I balconi delle case è il nuovo singolo di FLORA, in uscita oggi 29 ottobre in distribuzione Artist First. Dopo il singolo Serenità, la cantautrice romana torna a raccontarsi e mettere in musica i pensieri e le sensazioni che l’hanno accompagnata nel periodo della quarantena del 2020. In quei mesi il balcone è stato una costante per tutti e un’immagine di unione, grazie ai momenti di canti e giochi. Le strade vuote e le case improvvisamente piene, con questi piccoli sbocchi sul mondo a far da cannocchiale sulle vite delle persone. I balconi suscitano da sempre una forte attrazione per Flora, che spesso si ferma per strada ad osservare; secondo lei raccontano storie, situazioni e la fanno fantasticare tremendamente: “mi trasmettono famiglia, quel torpore che ti culla, tipo il bacio di mia nonna o la cena alla vigilia”.
Queste immagini vengono utilizzate come introduzione per raccontare la solitudine, di un amore non corrisposto perché provato nel momento sbagliato. La canzone, infatti, è il racconto di un sentimento che non si riesce mai a vivere, in cui tempo e luogo sembrano non incrociarsi mai. Nonostante la sua profonda malinconia, il brano è un inno alla vita, a non farsi condizionare dalle paure e dai pensieri, perché è impossibile sapere cosa ci sia dietro l’angolo. Non esiste il tempo e luogo adatto, esiste solo chi si mette in gioco e chi fugge“vorrei fosse il giorno, l’anno, il tempo giusto in cui di colpo ti fermerai e capirai che l’anno, il tempo e il giorno giusto non esistono ma esistiamo noi che ci guardiamo”
CREDITS
Testo e musica di Flora Cavina.
Produzione di Benjamin Ventura e Paolo Zou.
Registrato presso Wellness Studio.
Mix di Alessandro Donadei.
Master di Filippo Strang.
BIO
Flora scrive, suona, canta, si innamora ogni giorno della vita e della sua semplice bellezza. Anche se probabilmente troppo piccola perché lo possa ricordare, le piace pensare che la sua passione nei confronti della musica sia nata nel momento in cui il padre le fece ascoltare per la prima volta la colonna sonora del film C’era una volta in America cullandola una sera per farla addormentare.
Cresciuta a pane e cantautorato Flora si forma musicalmente fra Ostia, Essen e Londra, pubblica un EP di brani originali dal titolo “Si vedono i fiori” e nel 2020 scrive tre nuovi singoli legati da un filo comune: nati a ridosso dell’inizio della pandemia, cresciuti immersi nell’attualità, i tre brani trovano la loro veste definitiva nel ritratto inconsapevole di un momento storico decisamente particolare. Serenità è il brano con cui apre questo nuovo capitolo musicale, in cui scopre il suo pop cantautorale fresco e delicato, nato ancora una volta dai tasti del suo pianoforte.
Altri articoli
ParmaJazz Frontiere Festival 2024: in ricordo di Giorgio Gaslini
Grime Spitterz: scopri il nuovo brano “GOLD DIGGA”
David Cerquetti – La volpe e l’uva