15 Novembre 2024

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PAGLIACCI, il capolavoro di Leoncavallo diretto da Stefano Montanari

Con il patrocinio di Ministero della Difesa e Ministero della Cultura
Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura

Sabato 7, martedì 10 e giovedì 12 agosto ore 22

Torino, Cortile di Palazzo Arsenale, via dell’Arsenale 22

PAGLIACCI
Il capolavoro di Leoncavallo, opera manifesto del Verismo italiano, diretto da Stefano Montanari

L’incasso della prova generale (venerdì 6 agosto ore 21)
alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo
Nella foto: L’immagine di Sara Rambaldi per il Regio Opera FestivalSabato 7 agosto, alle ore 21, il Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura presenta, al Cortile di Palazzo Arsenale, Pagliacci il capolavoro di Ruggero Leoncavallo. La messa in scena è di Anna Maria Bruzzese, che riprende la bellissima regia di Gabriele Lavia vista al Regio nella Stagione 2016-17. Il maestro Stefano Montanari torna finalmente dal vivo sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro, dopo la brillante conduzione dell’Elisir d’amore in streaming dello scorso maggio. I protagonisti sono: Valeria Sepe (Nedda), Johathan Tetelman (Canio) e Misha Kiria (Tonio).Nella foto: una scena di Pagliacci di Ruggero Leoncavallo – © Teatro Regio TorinoQuesto allestimento sceglie un orientamento che mira al cuore della poetica verista, coniugando nella messinscena realtà e naturalismo. L’ambientazione è quella di una periferia italiana del secondo dopoguerra, con forti richiami estetici al Neorealismo cinematografico. Nel Prologo i temi folgoranti dell’opera sono espressi già in maniera molto chiara dal primo personaggio che entra in scena, Tonio, che discretamente entra chiedendo permesso, e timidamente dice due volte: «Si può?»; non entra prepotentemente a dire: «eccomi qua!». Il compositore ci mette sull’avviso che sta per iniziare qualcosa che trascende il mero fatto di cronaca, alla base della vicenda. Questa dichiarazione interessa in quanto trasfigurazione poetica che va messa in scena, con molta cura e attenzione per le parole, per i temi che porta con sé e per gli sviluppi che avverranno nel corso del dramma. «Ridi, Pagliaccio, sul tuo amore infranto!»… Cosa c’è di più drammatico di una commedia che finisce in tragedia? Una torbida vicenda, tratta da una storia vera, fatta di tradimento, gelosia e passione che si consuma tra le quinte dello spettacolo.

Direttore d’orchestra è Stefano Montanari: diplomato in violino e pianoforte, affianca all’attività di direttore quella di solista – già primo violino concertatore dell’Accademia Bizantina di Ravenna – al violino e al fortepiano. È Direttore musicale dell’ensemble barocco I Bollenti Spiriti di Lione e ospite regolare dei più importanti teatri e delle più prestigiose istituzioni musicali italiane ed europee. Insegna alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e ha pubblicato il “Metodo di violino barocco”. Collabora stabilmente con il jazzista Gianluigi Trovesi.

Anna Maria Bruzzese cura la messa in scena dell’opera. Danzatrice, coreografa e regista, collabora, oltre che con il Teatro Regio, con i più importanti teatri e festival italiani e internazionali e con registi del calibro di Laurent Pelly, Christopher Alden, Gabriele Lavia, Lorenzo Mariani e Alessandro Talevi. Ha firmato la coreografia dell’Aida con la regia di William Friedkin e la regia di alcune nuove produzioni tra le quali Carmen, andata in scena in Piazza San Carlo.

La partitura, seppur nella sua brevità, mette a dura prova i cantanti impegnati. Nel ruolo della protagonista è il soprano Valeria Sepe, artista ideale nel rendere la linea vocale di Nedda, giocata tra momenti lirici alternati ad altri di forte intensità drammatica. Il tenore cileno-americano Jonathan Tetelman interpreta Canio. Definito dal New York Times “una star totale”, è stato applauditissimo nella Tosca andata in scena al Regio nell’ottobre 2019 con la regia di Mario Pontiggia dove mandò il pubblico in delirio con ripetute richieste di bis. Misha Kiria, bella voce baritonale e notevole presenza scenica, interpreta Tonio. Coniugando qualità vocali e recitazione, è artista capace di interpretare nel migliore dei modi quei momenti di grande tensione musicale che sono la cifra stilistica di Leoncavallo. Completano il cast: il tenore Andrea Giovannini (Peppe), il baritono Alessio Arduini (Silvio), il baritono Giuseppe Capoferri (un contadino) e il tenore Marino Capettini (altro contadino). L’allestimento del Teatro Regio vede elementi scenici e costumi firmati da Paolo Ventura, uno dei più importanti fotografi nel panorama dell’arte contemporanea, le luci sono di Andrea Anfossi. Il Coro del Teatro Regio è istruito dal maestro Andrea Secchi e il Coro di voci bianche del Teatro Regio da Claudio Fenoglio.

La prima di Pagliacci ebbe luogo al Teatro Dal Verme di Milano nel 1892 e fu subito un successo. L’opera si apre con un breve Prologo, considerato il manifesto del Verismo operistico. I tre protagonisti sono legati da una storia d’amore, gelosia e violenza. Canio scopre, per mezzo dell’amico Tonio, che la sua amata Nedda lo tradisce con Silvio, un giovanotto del paese. Accecato dall’ira, Canio, capocomico della compagnia itinerante nella quale lavorano Nedda e Tonio, ucciderà la moglie e l’amante nel bel mezzo di una rappresentazione teatrale, non prima di aver preso coscienza di quanto la vita sia in realtà una farsa nella celebre romanza «Vesti la giubba». Con l’ingresso in scena di Canio, nell’atto secondo, la dialettica vita/teatro irrompe con impeto sul palcoscenico sgangherato del teatrino di paese, tanto che la commedia inscenata – magistrale esempio di “teatro
nel teatro” – ne esce sconvolta nel suo placido e innocuo decorso.

Pagliacci mette in scena profondi conflitti già pienamente novecenteschi e, dal punto di vista drammaturgico, anticipa soluzioni che Pirandello porterà alle massime conseguenze qualche anno dopo. Il lavoro di Leoncavallo si inserisce pienamente nel linguaggio del XX secolo; l’utilizzo, per esempio, delle maschere italiane della commedia dell’arte nel libretto – scritto dallo stesso Leoncavallo – dimostra la sua attenzione alle novità sceniche del primo Novecento in autori quali Stravinskij, Malipiero, Richard Strauss, Busoni e Casella.

Lo spettacolo dal vivo è condivisione, partecipazione, sicurezza, fiducia, basi fondanti del sentirsi parte di una collettività. Senso di appartenenza alla comunità è anche non dimenticare chi vive situazioni di disagio e di fragilità. Per questo L’Impegno del Regio prosegue: abbiamo scelto di destinare l’incasso della prova generale di Pagliaccivenerdì 6 agosto alle ore 21, a sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo, e in particolare per l’acquisto di una nuova apparecchiatura per la Tomotherapy, per i trattamnenti radioterapici ai pazienti oncologici. Per sostenere questo progetto è possibile acquistare il biglietto richiedendo il codice necessario a: fprc@fprconlus.it – Tel. 011.9933980; per informazioni sul progetto: https://fprconlus.it.Nella foto: una scena di Pagliacci di Ruggero Leoncavallo – © Teatro Regio TorinoPAGLIACCI
Dramma in un prologo e due atti
Libretto e musica di Ruggero Leoncavallo
 Personaggi e interpreti
      Nedda (nella commedia Colombina) soprano: Valeria Sepe
Canio (nella commedia Pagliaccio) tenore: Jonathan Tetelman
         Tonio, lo scemo (nella commedia Taddeo) baritono: Misha Kiria 
                   Peppe (nella commedia Arlecchino) tenore: Andrea Giovannini
Silvio, campagnolo baritono: Alessio Arduini 
Primo contadino baritono: Giuseppe Capoferri
Secondo contadino tenore: Marino Capettini 
 
Direttore d’orchestraStefano Montanari
Messa in scena: Anna Maria Bruzzese
Elementi scenici e costumiPaolo Ventura
LuciAndrea Anfossi
 Maestro del coro di voci biancheClaudio Fenoglio
Maestro del coroAndrea Secchi
 
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino 
Coro di voci bianche Teatro Regio Torino 
Allestimento Teatro Regio Torino

Prova generale
Venerdì 6 Agosto ore 21

Recite
Sabato 7 Agosto ore 21
Martedì 10 Agosto ore 21
Giovedì 12 agosto ore 21
I prossimi appuntamenti con il Regio Opera FestivalPagliacci di Ruggero Leoncavallo è in replica martedì 10 agosto e giovedì 12 agosto alle ore 21.Venerdì 3 settembre alle ore 21 Opera Parade: Andrea Mauri dirige l’Ensemble di fiati e percussioni Teatro Regio Torino in un programma con musiche di Richard Strauss, Carl Maria von Weber e Wolfgang Amadeus Mozart. Un’escursione tra foreste e castelli della Baviera e della Boemia, con fanfare di caccia che risuonano su ampie radure per la prima parte del concerto e, nella seconda: le note immortali delle ultime tre opere di Mozart.Venerdì 10 settembre alle ore 18.30 Musica in crescendoClaudio Fenoglio dirige il Coro di voci bianche del Teatro Regio Torino in un concerto con musiche di Bizet, Mozart, Offenbach, Puccini, Verdi, Fauré, Williams, Rutter e Chilcott. Dal Flauto magico a Carmen, grandi opere e grandi compositori di ieri e di oggi hanno dedicato bellissime pagine alle voci bianche.Dolceamaro e la pozione magica è stato riprogrammato domenica 12 settembre alle ore 18.30. I biglietti acquistati per la data del 21 giugno (annullata per maltempo) sono validi. Un Festival che nasce dal desiderio e con l’auspicio di ritrovarsi finalmente insieme uniti nella musica. Proprio con questo intento il Regio propone le Festival Card a 6 e 10 spettacoli, che danno la possibilità di scegliere altrettanti titoli tra opere, concerti e spettacoli per bambini, oppure di essere utilizzate per assistere da più persone per la stessa manifestazione. Inoltre, per gli under 30 è prevista la riduzione del 20% su tutti i biglietti, e con la Festival Card Giovani 10 il biglietto costa solamente € 10.

Il Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura, che si svolge presso la sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, è realizzato dal Teatro Regio Torino con il patrocinio del Ministero della Difesa e del Ministero della Cultura, grazie al Main Partner Camera di commercio di Torino, in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, con il contributo di Reply, di Federfarma Torino con l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino Farma Cares, e di Sipal.
 
CERTIFICAZIONI COVID PER L’INGRESSO AGLI SPETTACOLI
A partire dal 6 agosto
, l’accesso agli spettacoli del Regio Opera Festival è consentito esclusivamente alle persone munite del documento d’identità e di una delle seguenti Certificazioni Verdi COVID-19:Green Pass (anche una sola dose di vaccino, validità 9 mesi)Certificato di guarigione da Covid-19 (validità 6 mesi)Esito negativo al test molecolare o antigenico rapido per il Covid-19 (validità 48 ore)BIGLIETTERIA
La Biglietteria è aperta dal lunedì al sabato ore 10-14 presso l’Info-Point di piazza Castello 215 (Teatro Regio, Ingresso Uffici) e un’ora prima degli spettacoli al Cortile di Palazzo Arsenale (via dell’Arsenale 22). Acquisti esclusivamente con carta di credito, bancomat e Satispay. Chiusura estiva da sabato 14 a domenica 29 agosto. Riapertura lunedì 30 agosto ore 10-14.
Biglietti e Festival Card in vendita anche online su www.teatroregio.torino.it e www.vivaticket.it e direttamente presso i Punti Vivaticket.
 
BIGLIETTI
Biglietti per Pagliacci€ 30 – 40 – 50 a seconda del settore
Under 30riduzioni del 20%
 
FESTIVAL CARD
Festival Card 10 biglietti: € 200
Festival Card 6 biglietti: € 120
Festival Card Giovani (under 30) 10 biglietti: € 100
 
INFORMAZIONI
Info-Point: ore 10-14 dal lunedì al sabato presso l’Ingresso Uffici del Teatro Regio (piazza Castello 215) info@teatroregio.torino.it
Info-Tel. 011.8815.241: ore 10-18 dal lunedì al venerdì; sabato 10-14; biglietteria@teatroregio.torino.it.
 
REGIO OPERA CAFÉ
All’interno del Cortile di Palazzo Arsenale, il Regio Opera Café vi aspetta a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
 
Per tutte le informazioni: www.teatroregio.torino.it