Un percorso “da favola” quest’anno per la Mostra del Bitto numero 114, che, riprendendo un racconto centenario, quello della Valtellina e delle sue tradizioni contadine, ci illustrerà, nelle varie sedi dedicate, una storia che arriva intatta fino a noi, attraverso il tempo e i cambiamenti del paesaggio e del lavoro degli uomini, la “Favola del Bitto”.
Si narra infatti che il Bitto sia nato tra le popolazioni celtiche le quali, scacciate dalla Pianura Padana ad opera dei Romani, popolarono la Valtellina, territorio montuoso e quindi più “difficile” da sfruttare da un punto di vista alimentare, ma anche rifugio sicuro, fertile e abbondante di pascoli. “Bitto” deriva infatti dal celtico “bitu”, ovverosia “perenne”. Forse perché la lavorazione del latte permetteva alle popolazioni dell’epoca di andare oltre la pura sussistenza quotidiana, grazie alla possibilità di conservare il formaggio per lungo tempo, e di utilizzarlo come “scorta” alimentare.
E, in verità, il nome di battesimo “perenne” si è rivelato nei secoli più che un augurio, se pensiamo che il Bitto è arrivato fino a noi, grazie all’esperienza dei maestri casari che, di padre in figlio, ci hanno tramandato gli antichi metodi di produzione.
Ancora oggi, nel 2021, alle 5 del mattino e verso le 17, durante i mesi estivi, è possibile fermarsi presso uno dei tanti alpeggi montani della Valtellina, per assistere alla nascita del Bitto, Re della tradizione casearia di queste valli…
Nel weekend del 16 e 17 Ottobre quest’edizione speciale della Mostra prevede la collocazione della Casera di esposizione delle forme di Bitto DOP, Valtellina Casera DOP, Scimudin e formaggio Latteria che verranno premiati durante il consueto concorso organizzato dal CTCB (Consorzio Tutela Formaggi Valtellina Casera e Bitto DOP) all’interno del bellissimo Auditorium del Convento di Sant’Antonio a Morbegno. Un vero e proprio palcoscenico, che si aprirà come le quinte di un teatro sulle declamazioni “Taste & Theatre” dei maestri assaggiatori e sulle scenografiche forme in bella mostra dietro il palco.
Sempre all’interno del Convento, tra Chiostro sud (aperto per la prima volta lo scorso anno per l’occasione) e chiostro nord, una serie di salette del gusto, dislocate nei vari spazi, dalla terrazza alla sala capitolare, ospiteranno degustazioni a tema: Grappe&Formaggi DOP; Cheese and Beer; Formaggi e Confetture del Bosco; Formaggi, Vini bianchi e pani e focacce del territorio, etc….
All’interno del “BITstrot” sarà allestita una piccola osteria di degustazione in cui le ricette a tema degli chef e la musica swing si combineranno per un’esperienza inedita e piacevolissima…
Piazza S.Antonio, dove è previsto un accesso regolamentato previa prenotazione per fasce orarie, ospiterà il tradizionale “calecc” in cui viene lavorato il Bitto e lo stand del CTCB, il Consorzio Tutela Formaggi Valtellina Casera e Bitto, con i suoi associati ed i loro racconti dall’alpeggio, ma anche postazioni “didattiche” per esperienze immersive di narrazione dei metodi di produzione, delle caratteristiche dei prodotti DOP e dei luoghi di produzione.
Anche il centro città, come già da diversi anni, sarà coinvolto nella Mostra, grazie ai “Menù al DOP” e ai “Cheese Hour” che i ristoratori e bar locali proporranno ad hoc per l’occasione e che potranno essere prenotati direttamente riservando presso i ristoranti e bar aderenti. E grazie al colpo d’occhio sulle gigantografie di “Volti d’alpeggio” che campeggiando sulla Piazza Sant’Antonio, accompagneranno quasi “fisicamente” i visitatori in Mostra.
Nel magnifico Palazzo Malacrida, gioiello settecentesco che si nasconde tra le strette viuzze della parte storica di Morbegno, avranno invece luogo le degustazioni “5 sensi” a base di prodotti locali DOP e di qualità.
La Mostra, anche per favorire un accesso diffuso e scaglionato il più possibile, si amplierà oltre Morbegno, proseguendo anche lungo la “Costiera dei Cech”: lì, in una serie di percorsi guidati, i visitatori verranno coinvolti in degustazioni alla scoperta delle meraviglie storiche e architettoniche di questi borghi arroccati lungo il versante retico della Valtellina, perennemente baciato dal sole. Qui edifici rurali in pietra si alternano a legnaie, fienili e chiesette caratteristiche, inframmezzati da vigne organizzate in terrazzamenti che sfidano la forza di gravità e la forza di volontà dei vignaioli… lì si racconterà la storia di questo millenario formaggio.
Chi non potrà partecipare, potrà comunque assaggiare la DOP facendo acquisti da casa, grazie alla “Bottega del Bitto” online: sei pronto a scegliere, attraverso un racconto virtuale, “il tuo alpeggio, il tuo casaro ed il tuo formaggio a km0“?
Come l’anno scorso la Mostra del Bitto, tra le più longeve manifestazioni enogastronomiche che si svolgono in Lombardia, affronta anche in questa edizione la sfida Covid senza rinunciare alla dimensione “esperienziale” di quelle tradizioni simbolo della sapienza casearia valtellinese, che da sempre la manifestazione vuole celebrare.
Una seconda “limited edition” dopo il successo dell’edizione 2020 o meglio forse un’edizione in sicurezza anche in presenza, al mercato e ai percorsi di degustazione anche quest’anno si potrà accedere solo ed esclusivamente previa prenotazione online, a partire da metà settembre.
#Savethedate allora per non perdersi un evento…da favola!!!
FB e Ig: @mostradelbitto
INFO: Consorzio Turistico Porte di Valtellina
Piazza Bossi 7/8 23017 Morbegno (SO) tel. 0342601140
www.valtellinamorbegno.it info@valtellinamorbegno.it IG e FB portedivaltellina
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