APPIUS 2017, l’alchimia sensoriale dei quattro “vertici d’oro” dell’annata nella nuova Cuvée del winemaker Hans Terzer, presentata in occasione del 30° Merano WineFestival.
L’ottava edizione del vino da sogno di Hans Terzer è stata ufficialmente presentata in Cantina San Michele Appiano, in occasione della 30^ edizione di Merano WineFestival che oggi apre i battenti. Il capolavoro qualitativo della Cantina centenaria, la cuvée di vini bianchi ottenuta dalle selezioni di punta dell’annata 2017, si rivela complesso e intrigante con caratteristiche sensoriali che richiamano la quinta edizione, Appius 2014, con la quale condivide le controverse condizioni climatiche affrontate con intuito e determinazione dal winemaker Hans Terzer.
Appena Presentata in Cantina San Michele Appiano l’ottava edizione di APPIUS, il vino da sogno del winemaker Hans Terzer. La Cuvée di vini bianchi, da sempre uno dei capolavori della cantina leader in Alto Adige, è il frutto di un meticoloso lavoro di selezione e dosaggio delle partite che, mai come nel 2017, è stato determinante nell’ottenere il massimo della qualità da una delle annate più complesse degli ultimi anni. A comporre Appius 2017 sono “selezioni di punta” per metà provenienti da vecchi vigneti, ormai stabilmente impiegati per la realizzazione della cuvée, e per metà da vigne meno frequentate ma ritenute quest’anno congeniali all’interpretazione dell’annata e al raggiungimento degli obiettivi enologici di Terzer. A prevalere è lo Chardonnay (54%) a cui si aggiungono il Pinot grigio (24%), il Sauvignon blanc (12%) e il Pinot bianco (10%).
Veste brillante con riflessi giallognoli leggermente olivastri, Appius 2017 rivela al naso una perfetta alchimia sensoriale tra le singole varietà, introdotta dal tratto floreale (fiori gialli, come ginestra e tiglio, e fiori bianchi, biancospino e fiore d’arancio) a cui segue la componente fruttata, con note agrumate di mandarino e pompelmo e alcune più rare, come il ribes bianco e l’uva spina. Al palato è fine, elegante e quasi vellutato, sostenuto da una vibrante acidità e da una brillante nervatura minerale e sapida. Solido e persistente il retrogusto con note dolci-acidule sul finale. Un Appius completo e intrigante, che richiama alla mente la cuvée dell’edizione 2014, con la quale condivide le condizioni climatiche e alcune caratteristiche in termini di freschezza e profilo sensoriale generale.
APPIUS, cui nome è radice storica e romana del nome Appiano, è nato otto anni fa con l’annata 2010, a cui sono seguite la 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016. Il progetto vuole realizzare anno dopo anno un vino capace di rappresentare fedelmente il millesimo e di esprimere la creatività e la sensibilità del suo autore, Hans Terzer. Anche il design della bottiglia e la sua etichetta sono reinterpretati. Lo scopo è di concepire una “wine collection” in grado di entusiasmare gli appassionati di vino di tutto il mondo. Quest’anno il concept realizzato da Life Circus di Bolzano vuole esprimere il dialogo costante tra quattro “vertici d’oro”, i vitigni di Appius, che, seppur distinti nella propria individualità, trovano un’indissolubile armonia nel vibrante movimento alla ricerca del sublime. L’etichetta permette una libera interpretazione, affinché ogni wine lovers possa averne un’intima ispirazione. Come per le altre annate, anche questa edizione di APPIUS è limitata.
Altri articoli
Prima nazionale per Musikè: “Oh Oh” della Compagnia Baccalà
Frontemare Rimini: Alegria, Tu si a fine do munno, Apericena Latino
La mostra “Il Mondo dei Traci”