Il presidente dell’Assemblea legislativa all’inaugurazione della mostra a Montespertoli ‘I seguaci di Giotto in Valdelsa’ per il progetto Terre degli Uffizi. “Il patrimonio della Galleria si apre ai territori in stretta sinergia con il progetto Toscana diffusa indicato da Consiglio e Giunta per le politiche della Regione”
Firenze – La cultura come “collante insostituibile” tra le tante storie di artisti e maestri che hanno attraversato e contaminato la nostra regione e le “bellezze delle diverse Toscane patrimonio e segno della nostra straordinaria identità”. Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, inaugura la mostra ‘I seguaci di Giotto in Valdelsa’ al museo d’Arte Sacra di Montespertoli (via San Piero in Mercato) e parla della Toscana come “culla della cultura nel mondo”.
“Con questa esposizione ci riferiamo a Giotto e alla sua bottega, e intanto stiamo celebrando Dante con l’avatar ‘Divina’, cioè con un salto nell’innovazione per renderlo ancora più contemporaneo”. Dante e Giotto quindi due “coetanei e forse amici, certamente due grandi artisti che hanno lasciato una traccia indelebile nella cultura e nell’identità della nostra regione e non solo”.
La mostra si inserisce nel progetto ‘Terre degli Uffizi’, primo passo degli ‘Uffizi diffusi’.“Come l’immenso patrimonio della Galleria si apre ai territori e valorizza i luoghi delle opere d’arte dove sono nate – esemplifica Mazzeo -, così Consiglio e Giunta indirizzano le politiche generali della Regione per tenere insieme presente e passato, caratteristiche tipiche e diverse economie”.
Convinto dell’importanza del progetto ‘Uffizi diffusi’ il consigliere toscano e presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni. “Si tratta di un veicolo per valorizzare il nostro patrimonio nel mondo. Un patrimonio che invade tutta la Toscana, caratteristica e marchio della nostra identità e valori”.
“Abbiamo lavorato per nove mesi con impegno e attenzione. La mostra accresce il valore dle nostro museo che anche se di ‘campagna’ ha l’ambizione di attrarre persone da tutta Italia” il commento del sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini. “Chi si muoverà all’interno di questi corridoi troverà le finestre aperte perché il territorio si deve integrare perfettamente con l’interno del museo e viceversa”
“Si tratta – spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt – di un dialogo pittorico tra la Madonna col Bambino di Montespertoli e quella della Galeria degli Uffizi. Un dialogo che permette agli esperti di verificarne le attribuzioni ma anche ai neofiti di imparare l’arte dopo la grande rivoluzione pittorica di Giotto che va a braccetto con quella linguistica e letterale di Dante”. Nel radicamento di questa tradizione pittorica sul territorio, si “comprende anche la topografia dell’arte e la didattica intorno a quest’opera”.
La mostra sarà visitabile a ottobre, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19; da novembre a marzo dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
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