Venezia – Nel centro storico di Mosca, da oltre vent’anni, il Festival d’Arte “Bosco dei Ciliegi” si decora con mostre e spettacoli di grandi maestri italiani nel campo dell’arte, del cinema, della musica e della moda. Ormai da tempo, infatti, una parte del Festival viene interamente riservata alla promozione di eventi, mostre e progetti dedicati allo sviluppo delle relazioni culturali tra i due Paesi e al rafforzamento del loro legame storico. A capo del progetto c’è Mikhail Kusnirovich, fondatore della società “Bosco dei Ciliegi” e azionista di maggioranza dei famosi Magazzini Gum di Mosca, nonché principale sponsor di svariate manifestazioni culturali italiane in Russia come, ad esempio, la “mostra russa di Giorgio De Chirico (1888-1978)”, ospitata dalla Galleria Tretyakov nel 2017.
L’esposizione “Sotto la maschera di Venezia”, dedicata interamente alla città che quest’anno festeggia i 1600 anni dalla sua fondazione (421-2021), esplora e approfondisce la cultura veneziana del Settecento, epoca legata al Carnevale di Venezia nonché alla pittura, al teatro e alla letteratura dell’Illuminismo, rendendo evidente lo straordinario legame tra la Russia e la Repubblica Serenissima del XVIII secolo.
All’interno del Complesso Espositivo di Palazzo Tsaritsyno, luogo unico nella capitale russa composto da un insieme di pittoreschi palazzi, ponti, padiglioni, laghetti e giardini, saranno presentati per la prima volta rari reperti provenienti dalle collezioni dei più antichi musei veneziani. Tra questi, oggetti d’arte provenienti dal Museo Correr, Museo Ca’ Rezzonico, Museo del Vetro dell’Isola di Murano, Palazzo Mocenigo e Museo del Tessuto e Costume veneziano, così come testimonianze provenienti dal Museo Pushkin, dal Museo Storico Statale di Mosca e da altre collezioni nazionali.
La mostra, nel suo complesso, presenterà più di cento opere d’arte della Fondazione Musei Civici di Venezia. Dal 27 aprile, fino alla fine dell’estate, sarà quindi possibile toccare con mano la vita veneziana del XVIII secolo, immergendosi nell’era durante la quale il Carnevale veneziano raggiunse il suo massimo splendore, diventando un evento prestigioso e rinomato in tutta Europa. Questo fu infatti il secolo del famoso Giacomo Casanova, celebre personaggio veneziano noto al pubblico per aver sdoganato la Venezia libertina del ‘700, nella quale feste lussuose, sfarzo e ricchezza facevano da padroni.
La mostra esibirà maschere di carnevale, costumi nobili, oggetti in vetro di Murano, decorazioni per ferri da gondola nonché stampe e dipinti di Pietro Longhi raffiguranti scene di vita quotidiana e persino kit da gioco provenienti da famosi casinò veneziani.
“Palazzo Tsaritsyno fu concepito come residenza delle vacanze, dove poter ascoltare musica ed assistere a scintillanti fuochi d’artificio e credo che tutto questo sia in sintonia con l’atmosfera del carnevale veneziano. Abbiamo sognato che la favola veneziana fosse raccontata nel nostro museo e questi sogni si sono avverati!” – ha affermato Elizaveta Fokina, direttrice generale del Museo Tsaritsyno, a proposito della decisione di tenere la mostra all’interno del Complesso Espositivo.
“Il progetto regalerà ai moscoviti e agli ospiti della capitale un’immersione emotiva nell’atmosfera di questa straordinaria città, un’atmosfera di amore e libertà: una passeggiata immaginaria lungo le strade e i canali, un viaggio nel passato e la conoscenza della cultura veneziana del XVIII secolo- continua Edith Kusnirovich, direttore esecutivo del Festival- la mostra farà innamorare chi non è mai stato in questa città e farà scoprire una nuova Venezia a chi, come me, la conosce e la ammira già.”
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