3 Dicembre 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

Il Teatro Regio di Torino, situato in piazza Castello 215, è da sempre punto di riferimento culturale torinese, piemontese e italiano. Infatti, come ricorda giustamente Rosanna Purchia, uscente Commissario Straordinario del Teatro, “stiamo parlando del secondo teatro più antico d’Europa (1740), secondo solo al San Carlo di Napoli (1737)”. La ripartenza del Regio di Torino può e dev’essere considerata una lieta notizia per la vita culturale dell’Italia, dopo le chiusure forzate dalla pandemia.

La stagione, le date e le modalità per accedervi, vengono presentate durante la conferenza stampa di ieri, mercoledì 20 ottobre, a cui partecipa la già citata Rosanna Purchia, il direttore artistico Sebastian F. Schwarz (riconfermato per tutta la stagione, fino a Dicembre 2022), il direttore generale Guido Mulé (anch’egli dirigente uscente, ma a partire da Marzo 2022) e i vari soci del teatro.

Prima di dar via alle danze, con gli interventi più attesi della conferenza, interviene un team di ingegneri che presenta il piano di restauro e ammodernamento del teatro per cui sono stati investiti circa 3.7 milioni di euro. Per il piano si prevedono due sessioni: << La prima fase terminerà entro dicembre 2021 e si dedicherà alla sostituzione della macchina scenica. In particolare, verranno cambiati tutti i motori, circa 37, risalenti agli anni ’70. La seconda fase, invece, avrà luogo durante l’estate del 2022, quando “il Regio” si trasferirà nel Cortile di Palazzo Arsenale per la seconda edizione del Regio Opera Festival. Durante l’estate verrà interamente modificata la parte elettrica e la sua gestione passerà completamente al digitale >>.

Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che Palazzo Arsenale, la suggestiva sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, è situata in via dell’Arsenale.

La conferenza stampa è scandita dagli interventi dei soci e dei direttori che si ritengono entusiasti e ottimisti per ciò che verrà. Tuttavia, ciò che più resta impresso, nella giornata di ieri, è il suggestivo intervento del Commissario uscente Purchia (in foto): << Presentare coraggiosamente la stagione 2022 del teatro non è facile, anzi. Mi auguro che da parte di chi verrà ci sia sempre la volontà di prestare attenzione alla manutenzione del teatro. Spero si tenga sempre in mente di non adagiarsi, di restare concentrati per il bene dell’organizzazione e non della “propria poltrona” >>.

Il Regio ha combattuto contro diverse difficoltà, dai contratti a tempo determinato alla formazione del personale. Ma resta forte. Tale forza è stata ampiamente dimostrata quando, in pieno lockdown, il teatro non si è mai fermato. Con forza ha continuato a diffondere cultura e ricordi. Ma il Regio guarda al futuro. Non è un caso, infatti, che nel programma di quest’anno ci sia il progetto “L’impegno del Regio”. Dove, per il Giorno della Memoria, verrà proposto, il 27 e il 28 gennaio, il “Diario di Anna Frank”. Mentre, per i 30 anni dalla strage di Capaci e Via d’Amelio verrà messo in scena, il 27 e il 28 maggio, uno speciale, “Falcone e Borsellino. L’eredità dei giusti“, in collaborazione col Piccolo Teatro di Milano e il Teatro Massimo di Palermo. L’obiettivo è proprio quello di continuare a ricordare.

Conclude il Commissario: << Dico grazie alle istituzioni per essere stati vigili, severi e sempre vicini al Teatro. Riconsegno, dunque, a pochi giorni dal mio mandato, il teatro a voi. Lascio un Regio pulito sul bilancio ma indebitato. E sono dispiaciuta per questo! Concludo, rivolgendomi al pubblico, con l’augurio che accettiate se, talvolta, non riusciremo a realizzare i sogni promessi. Grazie Torino per avermi insegnato ad amarti! >>.

Non manca, inoltre, il contributo del direttore artistico Sebastian Schwarz, che ha rilasciato un’intervista, in esclusiva per noi di Zarabazà, riguardo ciò che pensa della nuova stagione:

Cosa significa per il teatro Regio “ripartire dopo il coronavirus”? Cosa si aspetta da questa stagione post-pandemica che ci permette di tornare a teatro?

Vogliamo dare l’opportunità alla gente di tornare in teatro? Finalmente possiamo farlo, perché abbiamo raggiunto il via libera per avere il 100% della capienza. Speriamo di non finire come a Mosca, dove sta ricominciando la paura di dover chiudere. E speriamo anche di lasciar perdere i distanziamenti sul palcoscenico! Non dimentichiamoci che anche quelli sono importanti perché il distanziamento determina la scelta del repertorio! Comunque, poter tornare con una stagione ricca è trionfante! Tornare a fare l’opera lirica è un sogno che si avvera, finalmente!

– Come avete vissuto questa pausa? Cos’ha fatto il teatro nel frattempo?

La pandemia ci ha obbligati, noi e tutti i teatri del mondo, ad un grande silenzio. Il Regio ha cercato di vivere la chiusura in modo diverso, facendo sempre lavorare, parlare e suonare i suoi ospiti. Abbiamo, infatti, svolto piccoli progetti come il Regio Opera Festival. È stato difficile, perché dovevamo distanziarci in un’arte che richiede, oltre che l’ascolto e il suonare, soprattutto lo stare vicino. Ma era troppo importante trovare un modo per fare musica nonostante tutto!

Aspetti più pratici: da lunedì 25 ottobre a domenica 14 novembre, gli abbonati alla stagione 2019-2020 del Regio possono rinnovare il proprio abbonamento a 7 spettacoli della Stagione d’Opera e di Balletto 2022 e i Gruppi possono acquistare in prelazione gli abbonamenti a 3 spettacoli. Tutti gli abbonamenti saranno messi in vendita libera a partire da lunedì 15 novembre. I biglietti e le card saranno in vendita da sabto 27 novembre alla Biglietteria e online. Per gli under 30 è prevista una riduzione fino al 65% sugli abbonamenti e del 20% circa su biglietti e card.

Per qualsiasi altra informazione si invita a consultare il sito: www.teatroregio.torino.it

di Emiliano Sgroi