu, nel 1907, Lodovico Barettoni, e da allora l’attività non si è fermata. Così, in occasione dei 1600 anni di Venezia, la famiglia Barettoni partecipa ai festeggiamenti organizzando visite guidate alla fabbrica-museo di Nove (Vicenza), dal lunedì al venerdì solo su prenotazione, dando particolare rilievo al ruolo che ebbe la Repubblica di Venezia per il suo sviluppo e per condividere la bellezza e le emozioni di un’antica tradizione che si tramanda da oltre tre secoli. Il complesso raccoglie i reparti di produzione, la stamperia con gli esemplari originali del 1700, le baracche per la legna, un grande forno ottocentesco a pianta circolare con quattro bocche di alimentazione e la casa padronale abitata già nel 1500, ora adibita ad esposizione.
Le origini storiche della ceramica di Nove risalgono alla metà del XVIII secolo, quando gli organi preposti dalla Serenissima Repubblica alla gestione economica incentivarono e promossero la nascita di manifatture del settore per contrastare l’importazione di ceramiche da altri centri, quali soprattutto Lodi, Faenza e Genova. A Rivarotta, tra Angarano e Nove, nel 1719 fu stipulato il patto societario tra Giovanni Battista Antonibon e Giovanni Maria Moretto, per organizzare un “negozio di cristallina” e usare i suoi mulini a Rivarotta. Nel 1727 fu fondata la ditta Antonibon a Nove, la quale, ottenuto nel 1732 dal Senato della Serenissima il privilegio dell’esenzione da tutti i dazi per vent’anni e il diritto di aprire un negozio a Venezia, divenne la fabbrica di ceramiche più importante della Repubblica Veneta non solo per la produzione di maiolica, ma anche di porcellana (dal 1762) e di terraglia ad uso inglese (dal 1786).
Per la produzione classica e tradizionale, la fabbrica Antonibon usa tuttora gli stampi originali del 1700 che hanno contribuito ad arredare le tavole e i palazzi di famiglie nobiliari e regali d’Europa, ambasciate e musei del mondo.
Per prenotare la visita www.barettoni.com.
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